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Rifondazione torna a battere sul tasto dolente della sanità di Chiaravalle: sabato un incontro per parlare dell’Ospedale

Rifondazione torna a battere sul tasto dolente della sanità di Chiaravalle: sabato un incontro per parlare dell’Ospedale

di FABRIZIO ILACQUA

CHIARAVALLE – Rifondazione torna a battere sul tasto dolente della sanità a Chiaravalle. “Dopo le manifestazioni del 2013, segno della volontà popolare di difendere la salute e le strutture che la garantiscono, l’Amministrazione Costantini -sottolinea Davide Fiordelmondo, candidato sindaco Prc per le amministrative del 10 giugno- ha prospettato accordi con l’Ospedale di Torrette per potenziare l’ospedale Montessori e dare nuovi servizi alla città, invitando i cittadini alla pazienza e alla fiducia. Però, nulla è accaduto, perché nulla poteva accadere visto che Torrette è Azienda Ospedaliera e anche avesse usato parte delle strutture del nostro ospedale le avrebbe dedicate alla sua missione senza ricadute specifiche sui bisogni sanitari dei cittadini di Chiaravalle. A volte presunzione e ignoranza fanno guai. Scemata la mobilitazione, – continua Fiordelmondo – si sono incominciati a perdere pezzi: la riduzione d’orario del pronto soccorso, la chiusura del laboratorio analisi, la sospensione della radiologia. Di fronte a questo l’atteggiamento del Comune si è rivelato distante e distratto tanto che non è stato nemmeno capace di informare i cittadini dei servizi eccellenti, come l’ambulatorio infermieristico, di cui si può usufruire tanto che anche in questo settore in città è intervenuto il privato.

Questa battaglia va ripresa da capo, con obbiettivi precisi”. Secondo Rifondazione occorre puntare sulla ripresa su 24 ore del pronto soccorso; salvaguardare i posti letto di medicina generale, con particolare riguardo alle patologie geriatriche; potenziare l’ambulatorio infermieristico con sedi anche in città e nella frazione di Grancetta; organizzare il trasporto sanitario e pubblico che consenta alle persone di raggiungere agevolmente le strutture dell’area vasta come Jesi ed Osimo; attivare una commissione consiliare, che periodicamente affronti le tematiche più significative da mettere a disposizione del sindaco nella conferenza di area vasta, perché bisogna che i cittadini si riprendano il controllo del  sistema salute.

“Inoltre, – continua Fiordelmondo – in prospettiva bisogna ricordare che i comuni del distretto sanitario serviti dall’ospedale Montessori, fanno parte dell’area ad elevato rischio di crisi ambientale (Aerca) per la presenza di attività produttive molto impattanti, la raffineria Api in primo luogo. Indagini epidemiologiche hanno dimostrato incidenze patologiche gravi, ed anche in questi giorni l’Api ha dato dimostrazione della sua pericolosità, e pare che solo il Comune di Chiaravalle non se ne sia accorto. Tutto ciò indica il costante monitoraggio della popolazione come  una misura indispensabile e la necessità di profilassi dedicata alle patologie riferibili a questa specificità territoriale. L’ospedale di Chiaravalle deve trovare risorse e spazi per questa specificità”.

Per questo, sabato 26 maggio, alle ore 18, in Viale Montessori angolo Corso Matteotti, si terrà un incontro, dal significativo titolo ” Ospedale Montessori, una struttura da riattivare e potenziare, con le difficoltà aggiunte da 4 anni persi in vane promesse”, con Maria Letizia Ruello, consigliera comunale Camerata Picena; Angela Ciaccafava, vicesindaco di Monte Marciano; Rosaria Diamantini del forum regionale sanità pubblica e proprio Davide Fiordelmondo.

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