FANOIN PRIMO PIANOPOLITICA

La denuncia di Art. 1 Mdp: “Le scelte pesantissime della Regione sulla sanità della provincia di Pesaro Urbino cambieranno profondamente i servizi e le prestazioni sanitarie”

La denuncia di Art. 1 Mdp: “Le scelte pesantissime della Regione sulla sanità della provincia di Pesaro Urbino cambieranno profondamente i servizi e le prestazioni sanitarie”

PESARO – Dal movimento politico Art. 1 Mdp riceviamo questo interessante intervento sulla sanità: “Il presidente Luca Ceriscioli e la giunta regionale in assenza del nuovo piano sanitario, scaduto nel 2014 e che doveva essere presentato entro il 30 giugno del 2018,  stanno assumendo sulla sanità della provincia di Pesaro Urbino scelte pesantissime che cambieranno profondamente i servizi e le prestazioni sanitarie.

“Il totale ridisegno della rete ospedaliera provinciale che si sta prefigurando, dal nuovo Ospedale a Muraglia alla costruzione della più grande clinica privata delle Marche a Fano, dall’accordo per un Ospedale Santa Croce ridimensionato e privo di certezze, a partire da quello del numero di posti letto, fino alla privatizzazione dei 3 Ospedali di Comunità di Cagli e Sassocorvaro con Fossombrone in predicato di seguirne le orme, sta avvenendo non solo al di fuori di qualsiasi cornice programmatica, il nuovo Piano Sanitario, ma anche al di fuori di qualsiasi contesto condiviso con gli amministratori locali, le forze sociali, l’associazionismo. Il tutto in un clima diffuso di incertezza e di preoccupazione tra i cittadini e i professionisti, della sanità pubblica.

“Senza alcuna trasparenza, senza documenti ufficiali approvati, senza il coinvolgimento dei cittadini, il presidente Luca Ceriscioli ha annunciato che l’ospedale di Marche Nord sarà costruito a Muraglia e che è stato messo a base della gara per la realizzazione dell’opera il progetto presentato dall’associazione temporanea d’imprese capeggiata dal gruppo Renco (49%) e con le società Siram (39%), Papalini (7,3%), Linea sterile (8,9%).

“Art. 1 MDP condivide la scelta di costruire il nuovo ospedale ma esprime profonda preoccupazione per il modo in cui si sta procedendo e per la massiccia introduzione del privato nella sanità pesarese e chiede di conoscere:

che fine abbia fatto la consulenza richiesta all’ANAC sulle tre possibilità di finanziamento previste dal codice degli appalti per la realizzazione della struttura ospedaliera: mutuo contratto dalla Regione, contratto di disponibilità, project financing;

quali sono state le ragioni che hanno portato il presidente Ceriscioli a scegliere la strada del project financing invece dell’accensione di un mutuo a carico della Regione come aveva sostenuto precedentemente;

il progetto edilizio, i contenuti del project financing con cui s’intende realizzarlo, le ragioni per cui si è scelto il project financing che in altre Regioni non ha dato buoni risultati anzi ha determinato contrasti e conflitti notevoli;

la delibera con cui è iniziata la procedura per il project financing e in particolare quando è stata avanzata da parte della Regione la richiesta di manifestazione d’interesse per il progetto del nuovo ospedale, le ragioni per cui il primo progetto preliminare dell’ICM S.p.a ex Maltauro, presentato nel gennaio 2017, come dichiarato dalla stessa Regione, ha ricevuto una risposta negativa solo nell’agosto del 2018 (il codice degli appalti prevede che “l’amministrazione aggiudicatrice valuta, entro il termine perentorio di tre mesi, la fattibilità della proposta”) ed è stato sottoposto ad un’analisi comparata con il progetto presentato dalla Renco nel marzo 2018, ben 15 mesi dopo;

le ragioni della scelta del progetto presentato dall’associazione temporanea d’imprese capeggiata dalla Renco invece di quello della ICM S.p.a ex Maltauro;

quali saranno le condizioni previste nel bando, in particolare il costo di tutta l’operazione, l’ammontare del contributo della Regione, dell’Azienda Marche nord e dei privati, l’ammontare dei canoni per i servizi, il costo delle tecnologie e chi li sosterrà, come la Regione finanzierà l’opera;

se è stata fatta l’indagine idro-geologica per avere la sicurezza che il terreno dove verrà costruita la nuova struttura ospedaliera non sia in un’area franosa;

quali saranno gli edifici esistenti che verranno demoliti e dove verranno collocati i servizi relativi e se corrisponde al vero che verranno portati nella struttura in costruzione di Villa Fastiggi e completamente privatizzati;

Art. 1 MDP chiederà alla Regione che le vengano forniti tutti i documenti utili per capire come siano state effettuate le scelte e sia dato corso al dibattito pubblico con tutti i cittadini, le associazioni e le istituzioni così come prevede il codice degli appalti per le grandi opere pubbliche, Art. 183 del DL 50/2016 e il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 76/2018”.

 

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