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I contratti di fiume delle Marche una nuova risorsa per la prevenzione del dissesto e del degrado ecologico

I contratti di fiume delle Marche una nuova risorsa per la prevenzione del  dissesto e del degrado ecologico

Successo del convegno organizzato dalle associazioni Confluenze e Wwf Marche e dalla Riserva Ripa Bianca per fare il punto della situazione

SENIGALLIA – Grande successo del convegno organizzato dalle associazioni Confluenze e Wwf Marche e dalla Riserva Ripa Bianca per fare il punto della situazione sui contratti di fiume nella regione Marche. Più di 100 persone hanno partecipato al convegno iniziato alle 17 e terminato oltre le 20:30 che ha visto ben 15 relazioni. L’architetto Bastiani del Tavolo Nazionale, ha confermato come i contratti di fiume siano un’importante strumento di partecipazione per la prevenzione delle emergenze territoriali causate dal dissesto idrogeologico e la promozione dello sviluppo locale.
L’incontro è proseguito con gli interventi delle associazioni e dei soggetti locali che animano i processi dei contratti di fiume del Misa, Esino, Musone, Foglia, e con le conclusioni della Regione Marche. Moltissimi gli spunti di riflessione: la necessità di dare più spazio ai fiumi, alle aree di laminazione e ai boschi ripariali, aumentando gli interventi di ingegneria naturalistica e riducendo quelli ecologicamente impattanti. L’attenzione è stata posta anche sul degrado ecologico che sta causando la progressiva scomparsa dei pesci, la quantità e qualità dell’acqua, la corretta manutenzione del reticolo idrico secondario, la promozione di
un’agricoltura eco-compatibile.

È stata data importanza anche al coinvolgimento delle persone, delle associazioni e aziende agricole nella sorveglianza e manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua, al riportare le persone a vivere il fiume e alla promozione del turismo locale. I coordinatori dei contratti di Fiume Misa, Esino, Musone, Foglia hanno fatto il punto sull’andamento dei diversi contratti, che stanno marciando velocemente, evidenziando la necessità di arrivare quanto prima a delle azioni concrete.

Unanime è stata la richiesta alla regione Marche di una partecipazione più attiva nei contratti di fiume, nell’azione di coordinamento e nel loro coinvolgimento negli interventi di manutenzione e riduzione del rischio idraulico, in fase di realizzazione fin dai prossimi mesi. Le conclusioni della regione Marche, rappresentata dal geologo Gloria Sordoni, hanno evidenziato la necessità di una maggior partecipazione dell’amministrazione regionale nei contratti di fiume delle Marche ed ha sollecitato nei piani di azione anche la presenza di interventi non strutturali (a costo zero) di facile implementazione dalla parte della Regione.

 

 

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