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Senigallia sotto la neve, mostra tematica di Giovanni Mori

Senigallia sotto la neve, mostra tematica di Giovanni Mori

di ROSSANO MORICI

SENIGALLIA – Sono un appassionato di storia dell’Arte, in particolare della pittura dell’Ottocento. Conosco Giovanni Mori da molto tempo e ho avuto la fortuna di ammirare quasi tutti i suoi dipinti. Il pittore senigalliese si è dapprima ispirato agli impressionisti Claude Monet, Alfred Sisley e Camille Pissarro; successivamente nella sua pittura si intravvedono lineamenti dei post impressionisti, in particolare di Paul Cézanne e di Vincent van Gogh. In quattro suoi quadri di grandi dimensioni si osservano tratti della pittura di William Turner. Siamo quindi di fronte ad un pittore versatile che spazia dall’impressionismo al post impressionismo sino ad arrivare alla pittura del primo Novecento. Questa sua versatilità è frutto di studi approfonditi che Mori ha effettuato sull’arte pittorica di due secoli.

La tecnica di pittura passa dalla tempera su cartoncino e tela all’acrilico. Ma la maggior parte delle opere sono oli su tela. Un’altra particolarità di Mori è passare dal grande al piccolo formato con estrema facilità. Sono qualità che, in tempi di marcato eclettismo delle arti, come quelli presenti, si lasciano ammirare più che in passato, quando maniere e ideologismi forzavano in specifiche direzioni. Ricordo quando ai giovani pittori suoi amici Mario Puccini raccomandava di “storcere, storcere, storcere” le figure perché ne creassero di originali. Ma una buona pittura non ignara dei grandi esempi è indizio di serietà e riflessione, e per niente indulgente verso le pretenziose improvvisazioni che spesso riempiono le sale espositive. E poi la neve: uno spettacolo sempre atteso ma sempre più raro in tempi di mutazione climatica. I pittori ai quali si ispira furono tutti molto sensibili ai fenomeni meteorologici che descrivevano.

Nella mostra tematica “Senigallia sotto la neve” sono presenti oli su tela che riguardano il “Foro Annonario”,  con un bel manto nevoso, uno scorcio della città con i tetti delle case bianche di neve, il porto come era qualche decennio anno fa, i blocchi di cemento che caratterizzavano il porto canale e la campagna. Tutti i dipinti esposti ricordano a grandi linee i paesaggi innevati di Sisley e Monet, che presentano il suolo non uniformemente bianco ma iridato di riflessi azzurrognoli. Non è infatti facile disegnare paesaggi con la neve; Giovanni l’ha fatto con naturalezza dosando brevi pennellate di colore sulla tela.
Per la locandina l’artista senigalliese ha scelto il quadro “Via Mastai innevata” in cui la neve soffice risalta la bellezza del luogo.

Nel corso dei vari anni Mori ha esposto le sue opere in varie località delle Marche, Puglia, Emilia –Romagna, Toscana e Lombardia ottenendo premi e riconoscimenti di rilievo. Alcuni suoi dipinti si trovano in Svizzera, Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti.
La mostra rimarrà aperta dal 7 al 31 dicembre 2018, dalle 17,30 alle 19,30, al civico 47 dei Portici Ercolani.

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