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La nuova Camera Gialla della Fondazione Rosellini si svela a Ventimilarighesottoimari in Giallo

La nuova Camera Gialla della Fondazione Rosellini si svela a Ventimilarighesottoimari in Giallo

di LUCA RACHETTA*

SENIGALLIA – La conversazione tra Giancarlo De Cataldo e Adriano Rosellini, svoltasi il 19 agosto scorso presso l’Angolo Giallo di Via Cavour a Senigallia, ha inaugurato l’edizione 2018 di “Ventimilarighesottoimari in Giallo”, organizzata dal Comune di Senigallia con la collaborazione della Libreria Iobook e della Fondazione Rosellini per la Letteratura Popolare.

La storia del giallo italiano ricostruita grazie ai contributi di De Cataldo, il celebre autore di Romanzo criminale, e di Rosellini, fondatore e anima della Fondazione Rosellini per la Letteratura Popolare, ha virtualmente inaugurato, oltre al festival di fine estate, anche la nuova Camera Gialla, autentico scrigno della letteratura poliziesca, che si è trasferita in Via Manni insieme all’ingente patrimonio librario della Fondazione Rosellini, vale a dire oltre 60.000 volumi tra gialli (più di 10.000 quelli custoditi nella Camera Gialla), fantascienza, letteratura per ragazzi, fumetti e illustrazioni originali (tra queste le 70 tavole di Carlo Jacono che possono essere ammirate nella mostra “Giallo Jacono”, aperta fino al 2 settembre).

Gli scaffali della Camera Gialla,visitabile su prenotazione nei giorni 24 e 25 agosto, ospitano e testimoniano le origini del giallo italiano, collocate nel 1931, anno di pubblicazione de Il sette bello di Alessandro Varaldo, scrittore colto e già di lungo corso che, conformemente alle linee guida dell’autarchia imposta dal regime fascista anche in ambito culturale, raccolse la sfida della casa editrice Mondadori: scrivere il primo romanzo poliziesco italiano. Il libro di Varaldo, che risente di una lettura attenta delle opere del maestro Edgar Wallace, già pubblicato in Italia da Mondadori, è presente con una copia della sua prima edizione nella collezione della Fondazione Rosellini assieme alle opere di D’Errico e di De Angelis, altri due pionieri del poliziesco italiano, che negli anni a venire continua il suo percorso diramandosi in due filoni principali: il giallo deduttivo o classico e il noir, che la critica tende ormai a considerare, più che una sfaccettatura del giallo, un genere distinto con caratteristiche peculiari. Dalla libreria della Camera Gialla si sentirà così provenire non solo la voce del Sarti Antonio di Loriano Macchiavelli, ma anche quella del Duca Lamberti di Giorgio Scerbanenco, così come la voce tormentata del giallo civile, spesso screziato di noir a tinte forti, di Leonardo Sciascia o dello stesso De Cataldo.

Il visitatore della Camera Gialla non sentirà tuttavia parlare soltanto in italiano, perché verrà scosso dal tramestio della letteratura hard boiled, che racconterà la storia delle riviste pulp statunitensi e in particolare di The Black Mask, culla letteraria di Dashiell Hammett come di Raymond Chandler, vero e  proprio teorico del noir, che nel suo saggio La semplice arte del delitto contestava al giallo deduttivo di Agatha Christie, John Dickson Carr o Ellery Queen le sue trame arzigogolate e inverosimili nel nome di intrecci meno complicati. E ancora il visitatore della Camera Gialla avvertirà l’eco delle sirene delle auto dell’87° Distretto di Polizia di Mcbain o degli alterchi tra Nero Wolfe e il fido Archie Goodwin, splendida coppia di investigatori creata da Rex Stout.

Intrecci appassionanti, colpi di scena, personaggi affascinanti nel bene e nel male, polemiche tra scrittori su questioni di poetica e di stile: queste sono solo alcune delle suggestioni che solleticheranno la fantasia e stimoleranno la curiosità degli esploratori della Camera Gialla, tanto dei patiti del poliziesco quanto dei consumatori irregolari di questo genere di narrativa.

*Fondazione Rosellini per la Letteratura Popolare

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