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C’è grande attesa a Orciano per il Barbiere di Siviglia proposto con la regia di Roberto Ripesi

C’è grande attesa a Orciano per il Barbiere di Siviglia proposto con la regia di Roberto Ripesi

TERRE ROVERESCHE – Con l’imminente chiusura del Rossini Opera festival, le celebrazioni per il 150esimo di Rossini, proseguono anche nella provincia di Pesaro e Urbino. Infatti sabato 25 agosto alle ore 21,15 nella PISTA POLIVALENTE (zona bocciodromo) in via Pieve e canneti di Orciano di Pesaro, con il patrocinio del Comune di Terre Roveresche, verrà presentato IL BARBIERE DI SIVIGLIA , commedia in due atti di Cesare Sterbini, musica di Gioachino Rossini, per la regia del poliedrico Roberto Ripesi, noto basso buffo. Direttore del Coro I CANTORI DELLA CITTA’ FUTURA DI VALLEFOGLIA, il maestro Stefano Bartolucci e al pianoforte il maestro Donatella D’Orsi.

Personaggi e interpreti:

il conte d’Almaviva  (tenore) Patrizio Saudelli

Figaro (baritono) Daniele Girometti

Rosina (contralto) Julija Samsonova-Khayet

Don Bartolo (basso buffo) Roberto Ripesi

Don Basilio (basso) Shuxi Ir Li

Berta (soprano) Daniela Bertozzi

Fiorello (baritono) Ken Watanabe

Ufficiale  (baritono) Guglielmo Ugolini

Coro: I Cantori della Città Futura di Vallefoglia diretti dal maestro Stefano Bartolucci / Pianoforte: M. Donatella D’Orsi

Regia di Roberto Ripesi

Ingresso gratuito

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Riprendere Il Barbiere di Siviglia di Rossini, non è un gesto convenzionale o celebrativo. Abbiamo potuto ammirare la depurazione filologica e la fedeltà al libretto per il >Barbiere solare di Pier Luigi Pizzi. Ora è l’infaticabile basso buffo marchigiano, Roberto Ripesi, a riprendere uno dei suoi cavalli di battaglia da un punto di vista interpretativo, con un cast vocale di tutto rispetto e di grande esperienza.

Sarà un Barbiere di Siviglia tradizionale, ma senza parrucconi e bufforneie, che come ha scritto il compianto Alberto Zedda, definendo quest’opera, un manifesto rivoluzionario, hanno creato delle incrostazioni alla partitura originale.

La scenografia e i costumo semplici ma adeguati ad un tempo fin secle, che certamente il buon e taciturno Rossini, avrebbe apprezzato dalle sue comode poltrone. Uno spettacolo, dove il Coro de I Cantori della Città Futura vorranno riconfermare la loro serietà artistica e preparazione, dopo il grande successo di Carmen di Bizet.

 

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