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La Crocefissione, in esposizione ad Arcevia un’opera inedita di Giuseppe Gigli

La Crocefissione, in esposizione ad Arcevia un’opera inedita di Giuseppe Gigli

ARCEVIA – Dopo dieci anni esatti che la chiesa collegiata di San Medardo di Arcevia ospita “la Pietà” di Giuseppe Gigli, dipinto per la cui acquisizione fu promossa una sottoscrizione pubblica in una di quelle rare e preziose circostanze che hanno accomunato tutta la cittadinanza, la stessa chiesa ospiterà per i giorni della settimana santa e della Pasqua una “crocefissione”, opera inedita del medesimo autore.

Giuseppe Gigli è nato nel 1955 in Arcevia, dove risiede tuttora. La sua attività di pittore ha fatto seguito a quella di restauratore di dipinti antichi, che ha svolto per alcuni decenni. Altre sue opere sono periodicamente contenute nella sede espositiva ubicata nel prestigioso Palazzo dei Priori, concessa in comodato dal comune di Arcevia.

Così parla dell’artista e della sua opera il Prof. Stefano Schiavoni: “l’opera pittorica di Gigli è un fantastico viaggio nella costruzione dell’immagine, appagante per l’osservatore veloce, inquietante per quello attento. Non può esserci un percorso tranquillo, nel creare dal bianco la realtà, nello scegliere tra le tante immagini della mente quella e non l’altra, nel comporre in equilibrio forme perfette eppure mai veramente esatte, perché le prossime saranno le migliori e le altre seguiranno fantasticate, confrontate, inventate.

Per le categorie dell’arte del secondo ‘900 l’artista dovrebbe essere catalogato come iperrealista, eppure non è possibile per i dipinti di Gigli, tale catalogazione sarebbe riduttiva. E’ più corretto definire la sua arte una grande e sapiente pittura di tradizione, una costruzione concettuale complessa, apparentemente fotografica. Non c’è nessuna concorrenza con quel mezzo di riproduzione, solo il pennello può far nascere quelle immagini, il gesto dell’artista è affascinante e terribile, è unico ed irripetibile. Analizzando le stupende opere prodotte ed i tanti percorsi di lettura, ciò che nell’immediato colpisce è l’uso della luce, efficace, cinematografico, coerente con l’alchimia generale del lavoro di Gigli. Ora questa opera inedita, che sarà esposta nella stupenda collegiata, ci incuriosisce  con la certezza che sarà sorprendente.”

Sarà possibile visitare la “Crocefissione” nella chiesa di San Medardo a partire da domenica 25 marzo per dieci giorni; orario 9,30-12 e 15,30-18.

 

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