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Avviato a Roncitelli il progetto del bosco della memoria per ricordare gli amici a quattro zampe

Avviato a Roncitelli il progetto del bosco della memoria per ricordare gli amici a quattro zampe

SENIGALLIA – Con al messa a dimora di cinque nuovi alberi, tre aceri campestri e 2 ornielli nell’area verde nei pressi del parco pubblico di Borgo San Giovanni a Roncitelli, è tato avviato oggi il progetto Albero della Vita, promosso dall’associazione “Sguinzagliati” di Senigallia e sostenuto dall’Amministrazione comunale.

Presentato la scorsa estate, l’intervento intende far nascere un vero e proprio bosco della memoria per ricordare gli amici a quattro zampe che ci hanno lasciato. Chi vorrà, potrà far rivivere il proprio animale tramutando le sue spoglie in un albero. Non si tratta però di un cimitero: il progetto prevede infatti l’interramento solo delle ceneri, che saranno poste in una speciale urna biodegradabile dove sarà ospitato un albero o arbusto. L’intera area individuata è stata suddivisa in caselle numerate e ognuna di queste sarà assegnata a un animale, che verrà opportunamente registrato dall’azienda incaricata di cremarlo con il suo nome e la famiglia di origine, in modo che si possa avere un registro di tracciabilità.

IL PROGETTO

Finalità

Il progetto “ALBERO DELLA VITA” è finalizzato alla realizzazione di un cimitero ecologico per cani in un’area verde pubblica destinata a bosco urbano, individuata dall’amministrazione Comunale di Senigallia (AN).

Per le sue specificità si tratta di un progetto innovativo sia dal punto di vista ecologico che culturale, in quanto consente a chi lo desidera di seppellire le ceneri del proprio cane contribuendo a generare nuova vita attraverso la piantumazione di un nuovo albero.

Il senso del progetto

Il progetto “Albero della vita” rientra nel più ampio programma  “Senigallia città dog friendly” avviato nel 2014 dal Comune di Senigallia (AN) in collaborazione con l’associazione cinofila “Sguinzagliati”.

Quando un animale domestico entra nella nostra vita, in brevissimo tempo diventa un componente della famiglia, capace di regalarci momenti indimenticabili ed esperienze uniche; purtroppo il congedo da esso non è così facile e indolore.

Ci piace pensare, allora, che la vita del cane possa idealmente continuare piantando un albero nel punto in cui le sue ceneri vengono interrate.

Il bosco urbano

Il progetto prevede un servizio di cremazione del cane grazie ad una convenzione con un’azienda specializzata convenzionata con l’associazione “Sguinzagliati”. A seguito della cremazione, le ceneri saranno poste in una speciale urna/vaso biodegradabile che ospiterà una piantina; tale pianta andrà a formare un bosco urbano in un’area assegnata dall’Amministrazione comunale.

Ciascuna pianta, scelta nell’ambito di specie indicate dal Comune, sarà quindi associata in modo tracciabile al relativo cane, geolocalizzata e registrata presso il servizio Comunale competente.

Sarà quindi espressione di continuità della vita, cercando di rendere il più naturale possibile il difficile momento del distacco, nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio.

L’amministrazione comunale determinerà un’area urbana da destinare alla realizzazione del progetto. Quest’area verrà suddivisa in caselle numerate, al fine di realizzare un bosco organizzato che nel tempo possa essere integrato con il paesaggio.

Ogni casella avrà il nome dell’animale e della famiglia di origine, in modo che si possa avere un registro di tracciabilità.

Le piante saranno scelte tra quelle idonee ad un arredo urbano coerente e tali da crescere anche in assenza di grandi manutenzioni.

Le specie vegetali autoctone, nella forma di piantine forestali arboree e arbustive, comprendono tra le altre il pioppo nero, l’orniello, il salice bianco, l’ olmo campestre, il maggiociondolo, il sambuco nero, il corniolo, l’ acacia e il prugno selvatico.

Senigallia città dog friendly

Dopo gli interventi di educazione cinofila nelle scuole e di sensibilizzazione degli operatori commerciali affinché la città diventi accogliente per i cittadini cinofili e per i turisti con cane al seguito, e dopo la realizzazione non onerosa dell’area di sgambatura cinofila, il progetto “Albero della vita” rappresenta un ulteriore importante esempio d’integrazione pubblico-privato non profit, non oneroso per il Comune, finalizzato a migliorare il rapporto tra la comunità ed i cani, nel rispetto di chi non li possiede.

Il progetto presenta anche vantaggi economici per i possessori di cani che scelgono tale servizio, grazie ad una convenzione tra l’associazione “Sguinzagliati” e l’azienda specializzata “Sleeping Pet” di Corinaldo (AN).

Oltre alla cremazione, l’azienda si occuperà di piantare l’albero nello spazio assegnato nella mappa Comunale, gestendo sotto la sua responsabilità tutta la relativa documentazione ai fini della tracciabilità.

La piantumazione

Nel rispetto delle specificità territoriali e del paesaggio, le specie selezionate dal Comune sono le seguenti:

pioppo nero

Il pioppo nero (Populusnigra) è un albero originario dell’EuropaCentro-Meridionale e delle regioni asiatiche occidentali.

In Italia è diffuso ovunque, può raggiungere e talvolta superarel’altezza di 25-30m, è una pianta a foglia a punta caduca e il tronco presentauna corteccia molto scura.
E’ una specie particolarmente adatta all’arboricoltura da legno, per le doti di veloce accrescimento e per le proprietà del legno: leggero ed elastico.

orniello

Il Fraxinusornus, è una pianta della famiglia delle Oleaceae (conosciuto come Orniello/Orno e chiamato volgarmente “frassino da manna” nelle zone di produzione della manna), è un albero di 4-8 metri di altezza, spesso ridotto a cespuglio.

Largamente diffuso nell’Europa Meridionale e in Asia Minore, in Italia è tipico della zona appenninica.

Il tronco ha una corteccia grigiastra e liscia, la chioma ampia è formata da foglie caduche, la cui faccia superiore è di un verde forte, mentre la inferiore è più chiara lungo le nervature. L’orniello è una specie resistente a condizioni climatiche difficili, adatta al rimboscamento di terreni aridi e siccitosi, risulta pertanto una pianta di facile coltivazione.

salice bianco

Il salice bianco (Salix alba Linneo), detto anche “salice da pertiche” è una pianta della famiglia delle Salicaceae.

E’ un albero che può raggiungere i 25 metri di altezza, dalla chioma aperta e rami sottili e flessibili, la corteccia va dal verde-rossastro al bruno. Le foglie lanceolate acuminate, con stipole caduche e piccole, picciolate e finemente seghettate sono pelose su ambo le facce da giovani. Le foglie adulte hanno la parte superiore poco pelosa, mentre nella inferiore hanno una densa peluria che conferisce colorazione argentea.

Pianta tipica dell’Europa Centro-Meridionale, predilige terreni limosi o sabbiosi, zone umide dal livello del mare a 1200m

olmo campestre

L’Olmo campestre (Ulmus minor) è un albero deciduo appartenente alla famiglia delle Ulmaceae, è tipico dell’Europa Mediterranea ma anche dell’Asia Mediterranea.

E’ un albero di media grandezza, in grado di raggiungere altezze tra i 20 e i 30 metri,

il fusto presenta una corteccia liscia grigiastra; le foglie, di forma ellittica, hanno il margine dentellato e hanno un colore verde che vira al giallo durante l’autunno.

Da alcuni decenni una malattia di origine fungina diffusasi dall’Asia, la grafiosi, sta decimando gli esemplari più vecchi, la ricerca scientifica ha tuttavia permesso di     sviluppare una varietà di esemplari che mostrano una resistenza a questa malattia.

maggiociondolo

Il maggiociondolo (Laburnumanagyroides) è un piccolo albero caducifoglio, alto dai 4 ai 6 metri), appartenente alla famiglia delle Fabaceae.

Ha portamento arbustivo, la corteccia è liscia, con rami espansi verdi scuri e ramoscelli penduli e pubescenti. Le foglie hanno un lungo piccolo, glabre superiormente e pelose inferiormente. I fiori sono di colore giallo oro, molto profumati, raggruppati in lunghi racemi penduli e fioriscono tipicamente a maggio.

E’ una pianta tipica dell’Europa Meridionale, vegeta e fiorisce in habitat temperati e moderatamente umidi.

L’albero è noto anche come “falso ebano” in quanto il legno di esemplari molto vecchi poteva essere usato in sostituzione dell’ebano.

sambuco nero

Il sambuco comune (Sambucusnigra L.) è una pianta angiosperma dicotiledone legnosa a foglie decidue, della famiglia delle Adoxaceae.

E’ una specie molto diffusa in Italia soprattutto in ambienti ruderali, boschi umidi e rive di corsi d’acqua.

Il sambuco è un arbusto alto 4-6 metri, con foglie a forma lanceolata di colore verde scuro. La pianta fiorisce tra aprile e giugno, i frutti sono bacche nerastre lucide.
I fiori e i frutti del sambuco hanno inoltre proprietà medicinali-erboristiche, così come gli estratti di corteccia, foglie e radici.

corniolo

I cornioli sono arbusti o piccoli alberi fino a 5 metri, i rami sono di colore rosso-scuro e la corteccia è screpolata.

Presenta foglie semplici, opposte, dalla forma arrotondata e acuminata all’apice, con un picciolo breve e peloso, di colore verde con nervature.

Il corniolo è una specie propria dell’Europa Centro-Orientale, sino al Caucaso e all’Asia minore, in Italia si trova in tutta la penisola ma è più frequente nelle regioni settentrionali.

I piccoli frutti rossi vengono utilizzati per scopi alimentari come succhi, marmellate, e aromatizzanti per alcolici. Il legno del corniolo ha una corteccia rossastra, mentre internamente è di colore bruno chiaro; tale legno è noto per la grande durezza e   resistenza, utilizzato tra l’altro anche per la produzione di pipe.

acacia

L’acacia è un genere di piante della famiglia delle Mimosaceae, in lingua italiana le piante più note comprese in questo genere sono definite mimose, mentre il termine acacia in lingua corrente si riferisce alla Robinia pseudoacacia.

Ci sono circa 1300 specie di acacia al mondo, di cui circa 960 originarie dell’Australia e le rimanenti diffuse nelle regioni calde a clima tropicale.
Le acacia prediligono un terreno asciutto e ben drenato, in luoghi soleggiati ma riparati da venti freddi. Dopo la fioritura è da prevedere una potatura, le specie più comuni generalmente fioriscono a inizio primavera.

pruno selvatico

Il Prunus spinosaè un arbusto o alberello folto, alto tra i 2.5 e i 5 metri, con foglie ovate di colore verde scuro.

I fiori, di colore bianco, con frutti tondi di colore blu compaiono tra marzo e aprile, la maturazione dei frutti avviene tuttavia tra settembre e ottobre.

E’ una pianta spinosa spontanea dell’Europa, Asia e Africa Settentrionale, cresce ai margini dei boschi e dei sentieri, forma macchie spinose impenetrabili che forniscono protezione ad uccelli ed altri animali.

 

 

 

 

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