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Diffamazione su Facebook ed estorsione verso un compagno di classe, condannato uno studente: processo simulato ad Urbino

Diffamazione su Facebook ed estorsione verso un compagno di classe, condannato uno studente: processo simulato ad Urbino

I giovani dell’Istituto “Della Rovere” di Urbania hanno interpretato vari ruoli processuali, nell’ambito del progetto “Metto un like alla legalità” promosso dal Comitato genitori con vari patrocini

URBINO – Si è concluso con la condanna a 2 anni e 4 mesi di reclusione (pena sospesa), 600 euro di multa, pagamento delle spese processuali e di 1.000 euro alla parte lesa il processo nei confronti di un giovane di 14 anni accusato di diffamazione su Facebook ed estorsione nei confronti di un compagno di classe. E’ stata solo la simulazione di un processo penale, quella che gli studenti dell’Istituto omnicomprensivo “Della Rovere” di Urbania hanno vissuto questa mattina al Tribunale di Urbino, ma ha avuto l’obiettivo di far comprendere come alcuni atteggiamenti a volte vissuti con leggerezza, come postare su fb foto che ridicolizzano un’altra persona oppure obbligare il compagno di classe a dare dei soldi o ad acquistare qualcosa per il bullo di turno (anche solo merendine, come nel caso simulato) costituiscano reati, regolati dagli articoli 595 (diffamazione) e 629 (estorsione) del codice penale.

L’iniziativa è avvenuta nell’ambito del progetto “Metto un like alla legalità” ideato e sviluppato dal Comitato genitori del “Della Rovere” con la collaborazione del Tribunale di Urbino ed i patrocini della Provincia di Pesaro e Urbino e dei Comuni di Urbania e Peglio, con l’intento di avvicinare i giovani alle tematiche della legalità.

Nel processo simulato, gli studenti delle classi III della scuola secondaria di primo grado hanno interpretato la giuria popolare, l’imputato, la vittima ed i testimoni dell’accusa e della difesa, insieme ad un vero giudice (Egidio de Leone), un vero pubblico ministero (il sostituto Procuratore della Repubblica Simonetta Catani), agli avvocati Loretta Leonardi per l’accusa e Catia Letizi per la difesa e all’ispettore di polizia Flavio Salvi del Commissariato di Urbino. Tra il pubblico, anche il presidente della Provincia Daniele Tagliolini ed il sindaco Marco Ciccolini, che si sono complimentati con gli organizzatori. (g.r.)

 

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