AREA MISAIN PRIMO PIANOPOLITICA

“Quello che c’è da sapere sul nuovo Palazzetto dello Sport di Corinaldo”

“Quello che c’è da sapere sul nuovo Palazzetto dello Sport di Corinaldo”

I consiglieri comunali Luciano Galeotti, Riccardo Piermattei, Tamara Colombaroni, Patrizio Buratti (In movimento-Corinaldo c’è) hanno presentato al sindaco una dettagliata interrogazione per conoscere tutta la verità su questa onerosa operazione

CORINALDO – I consiglieri comunali del gruppo “In movimento-Corinaldo c’è”, Luciano Galeotti, Riccardo Piermattei, Tamara Colombaroni, Patrizio Buratti, hanno presentato al sindaco una interrogazione sul progetto del nuovo Palazzetto dello Sport. Interrogazione alla quale dovrà essere fornita una adeguata risposta in occasione della prossima seduta del Consiglio comunale.

L’interrogazione, inviata al sindaco del Comune di Corinaldo Matteo Principi – che è anche presidente dell’Unione dei Comuni Misa Nevola – è stata inoltrata, per conoscenza, anche a tutti i consiglieri di Corinaldo.

Chiarissimo – e di particolare attualità – l’oggetto: nuova struttura sportiva in località Nevola.

“Premesso che – scrivono Luciano Galeotti, Riccardo Piermattei, Tamara Colombaroni, Patrizio Buratti – l’art.42 primo comma del d.lgs 267 18 agosto 2000 c.d.T.U.E.L. narra “il Consiglio è organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo”; per garantire un sistema democratico ogni amministratore pubblico dovrebbe rappresentare l’intero elettorato senza vincolo di mandato a garanzia della sua libertà di espressione. Nessun vincolo né verso gli elettori che l’hanno votato, né verso il partito (al quale va riconosciuta semmai una responsabilità politica, non certo amministrativa).

“La Costituzione Italiana all’art.67 tutela tale responsabilità ed il nostro Statuto comunale in tal senso riporta all’art.8 comma 7 “i consiglieri comunali rappresentano l’intera comunità ed assolvono alle loro funzioni senza vincolo di mandato, con piena libertà di opinione e di voto”.

“Considerato che con delibera di G.M.n.17 del 07 marzo 2017 veniva approvato il progetto definitivo per un importo complessivo stabilito in euro 1.800.000,00 dei quali 396.263,90 somme a disposizione dell’Amministrazione comunale. Progetto riferito all’intera area espropriata denominato in maniera generica “lavori per la realizzazione di una nuova struttura sportiva in zona nevola”; con delibera di G.M.n.67 del 05 settembre 2017 “approvazione progetto esecutivo nuova struttura sportiva primo stralcio (palestra polivalente)” la somma complessiva variava in 1.936.000,00 euro dei quali 413.521,80 somme a disposizione dell’amministrazione; con determina n.274 del 23 ottobre 2017 si stabiliva di assumere un mutuo passivo con l’Istituto per il Credito Sportivo per 1.733.151,23 euro.

“Verificato che le indagini archeologiche preventive, nell’area ex agricola non urbanizzata (determina n.37 09/02/2017) individuata al catasto al Foglio di Mappa n.38, particelle 51/52, svolte dal Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna, avvenute nel mese di luglio dello scorso anno hanno prodotto il ritrovamento di una decina di tombe di epoca romana, risalenti al II secolo dopo Cristo e che “gli scavi, si legge in un nota del dipartimento universitario, hanno confermato con grande precisione il dato suggerito dalle ricerche non invasive preliminari, portando alla luce i resti di un sito archeologico di età romana, ma del quale non si escludono anche fasi precedenti”.

“E’ ragionevole ipotizzare pertanto una estensione ben più ampia e l’innegabile considerazione e conferma che l’area costituisce un sito archeologico certo; l’area sopra descritta dove dovrebbero essere indirizzate le nuove strutture sportive, oltre il cosiddetto Palazzetto dello Sport, ricade in una zona identificata nella cartografia del Piano di Assetto Idrogeologico P.A.I. a rischio elevato di esondazione e prossima all’area critica E-09-0011.

“Il decreto n.202 del dirigente della Regione Marche per le politiche comunitarie e di gestione POR FESR ed FSE 2014-2020 richiedeva la selezione di strategie urbane da attuarsi sul territorio della regione per accedere a fondi comunitari e regionali, nel particolare il Programma Operativo Regionale FESR 2014-2020 prevede finanziamenti per 337 milioni di euro (incrementati del 18% rispetto ai fondi precedenti 2007-2013); la comunità europea, attraverso vari convegni, ricordiamo i lavori della commissione europea del 15 maggio 2012 denominato “orientamenti in materia di buone pratiche per limitare, mitigare e compensare l’impermeabilizzazione del suolo”; quello di Roma del 2013, tema inerente il consumo di suolo.

“Questi incontri sanciscono che il riuso e la rigenerazione urbana costituiscono principi fondamentali della materia del governo del territorio; il consumo di suolo è consentito esclusivamente nei casi in cui non esistono alternative consistenti nel riuso delle aree già urbanizzate e nella rigenerazione delle stesse. Ricordiamo la proposta del Forum Salviamo il Paesaggio (realizzata in 13 mesi da 75 esperti scientifici) con un disegno di legge popolare denominata “norme per l’arresto del consumo di suolo e per il riuso dei suoli urbanizzati”: l’articolo cinque in particolare definisce gli interventi di rigenerazione delle aree urbanizzate degradate da un punto di vista urbanistico, socio-economico, paesaggistico e ambientale.

“Per quanto sopra premesso, considerato e verificato – aggiungono i consiglieri comunali del gruppo “In movimento-Corinaldo c’è”, Luciano Galeotti, Riccardo Piermattei, Tamara Colombaroni, Patrizio Buratti – chiediamo alcune delucidazioni e le ragioni che hanno indirizzato questa Amministrazione comunale ad intraprendere la progettazione di un’area sportiva e l’edificazione di un nuovo Palazzetto dello Sport in particolare che vengano chiariti i seguenti punti:

“1) in molti comunicati, in diversi atti, nell’interloquire pubblico si parla ora di palestra polivalente ora di Palazzetto dello Sport, considerato che la distinzione è prerogativa fondamentale chiediamo quale struttura questa Amministrazione comunale intenderà realizzare in “zona Nevola”;

“2) la sintesi descrittiva redatta dall’Ufficio Urbanistica-Ambiente dell’Unione dei Comuni Misa Nevola, del progetto definitivo denominato: nuova struttura sportiva in zona nevola recita in apertura: “la struttura sportiva è il frutto di un percorso di considerazioni e valutazioni nato dall’esigenza dell’Associazione Sportiva Skating di Corinaldo che ha esternato la sua necessità di avere uno spazio di allenamento coperto, nel periodo invernale. Questo ha portato l’Amministrazione ad iniziare un percorso di studio finalizzato alla realizzazione di un nuovo spazio sportivo, definendo l’intervento e la sua collocazione in relazione alla singola esigenza dell’Associazione Sportiva Skating di Corinaldo”.

“Quanto riportato in questo documento attesta chiaramente la volontà di rispondere ad una esigenza specifica ed è un chiaro indiscutibile esempio di mandato imperativo. É un atto antidemocratico palese, l’amministratore pubblico deve perseguire gli interessi della collettività del bene comune. La rappresentatività si applica e si esercita senza vincolo di mandato e la responsabilità di un amministratore pubblico deve essere indiretta e intesa al soddisfacimento non del singolo interesse, ma dell’intera collettività;

“3) perché si è individuata l’area sopra ripetutamente descritta come ideale, quando la stessa risiede: a) in un sito archeologico rilevato, come sopra descritto, dal Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna; b) è identificata dal P.A.I. come a rischio esondazione (ricordiamo che è stata teatro, nel recente passato, di un alluvione importante che l’ha vista interamente allagata sino alla vicina strada provinciale della Nevola); c) è indubbiamente in controtendenza per quanto stabilito dalla normativa attuale che impone il riuso e l’utilizzo di aree degradate in disuso e la riqualificazione di zone industriali dismesse, non certamente una nuova urbanizzazione e cementificazione che andranno a deturpare in maniera irrimediabile un’area periferica a chiara connotazione agricola;

“4) nel documento sottoscritto dall’Unione dei Comuni Misa Nevola approvato con delibera di G.M.n.17 del 07/03/2017 denominato “verbale di accordo per cessione bonaria definitiva di area nell’ambito del procedimento espropriativo afferente al progetto di realizzazione nuova struttura sportiva in zona nevola” viene riportato che la struttura sportiva sarà a servizio di un territorio più ampio di quello comunale, al fine di condividere sia l’investimento, sia la gestione con altri Comuni, per rendere l’intervento stesso più efficace ed economico.

“Al riguardo chiediamo come intendete raggiungere tale obiettivo se la destinazione del nuovo Palazzetto ed il suo utilizzo sono già stati individuati in due associazioni sportive corinaldesi che occuperanno gran parte degli orari disponibili nell’arco temporale della settimana; la trattativa con il Comune di Ostra Vetere ventilata nel D.U.P. 2017/2019 è chiaramente saltata e va inoltre ricordato che il Comune di Castelleone di Suasa ha ricevuto con legge di Bilancio 2017 dei fondi dal Ministero dell’Istruzione per mettere in sicurezza la propria palestra-palazzetto e renderla pertanto agibile e fruibile.

“5) se, da come si evince nella sintesi descrittiva del progetto redatta in data 6 marzo 2017, questa “nuova struttura sportiva in zona Nevola” verrà destinata esclusivamente e preferibilmente all’attività di alcune associazioni sportive chiediamo come e se questa Amministrazione comunale intenderà procedere per l’affidamento in concessione della struttura.

“6) notevoli dubbi e delucidazioni li solleviamo e le chiediamo in materia finanziaria. a) è indubbiamente poco chiara l’evoluzione progettuale, la determinazione delle parcelle e la pesante lievitazione dei costi sull’importo totale del progetto: con determina n.517 del 09/09/2014 si affidava l’incarico di progettazione allo studio tecnico PMB Progetti srl per un importo di 29.182,40 euro per un costo stimato dei lavori (si pensava ad una tensostruttura) pari a 300.000,00 euro; incarico sospeso poiché si riteneva insufficiente tale struttura.

“Veniva quindi rivisto il progetto e stimato in complessivi 550.000,00 euro per una parcella, pagata allo studio PMB, di euro 24.774,98 (scontata del 40% si legge nella determina). nella determina n.408 del 11/10/2016 (dopo l’entrata in vigore del D.lgs. n.50/2016) si affidava l’incarico per la progettazione definitiva ed esecutiva allo stesso studio tecnico PMB Progetti s.r.l. (tenendo conto, si legge, che per la stesura del progetto definitivo fosse sufficiente aggiornare gli elaborati progettuali già depositati) per una parcella di euro 21.419,20 e per un importo totale dei lavori stabilito in 1.242.000,00 euro.

“Nella delibera della Giunta municipale n.17 del 07/03/2017 lo studio PMB srl rivedeva ed aggiornava il progetto in data 9 febbraio 2017 per un importo totale previsto di 1.800.000,00 (396.263,90 somme a disposizione dell’Amministrazione Comunale). A distanza di un mese con Delibera del Consiglio Comunale n.13 11 aprile 2017 nell’aggiornamento al Documento Unico di Programmazione per il periodo 2017/2019 viene indicato un importo diverso pari ad euro 1.100.000,00. Dopo pochi mesi (leggi Delibera della G.M. n.67 del 05/09/2017) lo studio PMB srl depositava il progetto esecutivo in data 9 giugno 2017 variando nuovamente l’importo previsto per i lavori che in questo atto ammontano a 1.936.000,00 (413.521,80 a disposizione A.C.).

“Ad oggi i costi accertati che abbiamo potuto verificare solo per questa prima fase progettuale sfiorano i 250.000,00 (duecentocinquantamila euro) così riassunti: indennità di esproprio riconosciuta ai proprietari dell’area 138.673,50; coordinatore sicurezza per progettazione ed esecuzione 8.923,45; indagine archeologica preventiva 4.514,00; indagine geologica/geotecnica 3.217,14; progettazione, parcella PMB srl 62.848,77; bonifica bellica 18.300,00. b) questa nuova struttura sportiva, denominata “palestra polivalente” porterà una ripercussione negativa nel bilancio comunale per meglio dire in quello dell’Unione dei Comuni Misa Nevola, per quanto riguarda le spese di gestione correnti che questa amministrazione ha indicato, (in maniera molto ottimistica) in 33.000,00 euro annui, ma è ipotizzabile, fra ordinario e straordinario, un aggravio in bilancio di circa 50.000,00 euro all’anno (solo per la pulizia dovrebbero spendersi 12.000,00 euro). c) non sono certamente chiare le procedure con le quali si è ricorsi a coprire l’importo totale richiesto per i lavori (1.936.000,00 euro): in primo luogo con somme a disposizione dell’Amministrazione comunale per 413.521,80, quali somme, da dove provengono? In secondo luogo, per la restante parte, attraverso l’assunzione di un mutuo passivo con l’Istituto per il Credito Sportivo, determina n.274 del 23 ottobre 2017 per un importo di 1.733.151,23 euro, sommando quest’importo ai 413.521,80 euro sopra indicati, si ottiene un importo ben superiore a quanto stabilito nel progetto esecutivo dallo studio tecnico PMB, nello specifico 2.146.673,03. Questo mutuo appare inoltre alquanto antieconomico in quanto stipulato per una durata di 25 anni ad un tasso annuo alquanto elevato ed al di sopra dei valori attuali di mercato: IRS a 15 anni + 1,950% (leggiamo nella determina di stipula n.274), ne consegue un tasso effettivo globale pari a 3,30% forse maggiore in virtù di eventuali assicurazioni richieste ed oneri fiscali.

“Al termine dei 25 anni l’Unione dei Comuni Misa Nevola avrà sostenuto, considerando le spese di gestione e manutenzione un esborso totale superiore a 3.500.000,00 euro circa per una struttura che presumibilmente sarà alquanto obsoleta da ristrutturare integralmente se non da riedificare. d) se da come si evince nella sintesi descrittiva del progetto redatta in data 6 marzo 2017, questa “nuova struttura sportiva in zona Nevola” verrà destinata esclusivamente e preferibilmente all’attività di alcune associazioni sportive chiediamo come questa Amministrazione comunale intenderà procedere per affidare in concessione la struttura e se al riguardo è stata presa in considerazione un’ipotesi contrattuale di gestione.

“In conclusione – affermano Luciano Galeotti, Riccardo Piermattei, Tamara Colombaroni, Patrizio Buratti – chiediamo il perché un progetto di tale portata, se si esclude la delibera del D.U.P. 2017/19, non sia stato oggetto di discussione e relativa deliberazione del Consiglio comunale”.

 

 

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