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La Corte di Cassazione conferma la condanna a 7 anni di carcere per il muratore che travolse e uccise Francesco Saccinto

La Corte di Cassazione conferma la condanna a 7 anni di carcere per il muratore che travolse e uccise Francesco Saccinto

La Corte di Cassazione conferma la condanna a 7 anni di carcere per il muratore che travolse e uccise Francesco SaccintoCORINALDO – La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a 7 anni di carcere per Omar Turchi, il muratore che, nel 2013, mentre guidava sotto gli effetti dell’alcool, travolse e uccise, a Corinaldo, il quindicenne Francesco Saccinto. Lo studente, al momento del tragico investimento, stava tornando a casa in motorino, dopo aver trascorso alcune ore con un amico.

I giudici della Cassazione hanno rigettato il ricorso presentato dai legali del trentanovenne.

Va ricordato che, all’epoca dei fatti – il 2013 – non era stata ancora approvata la legge sull’omicidio stradale ed il muratore – che guidava con un tasso alcolemico superiore di oltre quattro volte il consentito – si rifiutò di compiere il test antidroga. All’uomo, inoltre, era già stata ritirata la patente in due circostanze: nel 2008 e nel 2010.

Per la madre di Francesco Saccinto, Simonetta, che insieme al marito Vittorio e agli amici del ragazzo ha fondato l’associazione “Rose Bianche sull’asfalto”, “è stata fatta giustizia”.

“È stata una giornata lunga e faticosa – scrive la signora Simonetta Pelliccia -. Dopo quasi 5 anni si è conclusa la nostra battaglia legale davanti alla Suprema Corte di Cassazione di Roma che ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dall’assassino di nostro figlio. Il che significa che finalmente per lui si apriranno le porte del carcere.
“Tanti dubbi e tante lacrime ci hanno accompagnato in questo periodo di attesa…
tanta anche la speranza di poter vedere un mondo migliore al di là della devastante realtà in cui ci ritroviamo a vivere da quel maledetto giorno.
“Oggi Saccio ha avuto GIUSTIZIA! Oggi possiamo dire di non aver sperato invano …
“I ‘grazie’ sono tanti …

“Il primo è per Corrado, amico, confidente e vero ‘uomo di Legge’, senza il quale non saremmo mai riusciti a fare tutto questo. ..
“Alle ‘Rose Bianche sull’asfalto’ ragazzi con un cuore grande così …che erano con noi a Roma…
“E agli amici di sempre, agli abbracci sinceri,
ai pensieri buoni che insieme a persone eccezionali abbiamo incontrato in questo pezzetto di strada…
“Grazie anche alle persone che ci hanno fatto soffrire… perché le abbiamo incontrate… Ci sono servite per aprire gli occhi e vedere la loro povertà d’animo e di ideali.
“E grazie soprattutto a Francesco che ci ha supportato da lassù!

“Adesso per noi si apriranno nuove strade, nuove battaglie e nuove conquiste …sempre con il sorriso di Saccio a farci da guida.

“La fatica di questa giornata darà ancora nuovi frutti e le rose – conclude la signora Simonetta – torneranno a fiorire nei giardini”.

 

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