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A Chiaravalle il confronto a 6 tra i candidati a sindaco diventa a 4: lavoro, viabilità, aree dismesse i principali temi esaminati

A Chiaravalle il confronto a 6 tra i candidati a sindaco diventa a 4: lavoro, viabilità, aree dismesse i principali temi esaminati

di FABRIZIO ILACQUA

CHIARAVALLE – Doveva essere un confronto a 6, tutti i candidati a sindaco, ma alla fine all’Isola di Chiaravalle il confronto è stato a 4. Il sindaco Costantini (Chiaravalle Domani), poiché il giornalista del Corriere Adriatico Gianluca Fenucci ha declinato l’invito a fare da moderatore, ha preferito non partecipare al dibattito proprio perché Costantini riteneva la presenza di un moderatore fatto imprescindibile. Senza moderatore non ha inteso accettare il confronto. Oltre a questo, uno dei candidati, Fabiola Ceccarelli della lista di centro destra, Rinnovamento, non si è presentata, per cui, sempre secondo il sindaco uscente, i candidati non sarebbero comunque stati tutti.

Subito dopo, il confronto ha preso il via. Davide Fiordelmondo (PRC) ha ribadito la sua volontà di candidarsi “perché a Chiaravalle c’è bisogno di sinistra, quella vera”.

Alessandro Bianchini (Pd, Pri, Psi) ha sottolineato l’importanza di rivedere la viabilità ed ha confessato di avere un sogno, “il sogno concreto di costruire una cittadella montessoriana”, mentre Pierpaolo Morosini (Mov5Stelle) ha evidenziato come Chiaravalle sia oggi una città a metà, incompiuta, ponendo l’accento sulla situazione dell’ospedale e della frazione di Grancetta, per Morosini “abbandonata a se stessa”. Morosini ha poi parlato di quella parte di chiaravallesi che rischia la soglia della povertà relativa.

Claudio Bolletta (Lega), che in un primo momento non doveva partecipare al dibattito proprio per l’assenza del moderatore, alla fine, ha accettato il confronto, puntando sul lavoro, focalizzandosi sulla situazione della Manifattura Tabacchi.

I candidati hanno poi parlato dell’ex area Fintecna e dell’area, oggi messa in vendita, di proprietà delle Ferrovie dello Stato. Per Bolletta, bloccare le aree non basta, occorre progettualità “che qui a Chiaravalle non si vede”. Per Fiordelmondo l’area Fintecna deve tornare pubblica e magari divenire un’area montessoriana. Poi Fiordelmondo ha parlato del complesso della Manifattura da destinare ad area per le fiere. Morosini ha dichiarato di non voler operare alcuna nuova costruzione ma recuperare l’esistente con il concorso e il contributo dei cittadini. Anche per Bianchini fondamentale è il coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni. “Proprio coinvolgendo i cittadini – ha detto – vogliamo rivalorizzare l’ex area Fintecna”.

Sul lavoro Fiordelmondo ha parlato della possibilità di costruire un museo del tabacco, ha invocato un maggior sfruttamento della figura della Montessori, ma soprattutto “importante sarebbe costituire una consulta del lavoro”.

Sul tema del lavoro, Morosini ha puntato sulla green economy, la storia di Chiaravalle comincia proprio con la lavorazione del tabacco. “Oggi dal tabacco si potrebbe passare – ha sottolineato il candidato 5 Stelle – alla canapa, una coltivazione in netto incremento”.

Bianchini ha ribadito l’importanza del recupero delle aree dismesse anche in chiave antisismica,  che sono occasioni di lavoro.

Per il candidato della Lega, fondamentale è la cura per il territorio per prevenire disastri naturali; altrettanto importante il tema del lavoro, “ma per ottenere risultati – ha detto – occorre programmare il futuro e nel futuro ci deve essere anche la Montessori”.

Nei primi 100 giorni per Morosini sarà determinante creare la squadra di governo; mentre per Bianchini occorre subito mettere in campo i progetti e stabilirne i tempi; per Bolletta nei primi 100 giorni sarà necessario “andare fuori dal campanile, apriremo così interlocuzioni con istituzioni sovracomunali”; Fiordelmondo, invece, punterà, sempre nei primi 100 giorni, sulla partecipazione dei cittadini.

Infine la riqualificazione di piazza Mazzini. A Bolletta non piace per niente; per Fiordelmondo “le proposte arrivate da Prc non sono state prese in considerazione. “Noi – sottolinea – volevamo eliminare i parcheggi”. Neanche Morosini apprezza il progetto di rifacimento; ed anche Bianchini ha espresso la sua contrarietà.

Ha chiuso il confronto Andrea D’Ascanio, presidente di Progetto Nuova Repubblica. “Siamo contenti di aver organizzato questo incontro fra i candidati a sindaco, nessuno – ha concluso D’Ascanio – voleva organizzarlo forse perché magari andava contro il pensiero unico secondo il quale a Chiaravalle, i dibattiti e i confronti è meglio non farli. Mi spiace per i due candidati che si sono sottratti”.

 

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