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Deciso no di Rifondazione Comunista all’aumento dell’età pensionabile

Deciso no di Rifondazione Comunista all’aumento dell’età pensionabile

“Cancelliamo la Fornero, sosteniamo lo sciopero contro la Finanziaria che toglie i diritti e sostiene i privilegi”. Martedì campagna di informazione alla CNH di Jesi

ANCONA – “Hanno deciso: l’età pensionabile aumenterà di nuovo. 67 anni stavolta, ma il meccanismo infernale contenuto nelle leggi sulla previdenza (perché quella chiamata Fornero è stata solo l’ultima nefandezza) – si legge in una nota del Partito della Rifondazione Comunista – continuerà ad alzare l’asticella.

“Continuerà così la paradossale barbarie di anziani  (900mila negli ultimi due anni) condannati ai “lavori forzati” ( perché lo sono la catena di montaggio, il cantiere edile, i turni) e di giovani costretti a vivere vite precarie (oltre il 40% di disoccupazione giovanile).

“Eppure la favola che “mancano i soldi” non la beve più nessuno, l’Inps depurata delle risorse dedicate (impropriamente) all’assistenza è in attivo costante dal 1992 (nonostante le lacrime della Fornero e le mezze verità di Boeri); la stretta pensionistica è servita a detassare i profitti (Robin Hood al contrario, prendere ai poveri e dare ai ricchi), nessun provvedimento è stato preso per fermare le pensioni d’oro ( basterebbe un tetto, pur lauto, a 5000 euro per recuperare milioni e milioni).

“La “Finanziaria”, come del resto quelle degli ultimi anni, partendo dall’assunto della “crisi” taglia risorse anche  per la sanità, la scuola, i contratti di lavoro ( è di questi giorni il dato che i salari stanno calando). Quello che non viene tagliata è la spesa militare, i trasferimenti miliardari per salvaguardare le banche.

“Tutto ciò è avvenuto e continua ad avvenire  senza una risposta popolare convinta e forte. I Tavoli di concertazione, i presidi del sabato mattina , sono ben poca cosa.

“Il 10 novembre sarà un giorno importante, migliaia e migliaia di lavoratori, chiamati dai sindacati di base parteciperanno allo sciopero generale. Un segnale importante per ricominciare dal conflitto a riconquistare i diritti: quella piattaforma che chiede: l’abolizione della legge Fornero, il ripristino dell’ art. 18 dello Statuto dei lavoratori, la cancellazione della legge contro i poveri Orlando Minniti, che vuol difendere l’intervento pubblico e la nazionalizzazione delle industrie strategiche, che chiede la cancellazione del fiscal compact e del pareggio di bilancio inserito (senza alcuna seria opposizione parlamentare ) nella Costituzione è sostenuta anche da Rifondazione Comunista, perché senza il ritorno alla lotta nessuna conquista è possibile”.

All’interno della campagna di informazione e di iniziative contro l’aumento dell’età pensionabile martedì 7 novembre, al cambio turno, dalle 12.30 -13.15, il Partito della Rifondazione Comunista con il suo segretario regionale delle Marche Stefano Zuccherini sarà alla CNH di Jesi.

 

 

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