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Al Panzini di Senigallia con #viteonline prende il via un format di Luca Pagliari sul  bullismo e il cyberbullismo

Al Panzini di Senigallia con #viteonline prende il via un format di Luca Pagliari sul  bullismo e il cyberbullismo

SENIGALLIA – Per la prima volta viene sperimentato a Senigallia un format di prevenzione al bullismo e al cyberbullismo che vede la collaborazione del Consiglio regionale delle Marche e l’Istituto Alberghiero “Panzini”. L’iniziativa è stata presentata questa mattina nella Sala Incontri del “Panzini”, alla presenza di una rappresentanza di studenti. Autore del format, il giornalista e storyteller Luca Pagliari che da anni si occupa di tematiche giovanili. L’incontro ruota attorno alla ricostruzione della storia di Alessia, una ricostruzione che oscilla tra la narrazione di Pagliari e la proiezione di una serie di filmati.

Per come  strutturato, #viteonline fornisce un esempio concreto di comunicazione innovativa in grado di creare una totale sintonia con la platea.

Non esistono prediche, consigli o esperti. Ai ragazzi viene proposto un viaggio emotivo dentro il dolore. Al di là del bullismo e del cyberbullismo, la storia al centro di #viteonline si dischiude anche ad altre tematiche, quali le pari opportunità, la superstizione e le maldicenze che spesso “avvelenano” la vita di persone innocenti.  Il format di Luca Pagliari sarà presentato agli studenti del Panzini giovedì 18 ottobre.

La storia  al centro del format

Alessia oggi è una splendida ragazza di 15 anni. Durante la prima e seconda media Alessia è stata al centro di un clamoroso e drammatico caso di cyberbullismo. Alcuni compagni di classe, prendendo spunto da una banale colorazione dei capelli, iniziarono ad insinuare attraverso chat e social che Alessia portasse sfortuna. Nel giro di poche settimane questa terribile diceria si allargò a tutte le scuole di Nuoro ed anche oltre. Una vicenda dove tecnologia e credenze medioevali camminano di pari passo.

A questa voce se ne erano poi aggiunte altre a sfondo sessuale. Per Alessia le conseguenze sono state subito devastanti: incubi, angoscia, crisi di pianto, attacchi di panico. Fortunatamente la famiglia, una volta venuta a conoscenza dei fatti, le è stata sempre accanto reagendo con determinazione e coraggio. Una recente sentenza del tribunale per i minori di Nuoro, riconosce in maniera chiara il dolore, i patimenti e le sofferenze di Alessia. Oggi Alessia ha ritrovato un’apparente serenità, ma le cicatrici causate da questa terribile vicenda non potranno mai essere completamente cancellate.

Nel docufilm ascolteremo i pensieri di Alessia e di sua sorella Giorgia, unitamente alle parole del papà e della mamma.

La dinamica dell’incontro

Nella prima parte del format, la narrazione di Luca Pagliari si alterna a stralci di intervista con Alessia e la sua famiglia, in un costante crescendo emotivo.

Un viaggio nel buio che alla fine approda alla luce solo grazie al desiderio di Alessia di parlare, aprirsi e  dare sfogo a quelle rabbia che aveva coltivato internamente per mesi e mesi.

Solo condividendo il dolore e denunciando i nostri persecutori, è possibile sconfiggere i mostri. Attraverso le parole di questa ragazza coraggiosa e della sua famiglia, il senso della condivisione diviene un qualcosa di reale e palpabile.

Nella seconda parte del format, una volta conclusa la fase narrativa, Luca Pagliari aprirà un dibattito con gli studenti. Si partirà dalla storia di Alessia cercando poi di pilotare la discussione sulle dinamiche interne e le esperienze dirette degli studenti presenti in sala.

Alla presentazione di questa mattina il presidente dell’Assemblea Legislativa delle Marche Antonio Mastrovincenzo ha ricordato che “le Marche sono tra le prime regioni in Italia ad essersi dotate di una legge su bullismo e cyberbullismo (Mastrovincenzo è stato il primo firmatario – ndr). Un risultato importante frutto  di un lungo ed articolato confronto condiviso  con mondo della scuola, associazioni, servizi socio – sanitari, Tribunale dei minori, Ordine degli psicologi, rappresentanti della Polizia Postale.

Seguendo la strada  indicata dalla normativa nazionale, la legge prevede, tra l’altro, la predisposizione del Piano delle politiche integrate per l’educazione, la prevenzione e il contrasto ai fenomeni di bullismo, cyberbullismo, sexting e cyber pedofilia, la realizzazione di politiche di sostegno alle vittime di questi atti,  il pieno coinvolgimento del Corecom (Comitato regionale per le comunicazioni), l’istituzione di un  Comitato di coordinamento con funzioni di Osservatorio.

In questi anni il Consiglio regionale è stato particolarmente attento alle problematiche giovanili, cercando di avvicinare sempre di più i ragazzi alle istituzioni, ma anche ponendosi nell’ottica di fornire  risposte adeguate alle diverse esigenze di una società in profondo mutamento. La legge è un primo passo. Siamo convinti che per la sua piena attuazione sia indispensabile un’alleanza tra istituzioni e soggetti che svolgono funzioni specifiche. Solo così saremo in grado di  tutelare e valorizzare la crescita educativa, sociale e psicologica dei minori”.

L’assessore comunale alla Cultura, Simonetta Bucari, ha invece ricordato che anche nelle linee programmatiche dell’Amministrazione di Senigallia viene preso in considerazione il tema del cyberbullismo. Ed abbiamo, su questo argomento, in programma anche delle iniziative per coinvolgere i nostri ragazzi e le famiglie.

Secondo il Dirigente scolastico dell’Istituto Panzini, professor Sergio Lombardi siamo in presenza di “una sinergia per favorire attività di prevenzione del fenomeno bullismo,  una attività condivisa”. “Sicuramente quello di Luca Pagliari è un format che mira alla riduzione delle distanze emotive per rinforzare i “confini” di gruppo e far capire l’importanza del rispetto e il valore della dignità umana.

Una occasione, questa, di riflessione che si affianca ai diversi interventi che noi del Panzini organizziamo da sempre per promuovere il benessere degli adolescenti.

Ben venga, dunque, attivare una rete di soggetti istituzionali, sociali e familiari, con l’obiettivo di contrastare qualsiasi espressione di disagio nei giovani”.

Dopo aver ricordato di conoscere l’autore del Format, Luca Pagliari, da tanti anni, il professor Lombardi ha voluto ringraziare la professoressa Simonetta Sagrati, anima delle tante iniziative del Panzini.

 

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