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Anche il Consiglio comunale di Arcevia ha approvato lo statuto dell’Unione dei Comuni

Anche il Consiglio comunale di Arcevia ha approvato lo statuto dell’Unione dei Comuni

Andrea Bomprezzi: “Come presidente del Cogesco ho interpretato il mio ruolo di coordinamento territoriale credendo fortemente in questo progetto di aggregazione tra Senigallia e i comuni dell’entroterra”

di ANDREA BOMPREZZI*

ARCEVIA – Con il compatto voto favorevole della maggioranza consiliare, e il voto contrario della minoranza, Arcevia ha detto sì alla costituzione dell’Unione dei comuni “Le terre della Marca Senone”. E’ un momento storico e importante per la nostra città, che sceglie insieme ad altri 6 comuni (Barbara, Ostra, Ostra Vetere, Senigallia, Serra De’ Conti, Trecastelli) di condividere un percorso di associazionismo serio e rigoroso, che permetta di consolidare ciò che è stato fatto insieme e di affrontare con strumenti efficaci nuovi le future sfide che attendono il nostro territorio. Come sindaco voglio ringraziare la maggioranza consiliare – vicesindaco assessori capogruppo e consiglieri – che nonostante alcuni dubbi hanno compreso la portata del progetto e le positive potenzialità, ben maggiori delle perplessità.

Come presidente del Cogesco ho interpretato il mio ruolo di coordinamento territoriale credendo fortemente in questo progetto di aggregazione tra Senigallia e i comuni dell’entroterra. Tutti i sindaci sono consapevoli che da soli non si riesce ad andare avanti, sia per i vincoli legati alla spesa in generale, in particolare per l’assunzione del personale e dei mutui, sia per il calo costante dei trasferimenti e delle entrate tributarie.

Ciò che ci ha incoraggiato nella scelta è stata un’esperienza positiva nell’associazionismo vallivo, che ci ha fatto comprendere le potenzialità dello stare insieme: aver svolto per tre anni, attraverso l’ufficio comune, i servizi sociali insieme, ci ha permesso di dare prestazioni uniformi e a pari costo a tutti i cittadini della valle, e in piu’ siamo riusciti a trovare attraverso progettazioni più di 6 milioni di euro di finanziamenti, che non avremmo mai potuto ottenere come singoli comuni.

Visto il ruolo depotenziato delle province, non essendoci più enti intermedi, diventa decisivo presentarsi ai tavoli di confronto regionali attraverso l’Unione più importante per consistenza economica, territoriale e di popolazione della Regione Marche. Si tratta di una sfida difficile, non lo nascondo, con alcune incognite, ma è anche una sfida strategica entusiasmante per il futuro del nostro territorio, per progettare nuove modalità di servizi, e nuove politiche di tutela ambientale, di valorizzazione turistica e culturale. La scommessa è quella di dialogare e di trovare sintesi tra territori che storicamente hanno sempre lavorato insieme, vedi la stagione infrastrutturale su acquedotti e fognature, ma che ognuno ha peculiarità specifiche. L’Unione ha di bello che ogni comune mantiene la propria identità e specificità ma è costretto nel contempo ad abbandonare campanilismi e chiusure. Starà a noi e a chi verrà dopo di noi far sì che questa sfida si vinca, insieme a tutti i soggetti rappresentativi del territorio, dalle associazioni di categoria ai sindacati, e ai cittadini.

*Sindaco di Arcevia

 

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