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“A Senigallia c’è un Ospedale di serie B per una popolazione che non merita penalizzazioni”

“A Senigallia c’è un Ospedale di serie B per una popolazione che non merita penalizzazioni”

Il Comitato cittadino: “Mentre nelle città dell’entroterra si fanno continuamente investimenti, da noi si taglia su tutto”

SENIGALLIA – Dal Comitato cittadino per la difesa dell’Ospedale di Senigallia riceviamo: “Lavorare in ospedali di serie B è davvero difficile..soprattutto quando ogni giorno ci viene ricordato in quali condizioni siamo.

“Questa la situazione all’Ospedale di Senigallia:NO RNM…e TAC a giorni alterni (il primario è a Jesi.. È il dr. Pirani candidato sindaco Pd, sconfitto, nelle ultime amministrative a Jesi dove invece hanno 2 TAC e 2 RNM. di ultima generazione)…

“NO UTIC… NO LABORATORIO ANALISI  efficiente… NO al monitoraggio dei letti dell’OBI/PRONTO SOCCORSO…

“NO la MENSA a Senigallia (chiusa nel lontano 2000 per risparmiare), Jesi ne ha invece una costata 2 milioni di euro per i propri dipendenti.

“Tanti NO ma alla fine uguali risultati nella risposta alla domanda di salute della popolazione!

“Una anomalia tutta marchigiana? Quanti finanziamenti vengono dati dalla Regione all’ospedale Carlo Urbani… E quali sono i risultati prodotti?

“C’è sicuramente una discrepanza tra investimenti e risultati in termini di risposta alla domanda di salute della popolazione… Se è vero come è vero che in ospedali di serie B si hanno risposte efficaci e appropriate, spesso ad iso-risorse!!!..

“Una domanda sorge spontanea: tutti questi finanziamenti a favore di chi sono…? I soldi nelle Marche se ne spendono e molti… Urbino, Jesi, Fabriano… Peccato che circa 80% dei marchigiani vive sulla costa e non a Jesi, Fabriano, Urbino.

“Chi si avvantaggia di tutta questa abbondanza al Carlo Urbani di Jesi e al Profili di Fabriano dove si prevedono investimenti per realizzare più di 1400 mq di struttura sanitaria e qui non si è in grado neanche di difendere quello che già c’è e funziona?

“Sicuramente i pazienti non vengono curati meglio rispetto agli ospedali di Serie B come è diventato quello di Senigallia”.

 

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