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La tragedia di Corinaldo, sono ancora sette i ragazzi in pericolo di vita

La tragedia di Corinaldo, sono ancora sette i ragazzi in pericolo di vita

CORINALDO – L’indagine sulla immane tragedia di Corinaldo sta andando avanti su due fronti. Diverse, al momento, le ipotesi di reato.

Si sta soprattutto svolgendo indagini per arrivare all’identificazione di chi ha spruzzato lo spray al peperoncino. A quanto sembra, secondo alcune indiscrezioni, si tratterebbe di una ragazza.

Nello stesso tempo si indaga anche sul sovraffollamento e sulle misure di sicurezza della discoteca. I reati al vaglio degli inquirenti sono, nel caso della persona che ha usato lo spray, quelli di morte come conseguenza di altro reato o l’omicidio preterintenzionale.

Nel caso dei gestori della discoteca, invece, si prospetta l’omicidio colposo con particolare riferimento al sovraffollamento e al rispetto delle misure di sicurezza. A quanto sembra, al momento della tragedia erano già stati venduti quasi 1.400 biglietti, a fronte di una capienza di 870 persone.

Al vaglio degli investigatori (questa mattina si sono recati nella discoteca di Corinaldo il procuratore capo della Repubblica di Ancona Monica Garulli, il questore Oreste Capocasa, il comandante provinciale dei carabinieri Cristian Carrozza e il procuratore minorile Giovanna Lebboroni) c’è anche la situazione delle tre uscite di sicurezza, in particolare di quella posteriore.
Al momento, comunque, non ci sono ancora iscritti nel registro degli indagati.

Sul fronte medico c’è invece la conferma che ci sono ancora sette giovanissimi in gravi condizioni, due ragazze e cinque ragazzi tra i 14 e i 20 anni. Sono tutti ricoverati in pericolo di vita, anche se le loro condizioni sono considerate stabili. Ed in mattinata tanti altri ragazzi si sono presentati negli ospedali della regione. Il numero dei feriti, al momento, sarebbe salito a cento.

 

 

 

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