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C’è il Mipaaf al Festival Internazionale del Brodetto e delle Zuppe di Pesce 2018

C’è il Mipaaf al Festival Internazionale del Brodetto e delle Zuppe di Pesce 2018

Annunciata l’importante collaborazione con il Ministero per le Politiche Agricole e Forestali per la XVI edizione in programma a Fano dal 5 all’8 luglio

ANCONA – Una collaborazione che profuma di mare e che mira a promuovere la pesca intelligente e compatibile, insieme a uno sviluppo sostenibile e inclusivo delle comunità che dipendono da quest’attività simbolo di un territorio e della sua storia. Il Festival Internazionale del Brodetto e delle Zuppe di Pesce (5-8 luglio 2018 / Lungomare Simonetti) di Fano annuncia oggi l’importante collaborazione con il Ministero delle Politiche Alimentari e Forestali.

Il Mipaaf, grazie ai finanziamenti del Programma Operativo del Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e per la Pesca (FEAMP) 2014/2020, ha deciso di sostenere la XVI edizione del Festival dedicato al piatto povero della tradizione marinara fanese.

I visitatori del Festival, in particolare le famiglie, avranno quindi l’opportunità di affacciarsi al mondo della pesca e della marineria con “Brodetto & Kids”, nata proprio dalla collaborazione con il Ministero delle Politiche Alimentari e Forestali e allestita nella suggestiva Cavea del Lido di Fano. L’iniziativa è volta a far scoprire ai più piccoli un grande tesoro presente nell’Adriatico: il pesce, alimento prezioso soprattutto per i bambini come fonte di omega 3, proteine nobili altamente digeribili, sali minerali e vitamine.

Tutti i giorni di Festival, dalle 19 alle 22, la Cavea del Lido, sarà dunque pronta a ospitare le famiglie in arrivo a Fano per far loro conoscere lo strabiliante mondo del mare, i pesci che lo popolano e l’ambiente in cui vivono. Un modo divertente ed efficace per far loro imparare a rispettare il mare e, di conseguenza, il nostro pianeta.

IL SALUTO DEL MIPAAF

Nasce la collaborazione fra il Ministero delle Politiche Alimentari e Forestali e il Festival Internazionale del Brodetto e delle Zuppe di Pesce, iniziativa attenta al dibattito su temi legati alla pesca e alla cultura del mare. La Direzione Generale della pesca marittima e dell’acquacoltura, all’interno del Mipaaf, è l’autorità preposta alla gestione e coordinamento del Programma Operativo del Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e per la Pesca (FEAMP) 2014/2020, che promuove la pesca e l’acquacoltura intelligenti e compatibili insieme ad uno sviluppo sostenibile ed inclusivo delle comunità che dipendono dalla pesca stessa. Alla base della strategia, che indirizza anche le iniziative promosse al Festival del Brodetto, vi è la consapevolezza che le risorse del Mare vanno salvaguardate attraverso un utilizzo sostenibile e condiviso, con programmi di gestione che utilizzino le conoscenze scientifiche a supporto dell’occupazione e dell’economia. Questo approccio deve orientare ogni settore collegato all’economia del mare, come quello agroalimentare che oggi vediamo esprimersi con tutta la sua vitalità nel contesto del Festival.

(Ministero per le Politiche Agricole e Forestali)

LE DICHIARAZIONI

“Il Festival di Fano rappresenta un punto di riferimento importante per la stagione estiva marchigiana e tra le manifestazioni enogastronomiche più prestigiose in programma. Tutta la filiera istituzionale – dal Comune alla Regione, al Ministero – ha collaborato per il rilancio di un evento che, anche come assessorato regionale alla Pesca, vogliamo valorizzare. Il pesce è una risorsa fondamentali dei nostri mari che alimenta uno dei settori produttivi più significativi e da rilanciare dell’economia marchigiana. In un momento in cui la pesca soffre ovunque, a livello nazionale, iniziativa come questa contribuiscono a favorire una conoscenza dei problemi, a delineare soluzioni, a promuovere il territorio. Inserendo la manifestazione di Fano in un contesto regionale, favoriamo la diffusione di un’eccellenza locale tra le più peculiari e la valorizzazione dell’intero settore turistico enogastronomico regionale”.

(Angelo Sciapichetti, Assessore alla Pesca Regione Marche)

“Il Festival Internazionale del Brodetto e delle Zuppe di Pesce è cresciuto fino a divenire un evento di grande valore e prestigio per il settore della pesca e per la filiera ittica di Fano e delle Marche. Fano può contare su una manifestazione che fa eco a livello internazionale poiché sa valorizzare sapientemente un piatto tipico della tradizione marinara, recuperato e tornato ad arricchire i menu dei ristoranti e poiché promuove l’elevata qualità del pesce che portiamo in tavola. Un progetto fortemente attrattivo anche per il turismo: chi verrà per il Festival vivrà un’esperienza unica e saprà apprezzare tutta la bellezza delle Marche tra natura, arte e cultura. La Regione Marche riconosce il valore dell’evento e lo sostiene con convinzione”.

(Renato Claudio Minardi, Vice Presidente Consiglio Regionale delle Marche)

“È stato un lavoro di squadra che ha avuto inizio lo scorso anno, proprio nella giornata inaugurale del Festival, a cui partecipò su mio invito il sottosegretario alle politiche agricole Giuseppe Castiglione. La sua presenza all’evento è stata fondamentale ed infatti quest’anno il festival internazionale del brodetto si arricchisce di un importante riconoscimento istituzionale ed economico del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali che ha concesso un contributo importante per utilizzare proprio il festival internazionale del brodetto, quale occasione per promuovere le loro campagne istituzionali soprattutto rivolte ai bambini. Questo riconoscimento ha fatto crescere la rilevanza del Festival, la diffusione dell’importanza economica del settore della pesca, dei valori della marineria e di quelli nutrizionali del pesce dell’Adriatico”.

(Mirco Carloni, Consigliere Regione Marche)

“La nostra manifestazione continua a crescere, così come l’interesse intorno alla stessa. Un risultato dovuto al lavoro degli organizzatori, della promozione fatta, dal lavoro di squadra portato avanti dagli enti locali. Negli anni il Festival si è arricchito qualificando la sua proposta d’intrattenimento, presentando nuovi appuntamenti, laboratori, convegni e comunicando a livello nazionale e internazionale la rilevanza e l’identità di un piatto tipico che contraddistingue Fano e l’intero territorio regionale. Attendiamo ora di vivere le quattro giornate dedicate al piatto simbolo della città sia come occasione turistica, sia come strumento di valorizzazione di un settore fondamentale come la pesca”.

(Massimo Seri, Sindaco di Fano)

“Siamo orgogliosi dei numerosi tasselli che vanno aggiungendosi al ‘Festival Internazionale del Brodetto e delle Zuppe di Pesce’ una manifestazione che continua, nel tempo, a testimoniare la rilevanza del tessuto economico legato al mondo della marineria, e al ruolo crescente che hanno eventi come il nostro, capaci di unire intrattenimento, tipicità gastronomiche del territorio ed eccellenze italiane, per intercettare la domanda turistica”.

(Roberto Borgiani, Direttore Confesercenti Marche e Pier Stefano Fiorelli, Presidente Confesercenti Pesaro e Urbino)

Brodetto & Kids – IL PROGRAMMA

L’iniziativa “Brodetto & Kids” proporrà laboratori creativi e giochi di movimento, letture sul mare e attività dedicate a grandi e piccini, per vivere i temi del Festival liberando la fantasia.

Dalle 19 alle 22, in tutti i giorni di Festival (giovedì 5, venerdì 6, sabato 7, domenica 8 luglio 2018) in programma degustazioni a base di pesce e divertenti attività “su misura” dei più piccoli come:

– “Un mare di disegni e fotografie”, laboratorio fotografico interattivo a cura dell’Associazione Culturale Centrale Fotografia;

– “Mosaici tra le onde”, laboratorio creativo per bambini che prevede la costruzione libera di un mosaico con la pixel art e il riuso di materiali dell’ambiente marino;

– “C’era una volta il galeone…” racconti e leggende del mare, dei suoi abitanti e dei suoi esploratori;

– “Pescalo, pescalo quel pesciolino”, giochi di movimento per conoscere e riconoscere gli abitanti del mare.

Appuntamenti da non perdere con il professore del mare, Corrado Piccinetti, dell’Università di Bologna, che guiderà per mano il piccolo pubblico del “Festival Internazionale del Brodetto e delle Zuppe di Pesce” 2018 alla scoperta del “mondo blu” con una lezione dal titolo “Conosciamo i pesci del Mare Adriatico” sabato 7 luglio, alle ore 19.30 e domenica 8 luglio, alle ore 20.30.

Sedici anni e non sentirli: il Festival

si trasforma e propone novità di gran gusto

Il “Festival Internazionale del Brodetto e delle Zuppe di Pesce” di Fano torna quest’anno a farsi palcoscenico della cultura gastronomica internazionale e ambasciatore della tradizione marinara locale e, per celebrare i suoi 16 anni, propone tante, gustosissime novità.

Show cooking, musica, convegni, lezioni di cucina, talk show, spazio bimbi e una gustosissima serata internazionale animeranno dal 5 all’8 luglio la Spiaggia del Gusto che quest’anno si trasforma per ospitare un nuovo format gastronomico, più smart, flessibile, e variegato. Il lungomare Simonetti ospiterà infatti tre “CASE”: quella del Brodetto alla Fanese, quella del Brodetto alla Sanbenedettese e quella del Cacciucco alla Livornese. Tre ristoranti specializzati nella proposta di una tipicità; tre realtà che rappresentano l’apertura del Festival al confronto: dimostrazione, da una parte, della voglia di preservare e proporre le proprie tradizioni, dall’altra della necessità di mettersi in discussione e contaminarsi. La scelta di offrire al pubblico non più soltanto brodetto fanese, rinnovando, in questo modo, la manifestazione, è dettata dalla voglia di aprirsi al confronto con le altre eccellenze tipiche, in questo caso il brodetto alla Sanbenedettese e il Cacciucco, entrambe tipicità oggetto, negli scorsi anni di gemellaggi con il Festival.

Non cambia volto, invece, la formula dei cooking show aperti al pubblico, che tanto successo ha riscosso negli ultimi due anni e che vedrà svolgersi sul palco, ogni sera, uno spettacolo di cucina live sempre diverso, sia per i nomi degli chef protagonisti, sia per le ricette presentate.

Altra novità dell’edizione 2018 è la gara internazionale di domenica 8 luglio, ore 20.30. Un grande show cooking a tre nel quale Italia, Spagna ed Albania si confronteranno e si sfideranno con la propria tradizionale zuppa di pesce. L’Italia sarà rappresentata dallo chef Marco Vegliò, la Spagna dallo chef David Povedilla e l’Albania dallo chef Fundim Gjepali: i tre si sfideranno in una gara…all’ultimo brodetto. Nella cucina a vista del palco centrale, le tre tradizioni, e i tre chef, combatteranno tra loro una strenua lotta di gusti accesi, profumi confusi e sapori nuovi.

Altri tre gli appuntamenti importanti con lo spettacolo della cucina sul palco (ore 21). Giovedì 5, protagonista del cooking show di apertura sarà il grandissimo chef Igles Corelli; venerdì 6 sarà poi la volta del giovane ed eclettico chef Roberto Di Pinto; mentre sabato 7 sul palco salirà l’istrionico Andy Luotto, volto noto della tv e del cinema, con un passato e un presente da istrionico chef.

Nella Spiaggia del Gusto nei quattro giorni del Festival, presentati dalla voce della “storica” trasmissione Decanter di Radio2 Federico Quaranta, sono in programma altri, gustosissimi appuntamenti: musica, spettacoli, convegni, talk show, presentazioni di libri e lo spazio “Brodetto & Kids” dedicato ai più piccoli in collaborazione con il Ministero per le Politiche Agricole e Forestali.

Confermato l’appuntamento con il Fuoribrodetto, iniziativa collaterale del Festival che prevede la possibilità, dal 14 settembre al 14 ottobre, di gustare, al prezzo convenzionato di 16 euro (bevande escluse), il piatto della tradizione marinara fanese in tutti i ristoranti aderenti.

Tre Cooking show e una serata

internazionale…da leccarsi i baffi

Una formula vincente che si rivela, ormai da anni, al contempo, spettacolare e interessante, di intrattenimento e divertimento, ma anche culturale e adatta all’approfondimento. Tornano con nuove ricette e protagonisti i cooking show del “Festival Internazionale del Brodetto e delle Zuppe di Pesce” di Fano (5-8 luglio, lungomare Simonetti, ingresso gratuito).

Si comincia giovedì 5 luglio alle 21.00 con uno dei più grandi nomi in assoluto della tradizione enogastronomica italiana, Igles Corelli, maestro indiscusso della ristorazione italiana e volto noto di Gambero Rosso Channel. Il filosofo della cucina circolare spiega così la sua filosofia: “La mia cucina è sempre in evoluzione, e inevitabilmente diviene sempre più complessa e articolata. Oggi il mio approccio a un prodotto, sia esso un finocchio o un gambero, è il medesimo. Utilizzo ogni parte di esso per ottenere preparazioni diverse che possono culminare in un unico piatto o disperdersi in una moltitudine. L’intero processo è ciclico, perpetuo, e può evolvere nel tempo intraprendendo direzioni diverse, rimanendo pur sempre circolare. Ecco cosa intendo quando invito le persone a fare il cerchio e gridare, tutti insieme: CUCINA CIRCOLARE!!!”.

Risotto Milano/Napoli, Coniglio all’ischitana a bassa temperatura, Ricciola con gazpacho di fico d’India e crumble di mais, Piccione in dolce forte…sono i piatti di simbolo dello chef protagonista del secondo cooking show, venerdì 6 luglio, ore 21, del Festival: Roberto Di Pinto, napoletano che ha cominciato come pasticcere ed è diventato chef tra Firenze, Roma, Londra, Milano e la Florida. Tra i suoi riconoscimenti vanta un 83/100 su Gambero Rosso, 15/20 e un cappello dell’Espresso, un piatto Michelin per la gestione del Bulgari Hotel di Milano.

Ultimo in ordine di tempo a salire sul palco, sabato 7 luglio, alle 21.00, un volto che è notissimo nel panorama italiano dello spettacolo ma, forse, un po’ meno nell’ambiente dell’enogastronomia: Andy Luotto. Attore, cantante, conduttore e anche…grande chef (basti sapere che, nella sua carriera, ha lavorato con: Enrico Derflingher, Tonino Verro, Gianfranco Vissani, Giorgione, Iginio Massari, Antonella Ricci, Filippo La Mantia, Gianfranco Pascucci, Alain Ducasse, Alfonso Jaccarino, Berardino Lombardo etc.) dice di se stesso: “La televisione mi ha dato molta popolarità, che ho sfruttato nel mondo della cucina. La cucina ha delle regole straordinariamente più severe: se il tuo operato non piace…..non cucini più, non c’è spazio per chi non conosce  le regole in cucina. Ho un buon palato per eredità, ma senza lo studio, perseveranza, caparbietà, ricerca e soprattutto una buona dose di divertimento, in cucina non funziona niente. E da buon narciso, mi piace molto l’affetto dei miei commensali”.

Italia, Spagna, Albania:

al Festival triangolare al sapore di mare

Fano al centro, la Spagna da una parte e l’Albania dall’altra. Che cosa ci unisce? Il Mare Adriatico: un bacino ricchissimo di pesce povero di alta qualità che in tutte e tre le nazioni ha dato vita a delle tradizioni gastronomiche diventate, ad oggi, piatti famosi in tutto il mondo. E proprio alla tradizione di queste tre zuppe di pesce del Mare Mediterraneo è dedicato lo show cooking che il “Festival Internazionale del Brodetto e delle Zuppe di Pesce” (5-8 luglio, lungomare Simonetti, ingresso gratuito) organizza sul palco centrale domenica 8 luglio prossimo.

A chiusura della kermesse, infatti, una serata straordinaria che non soltanto parlerà tre lingue, ma proporrà al pubblico tre modi diversi di intendere le stesse radici, tre idee differenti di cucina e di gusto, tre modi alternativi di usare lo stesso pesce in cucina. L’Italia sarà rappresentata dallo chef Marco Vegliò, la Spagna dallo chef David Povedilla e l’Albania dallo chef Fundim Gjepali: i tre si sfideranno in una gara…all’ultimo brodetto. Nella cucina a vista del palco centrale, le tre tradizioni, e i tre chef, combatteranno tra loro una strenua lotta di gusti accesi, profumi confusi e sapori nuovi. Quale sarà, tra le tre, la migliore delle zuppe di pesce del Mare Mediterraneo?

Per rispondere a questa domanda sono stati invitati, a fare parte della giuria della serata, due dei più famosi critici enogastronomici italiani: Paolo Marchi, giornalista, ideatore e curatore di Identità Golose e Enzo Vizzari, anche lui giornalista , direttore delle Guide L’Espresso e grande amico del Festival.

A condurre la serata, l’istrionico Federico Quaranta, che, scommettiamo, non si farà mancare una bella chiacchierata in spagnolo e riuscirà con la sua simpatia e la grande conoscenza del panorama enogastronomico internazionale anche a regalare al pubblico qualche bella curiosità sulle ricette e le tradizioni in sfida.

Fano, San Benedetto del Tronto e Livorno: tradizioni e confronto

Tre specialità che fanno parte della miglior tradizione culinaria italiana, tre piatti da leccarsi i baffi, tre tradizioni che raccontano, ognuna a suo modo, le terre e le genti dei luoghi che le hanno generate. Saranno queste, le tre pietanze protagoniste della Spiaggia del Gusto per la XVI edizione del Festival. A partire da quest’anno, infatti, il lungomare Simonetti di Fano, che in occasione del Festival viene ribattezzato proprio Spiaggia del Gusto, ospiterà tre “case” dedicata ognuna ad una speciale zuppa di pesce: l’immancabile brodetto alla fanese, il superlativo brodetto alla Sambenedettese e il goloso Cacciucco.

Cambia dunque il format dell’evento che fino ad oggi ha sempre ospitato sulla passeggiata del lido i ristoranti della città. E cambia per farsi più snello e ancora più adatto ad un pubblico curioso ed attento che avrà, in questo modo la possibilità di assaggiare tre diverse declinazioni della stessa storia che ha visto nascere e crescere le marinerie di Fano San Benedetto del Tronto e Livorno. Perché a volte può sembrare che le cose siano lontane da noi e tra loro, che le tradizioni facciano parte di contesti culturali differenti…e, invece, a guardare bene, come in questo caso, può capitare di scoprire che le prelibatezze gastronomiche nascono dalla stessa intuizione e dalla stessa necessità: la barca e i lunghi giorni lontani da casa.

Ecco allora che il brodetto fanese e il cacciucco contengono conserva di pomodoro che si mantiene senza processi di refrigerazione, quello alla sanbenedettese, per lo stesso motivo, è stato arricchito soltanto dall’800 in poi, e non dai pescatori, ma dai contadini, con aggiunta di peperoni e pomodori verdi. Non è un caso, inoltre, che tutte e tre le declinazioni della zuppa di pesce contengono aceto nella ricetta: uno dei più antichi metodi di conservazione dei cibi. Ecco dunque che il cerchio si chiude e i popoli, le tradizioni e le culture sono più simili di quanto si creda.

Tre ristoranti, dunque, dicevamo, ognuno specializzato nella proposta di una diversa tipicità; tre realtà che ben rappresentano l’apertura del Festival al confronto continuo: dimostrazione, da una parte, della voglia di preservare e proporre le proprie tradizioni, dall’altra della necessità di mettersi in discussione e, perché no, anche contaminarsi.

Brodetto&Friends:

quattro serate musicali… da urlo!

Anche la notte è protagonista al “Festival Internazionale del Brodetto e delle Zuppe di Pesce” (5-8 luglio, lungomare Simonetti, ingresso gratuito) e ce n’è davvero per tutti i gusti. Se la cucina, la cultura del mare e la tradizione del brodetto sono i nostri punti di forza, è infatti vero anche che l’intrattenimento, la musica e gli spettacoli danno al Festival una marcia in più. Quattro serate per quattro concerti da non perdere.

Si comincia giovedì 5 luglio alle 22.30 con una rock band che ha fatto la storia della musica italiana degli ultimi vent’anni: i GTO. Il loro sound immerge l’ascoltatore in un ambiente viscerale e sincero in cui l’energia del rock’n’roll si incontra con certe dinamiche folk, un ambiente dove le chitarre elettriche e i tocchi di fisarmonica vestono storie di vita. Sono, loro, i GTO, band umbra, vincitrice dell’Arezzo Wave nel ’97, che calca le scene internazionali ormai da oltre 25 anni, e che non avrebbe neanche bisogno di tante presentazioni data la sua fama. Quindi, che dire? Save the date: giovedì 5 luglio, Festival Brodetto, Placo centrale, ore 22.30.

Poi però, venerdì 6 luglio sempre alle 22.30, che volete fare, vi volete perdere una delle migliori rivelazioni musicali italiane degli ultimi anni? Al secolo Jacopo, Michele e Federico…una sera d’estate, partecipano insieme ad una jam session in baita e, nonostante si ala prima che suonano insieme, trovano subito sintonia e naturalezza tra loro tanto che decidono immediatamente di provare a fondare una nuova realtà musicale. Era il 2003 e da quel momento in poi, i Bastard Sons of Dioniso, ve li ricorderete, certo, per il loro secondo posto a X-Factor dato che sono una delle poche rock band sopravvissuta ai talent, non smettono di crescere e sgobbare, pubblicando, oltre agli altri, anche due album autoprodotti nel 2006 e nel 2007: uno elettrico, Great Tits Heat!, e uno acustico, Even Lemmy Sometimes Sleeps. Quindi, la domanda è di nuovo: volete perdervi il loro live?

E anche sabato 7 luglio preparatevi ad una serata all’insegna del ritmo, del grande spettacolo e del coinvolgimento. Sul palco una band che fa musica con la Cassettarra, una chitarra fatta con un vecchio cassetto, il Bassolardo, basso elettrico composto di una battilarda e un parafango di bicicletta, e il Vignarolophon un asciugacapelli che suona come un flauto…si chiamano Riciclato Circo Musicale e innalzano la musica ad un livello nuovo, al di là della ricerca stilistica approfondendo il suono come concetto e dando vita a degli strumenti adatti alla propria comunicazione. Loro la chiamano Musica Elettrodomestica e la fanno esclusivamente con elementi RICICLATI!

A chiudere la manifestazione in grande stile domenica 8 luglio saranno, infine, i Couture chic. Una vecchia amicizia del Festival, che si dimostra ogni anno ricca di nuovi contenuti. Vanessa Chiappa alla voce, Diego Donati alla chitarra, Thomas Bianchi al contrabbasso e Marco Bellagamba alla batteria: ognuno di questi musicisti vanta importanti collaborazioni nazionali ed internazionali con nomi del calibro di Steve Lyon, Howie B, Nomadi, Max Pezzali e tutti e quattro insieme formano i Couture Chic. Durante i loro live tracciano un percorso musicale che va dagli anni ‘50 fino ai giorni nostri, reinterpretando successi del pop-rock internazionale in chiave bossanova, lounge, nu jazz e swing. Da Michael Jackson a Madonna, dai Beatles a Bob Marley, dai Deep Purple ai Guns’n’Roses fino ad arrivare a  Lady Gaga e James Blunt. Musica elegante quella che propongono, musica ricercata e di ricerca che si affida al ritmo senza stravolgere le melodie, ma sa mescolate le tradizioni internazionali in maniera esemplare e sempre nuova.

Letteratura e cibo:

pagine di enogastronomia al tramonto

Leggere e mangiare sono due grandi piaceri nella vita. Ma soprattutto, grandi piaceri, lo sono la buona tavola e la buona letteratura. Per questo il Festival Internazionale del Brodetto e delle Zuppe di Pesce 2018, come in passato, propone ogni giorno un diverso appuntamento con l’approfondimento letterario. Un momento di riflessione, accompagnato dal tramonto in riva al mare, sul ruolo del cibo, la sua natura e la sua importanza nella nostra vita; oppure un momento di approfondimento sulle curiosità legate al cibo, sulle sue caratteristiche e sui personaggi ad esso legati.

Tre le presentazioni di volumi ospitate dal palco centrale, alle 20.00.

Il primo appuntamento è previsto per giovedì 5 luglio. Protagonista è un volume che sarà in grado di soddisfare molte vostre curiosità. Ad esempio, sapete “Quando è nata la Grappa?”. Dicono gli autori, il giornalista Cesare Pillon e il sommelier Augusto Vaccarini, che <rispondere a questa domanda non è difficile, è impossibile. È stata la più plebea delle acquaviti (forse quella italiana la prima al mondo a essere stata distillata) fino a quando non è riuscita a proporsi nella pienezza del suo fascino, e allora si è rivelata la più aristocratica delle essenze”. Moderati dal direttore della rivista Artù, Alberto Schieppati, gli autori vi porteranno alla scoperta dei segreti di questo magnifico distillato.

Venerdì 6 luglio, invece, protagonista dello spazio letterario sarà un volume di freschissima stampa: “Brodetto Mon Amour”, Trenta Editore. “Sono tanti i modi in cui si può cucinare il pesce – afferma l’autrice Laura Adani – ma come resistere alle molte ricette di brodetto che rendono uniche e inimitabili le cucine tipiche delle nostre coste? Dalle infinite varianti dell’Adriatico, al famoso cacciucco alla livornese, per fare il giro del mondo e trovare zuppe dai sapori intriganti e dagli accostamenti disparati. Nessuno può opporsi al fascino succulento del brodetto e ogni preparazione finirà per inebriare i commensali, anche quelli più restii”. E, proprio in onore di questa presentazione, il palco centrale ospiterà, contemporaneamente, lo show cooking live dello chef Ernesto Lombardo.

Dulcis in fundo…sabato 7 luglio protagonista della serata letteraria sarà il critico gastronomico mascherato Valerio Massimo Visintin. Un uomo, una leggenda: di lui nessuno conosce l’identità perché quello di presentarsi in pubblico completamente coperto (tanto da non poter nemmeno mangiare) è l’unico modo in cui può garantire l’onestà dei giudizi sul lavoro. Esattamente lui, proprio lui in persona, anzi, in passamontagna, cappello e trench, Valerio Massimo Visintin sarà dunque sul palco del Festival Brodetto sabato 7 luglio prossimo per presentare il suo libro “Cuochi sull’orlo di una crisi di nervi”. “Dov’è finito l’oste? Era qui un minuto fa…”: negli ultimi anni il mondo del cibo in Italia, da panorama enogastronomico si è trasformato in quell’universo del food, gli osti sono diventati chef imprenditori e chi si sporcava le mani in cucina è diventato una stella dei teleschermi. Con uno sguardo sempre ironico, leggero e sagace, tra una chiacchiera di food e l’altra, Valerio Massimo Visintin, analizza nel suo libro i pregi e, soprattutto, i difetti di un ambiente, quello gastronomico italiano, appunto, che gli americani definirebbero, forse, sparkling.

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