CRONACASENIGALLIA

Da marzo il progetto “Famiglia Forte” per contrastare il disagio giovanile nel Senigalliese e nella Vallesina

Da marzo il progetto “Famiglia Forte” per contrastare il disagio giovanile nel Senigalliese e nella Vallesina

SENIGALLIA – Partirà a marzo il progetto “Famiglia Forte”, insieme di azioni  volte a contrastare il disagio giovanile che si articoleranno nell’arco di un biennio e interesseranno alcuni territori del Senigalliese e della Vallesina. Promosso dall’Ambito territoriale sociale n. 8, il progetto è risultato tra i 14 selezionati su 84 complessivamente presentati a livello nazionale nell’ambito del bando “Welfare & Famiglia 2017”, emanato dalla Fondazione Cariverona e ricadente nei territori ricadenti delle province di Verona, Vicenza, Belluno, Ancona e Mantova. Ciò comporterà un co-finanziamento da parte della stessa Fondazione di 580 mila euro, pari al 68% del costo totale del progetto.

A realizzarlo sarà un partenariato che vede capofila il Comune di Senigallia e comprende i Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale n. 8,  l’Azienda pubblica servizi alla Persona n.9, l’Università Politecnica delle Marche, le cooperative sociali “H Muta” e “Casa della Gioventù”, quali enti co-finanziatori  e,  come partner non onerosi,  gli istituti comprensivi “Mario Giacomelli”, “Fagnani”, “Belardi”, “Marchetti” di Senigallia, quelli di Arcevia e Ostra, quelli di Jesi “Lorenzo Lotto”, “San Francesco”, “Carlo Urbani”, il “Beniamino Gigli” di Monte Roberto, Castelbellino, San Paolo di Jesi, e il “Carlo Urbani” di Moie, Castelplanio e Poggio San Marcello.

Il progetto si rivolge ai minori che frequentano la  4° e 5° della scuola primaria e la 1° e 2° della scuola secondaria di primo grado degli Istituti comprensivi degli Ambiti Territoriali Sociali n. 8 e n. 9 e alle loro famiglie. Le azioni previste riguarderanno la sensibilizzare delle comunità rispetto alla tematica di intervento, la realizzare una rete di sorveglianza (prevenzione primaria) e sostegno dei minori a rischio all’interno delle scuole, la strutturazione di servizi di sostegno per le famiglie con deficit di genitorialità, attraverso il potenziamento dei servizi esistenti e la creazione di nuovi interventi innovativi, lo sviluppo di una campagna di social investment che, tramite il coinvolgimento del territorio in attività di co-progettazione e innovativi metodi di crowd-funding, abbia come target i minori a rischio.

“Un grande ringraziamento va alla Fondazione Cariverona – afferma il sindaco Maurizio Mangialardi – con la quale da tempo, sia Senigallia che il suo hinterland, intrattiene solide relazioni che hanno contribuito alla realizzazione di tanti progetti finalizzati al miglioramento della vita della nostra popolazione. Questo progetto è un altro tassello di questa feconda sinergia ed è particolarmente importante perché mira a contrastare il delicatissimo fenomeno del disagio giovanile, mettendo al centro un riferimento forte come quello della famiglia”.

“L’obiettivo – aggiunge l’assessore ai Servizi sociali – è realizzare una innovativa rete di servizi che, facendo leva sul sostegno e la valorizzazione delle capacità genitoriali delle famiglie e sul coinvolgimento del territorio, sia in grado di ridurre i casi di disagio, sia in termini di istituzionalizzazioni dei minori nelle comunità che di riduzione di utilizzo improprio dei servizi sanitari e sociali.

Tra i risultati attesi figurano il miglioramento della qualità della vita delle famiglie e dei minori in condizioni di fragilità, il contrasto di fenomeni negativi quali il bullismo e l’abbandono scolastico, la riduzione della spesa sociale per i minori e la maggiore appropriatezza nell’utilizzo delle prestazioni sanitarie, l’aumento della coesione sociale e del benessere del territorio.

Per quel che riguarda la valutazione dell’impatto socio-economico il progetto intende dotarsi di un sistema di monitoraggio trasparente e integrato, che sarà realizzato dai ricercatori dell’Università Politecnica delle Marche. Le varie attività verranno valutate in riferimento alla qualità percepita degli interventi da parte dei minori e delle famiglie.

 

 

Ag – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.laltrogiornale.it