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A Senigallia il Partito democratico ha perso su tutti i fronti

A Senigallia il Partito democratico ha perso su tutti i fronti

SENIGALLIA – Anche questa volta Senigallia ha risposto, recandosi in massa alle urne. Notevole infatti l’affluenza (76%) in questo nuovo appuntamento per rinnovare il Parlamento italiano.

Ed in questa città dominata dal dopoguerra ad oggi da giunte di sinistra o di centrosinistra (a parte una brevissima parentesi, per giunta voluta) il Partito democratico da oggi non è più il dominatore assoluto della scena politica cittadina. Il suo posto è stato preso dal Movimento 5 Stelle, vero e proprio trionfatore di questa tornata elettorale. A Senigallia ha ottenuto il 33,7% dei voti al Senato ed il 34,2% alla Camera.

Tanto per dare una lettura veloce a quanto si è verificato portiamo l’esempio di Borgo Bicchia, il cuore rosso di Senigallia. Qui, al Senato, il Movimento 5 Stelle ha ottenuto 407 voti, contro i 297 del Partito democratico (282, invece, i voti ottenuti dalla  coalizione di centrodestra). Alla Camera, invece, sempre nei due seggi di Borgo Bicchia al Movimento 5 Stelle sono andati 431 voti, contro i 301 del Partito democratico, diventato, in questo caso, il terzo partito, superato clamorosamente dalla coalizione di centrodestra che ha ottenuto 309 voti. E questo farà certamente discutere su ciò che è stato fatto e, soprattutto, su ciò che, invece, in questa città, non è stato fatto. Ma solo promesso.

Ma vediamo i dati complessivi di Senigallia.

SENATO  

La candidata del Movimento 5 Stelle Donatella Agostinelli ha ottenuto 8.372 voti, pari al 34,2%. Subito dopo troviamo Anna Bonfrisco, del centrodestra, con 6.894 voti (28,2%). Questi i dati della sua coalizione: Lega al 15,4% con 3.624 voti, Forza Italia all’8,6% con 2.025 voti, Fratelli d’Italia al 4,1% con 970 voti, Noi con l’Italia–Udc allo 0,5% con 123 voti).

Poi troviamo il leader nazionale dei Verdi Angelo Bonelli, candidato del centrosinistra, che si è fermato al 27,9% con 6.820 voti. Questi i dati della coalizione che lo sosteneva: Partito Democratico al 24,3% con 5.737 voti, +Europa al 2,8% con 653 voti, Insieme allo 0,6% con 153 voti, Civica Popolare allo 0,3% con 82 voti.

A seguire troviamo Maurizio Franca (Liberi e Uguali) con il 5,4% e 1.328 voti.

Il candidato di Potere al Popolo Giuseppe Cucchiarini ha ottenuto 297 voti (1,2%); a Giulio Maria Bonali del Partito Comunista sono andati 187 voti (0,8%); a Donatella Ruzzi del Popolo della Famiglia 176 voti (0,7%); a Cristina Raimondi Cominesi di Casapound 168 voti (0,7%); a Mariano Ciucciovè di Italia agli Italiani-Fn 103 voti (0,4%); ad Enrico Giommi del Partito Valore Umano 52 voti (0,2%); a Lamberto Roberti del Popolo per la Costituzione sono andati 31 voti (0,1%).

CAMERA

Il candidato del Movimento 5 Stelle Maurizio Cattoi ha ottenuto 9.129 voti (34,6%); Elisabetta Foschi del centrodestra si è fermata al 28,0% con 7.382 voti (per quanto riguarda la coalizione c’è da dire che alla Lega sono andati 3.815 voti (15,1%), a Forza Italia 2.203 voti (8,7%), a Fratelli d’Italia 1.044 voti (4,1%), a Noi per l’Italia-Udc 153 voti – 0,6%).

Poi troviamo Camilla Fabbri, candidata del centrosinistra, con 7.066 voti (26,8%). Questi consensi ottenuti dalla coalizione che l’ha appoggiata: Partito Democratico (23,2%) 5.875 voti; +Europa (2,9%) 729 voti; Insieme (0,7%) 172 voti; Civica Popolare (0,3%) 84 voti.

Soddisfacente risultato, rispetto a quanto fatto registrare dal suo partito in campo nazionale, per Beatrice Brignone (Liberi e Uguali) che ha ottenuto il 6,6% con 1.743 voti. Comunque sia troppo pochi per tornare alla Camera.

A seguire la candidata di Potere al Popolo Rosaria Diamantini con 362 voti (1,4%); Luciana Rota del Partito Comunista 233 voti (0,9%); Manuela Fois di Casapound con 222 voti (0,8%); Gabriele Pierella de Il popolo della famiglia ha ottenuto 189 voti (0,7%); Simona Maria Bambina Banfi della lista Il popolo per la Costituzione ha preso invece 33 voti (01%).

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