CULTURASENIGALLIA

Con “Il luogo degli sguardi. Sussulti ed emozioni” Massimo Bello inizia la sua avventura di scrittore

Con “Il luogo degli sguardi. Sussulti ed emozioni” Massimo Bello inizia la sua avventura di scrittore

La recensione del pamphlet affidata a Fulvio Greganti, già autore di due romanzi. La presentazione sabato 22 dicembre a Ostra Vetere nell’ambito del Premio San Giovannino

SENIGALLIA – È la sua prima pubblicazione, da autore e narratore. Un ‘pamphlet’ del tutto originale e unico, che vede Massimo Bello iniziare la sua piccola avventura di scrittore. Anche se non vuole definirsi tale. Un po’ per caso, un po’ per gioco, un po’ perché, probabilmente, ha sempre pensato di farlo, un po’ per curiosità. Queste le ragioni, che lo hanno spinto e indotto a scrivere il suo primo ‘piccolo libretto’.

In questo primo volume (anche perché ve ne sono altri in preparazione), egli racchiude, in un brevissimo viaggio di parole e di immagini, la sua esperienza di sindaco di Ostra Vetere, dal 2004 al 2013. Il titolo è suggestivo: ‘Il Luogo degli Sguardi. Sussulti ed Emozioni’, che sarà presentato sabato prossimo, 22 dicembre ad Ostra Vetere, a partire dalle ore 17.30, nell’affascinante cornice del Santuario-Convento di San Pasquale Baylon, durante la cerimonia del conferimento del ‘Premio San Giovannino’ allo stesso Bello da parte del ‘Centro di Cultura Popolare’ di Ostra Vetere, presieduta da Alberto Fiorani.

Il ‘piccolo’, ma intenso volume, carico di emozioni, non ha alcuna presunzione, non è la rappresentazione tanto meno la cronaca di eventi, ma solo una serie di sussulti e di emozioni raccontati, scrutando gli ‘sguardi’ del paese.

“Secondo Platone – scrive l’amico Fulvio Greganti (già autore di due importanti pubblicazioni) nella recensione scritta al pamphlet di Massimo Bello – la visione ha origine nell’anima, la quale produce all’interno dell’occhio un “fuoco” invisibile che scorre all’esterno. Massimo Bello, attraverso la sua esperienza di giovane sindaco di Ostra Vetere, ha scritto un breve racconto delicato e pieno di pudore, partendo dagli sguardi. Sguardi che sono visione e provengono dal daimon di ognuno di noi. Sguardi che arrivano dagli occhi, ma che non saranno mai un dato meramente fisico. La possibilità che l’attività politica offre ad ognuno di noi è stata messa a frutto nel migliore dei modi, partendo dal dato più importante dell’interiorità.”
“Quando si parla di politica spesso non ci si rende conto – continua Fulvio Greganti nella sua recensione al volume scritto da Massimo Bello – che non esiste solo la politica politicante. Bisogna sempre capire se si è capaci di passioni. Solo se si ha un’idea alta del bene comune si riesce a trascendere il dato empirico reale e ci si eleva definitivamente verso la bellezza. E quindi ci sono le colline, i paesaggi, i tanti volti e figure ed i luoghi magici ed ancora le architetture ma anche i tanti edifici civili che hanno accompagnato Massimo nella sua cavalcata da primo cittadino. Tutto è narrato in punta di piedi e per questo acquista ancora più valore. C’è identificazione con l’Ostra Vetere più profonda come se fosse nato un qualcosa di simbiotico che nel corso del tempo non potrà mai scolorire. Solo nel momento felice degli sguardi, sembra dire Massimo, Ostra Vetere è vera. L’oscurità è ostile a chi ama la luce.”

Il Presidente dell’Associazione culturale e politica ‘Energie per Senigallia, Energie per le Marche’, Massimo Bello, è pronto, dunque, a ricevere ufficialmente il prestigioso ‘Premio San Giovannino’, nato oltre trent’anni fa e che premia coloro, che si contraddistinguono nella valorizzazione e nella promozione del paese.
Il riconoscimento che il ‘Centro di Cultura Popolare’ del paese marchigiano tributa a Massimo Bello è “per aver saputo guadagnare la stima e la fiducia, tanto da essere premiato al termine del primo quinquennio amministrativo con una plebiscitaria riconferma, a suggello del lavoro costante e apprezzato a favore della promozione del paese, riconosciuto dai cittadini per i positivi risultati conseguiti” e “per aver lasciato di sé un giudizio positivo fra larga parte dei compaesani che, riconoscenti, ne celebrano ancora i suoi innegabili meriti”.

 

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