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“La riorganizzazione di Poste Italiane non deve penalizzare i piccoli Comuni”

“La riorganizzazione di Poste Italiane non deve penalizzare i piccoli Comuni”

I consiglieri Giancarli e Traversini chiedono l’impegno della Giunta regionale a verificare la qualità e l’efficienza della riorganizzazione del servizio partita in 25 cittadine dell’Anconetano e del Pesarese, anche in ottemperanza alla legge sui piccoli Comuni

ANCONA – Riorganizzazione del servizio di consegna della corrispondenza nei piccoli comuni, i consiglieri regionali, Enzo Giancarli e Gino Traversini, hanno presentato una mozione per chiedere la verifica della qualità e dell’efficienza per gli utenti del nuovo sistema di distribuzione di lettere e pacchi. Sono venticinque i comuni collinari e montani delle province di Ancona e di Pesaro-Urbino (Acqualagna, Apecchio, Belforte dell’Isauro, Cagli, Cantiano, Carpegna, Fossombrone, Fratte Rosa, Frontino, Frontone, Isola del Piano, Lunano, Macerata Feltri, Mercatino Conca, Monte Cerignone, Monte Grimano Terme, Montecopiolo, Montefelcino, Pergola, Piandimeleto, Pietrarubbia, Piobbico, San Lorenzo in Campo, Sant’Ippolito, Sassocorvaro, Sassofeltrio, Serra Sant’Abbondio, Tavoleto, Arcevia, Barbara, Castelleone di Suasa, Corinaldo, Genga, Mergo, Montecarotto, Ostra Vetere, Polverigi, Sassoferrato e Serra San Quirico), già interessati dalla rimodulazione settimanale del servizio che prevede 5 giorni feriali di consegna distribuiti nell’arco di due settimane. Nello specifico: nella prima settimana lettere e pacchi vengono recapitati in 3 giorni feriali alterni, la seconda settimana negli altri due, con un intervallo di mancata consegna che arriva a tre giorni (dalla consegna del venerdì a quella del martedì della giornata successiva).

«Se è vero che il programma di servizio sottoscritto tra Poste Italiane e ministero dello Sviluppo economico prevede la possibilità di rimodulazione del servizio postale e che il progresso tecnologico ha introdotto nuovi sistemi di recapito della corrispondenza, in particolare il sistema digitale – premettono i consiglieri –, è altrettanto vero che per molte piccole realtà locali, non ancora raggiunte dalla banda ultra larga e meno digitalizzate, il tradizionale servizio postale rappresenta ancora un servizio fondamentale per gli utenti. Un aspetto ribadito e tutelato anche dalla legge 158 del 2017 sulle “Misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni”, che impegna lo Stato a garantire l’erogazione di servizi essenziali, tra i quali figurano anche le poste, oltre a salute, mobilità, istruzione. Per questo – continuano Giancarli e Traversini – chiediamo che la Giunta regionale verifichi la coerenza della riorganizzazione dei servizi postali di base, consegna pacchi e elettere, con le finalità della legge sui piccoli comuni e la compatibilità di questa  rimodulazione con la Strategia nazionale Aree Interne, considerando che nelle Marche sono in atto tre progetti in tal sensotra cui quello del Basso Appenino Pesarese e  Anconetano, già in fase avanzata. Questo al fine di evitare soprattutto i disagi per gli utenti». Contestualmente i due consiglieri chiedono alla Giunta l’impegno «a proseguire con determinazione e sollecitudine all’attuazione del piano telemativo regionale per lo sviluppo della banda ultralarga in tutto il territorio marchigiano».

 

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