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Le vasche di espansione di Senigallia, Paradisi, Rebecchini e Canestrari: “Il Comune diffidi gli Enti inadempienti” 

Le vasche di espansione di Senigallia, Paradisi, Rebecchini e Canestrari: “Il Comune diffidi gli Enti inadempienti” 

Le vasche di espansione di Senigallia, Paradisi, Rebecchini e Canestrari: “Il Comune diffidi gli Enti inadempienti” 

SENIGALLIA – Già ad aprile i consiglieri comunali Roberto Paradisi, Luigi Rebecchini (Unione Civica) e Alan Canestrari (Forza Italia) avevano presentato un ordine del giorno con un invito-diffida a Provincia e Regione a riprendere in mano la gara di appalto per la realizzazione delle vasche di espansione (insabbiata da circa due anni).

“In Consiglio – affermano i tre consiglieri comunali – si era deciso di rinviare il documento in seconda commissione per condividerlo con gli altri consiglieri. A sei mesi di distanza la commissione non è mai stata convocata dal presidente  nonostante sia emerso con chiarezza, da parte degli inquirenti che si occupano degli eventi alluvionali del 2014, che vi è stato nel corso degli anni un autentico “boicottaggio” proprio in relazione alla realizzazione di tale fondamentale opera idraulica.

“Non è più tempo di attese. Abbiamo deciso di riproporre l’ordine del giorno con le dovute integrazioni perché il Comune di Senigallia – aggiungono i consiglieri comunali Roberto Paradisi, Luigi Rebecchini (Unione Civica) e Alan Canestrari (Forza Italia) – ha il dovere morale e giuridico di mettere in mora gli enti sovraordinati che stanno dando una pessima prova di sé. Invitiamo anche i consiglieri provinciali e regionali più sensibili a raccogliere, nelle rispettive sedi, la nostra battaglia affinché finisca l’incredibile boicottaggio di un’opera che contribuirebbe a mitigare il pesante rischio idrogeologico.

QUESTO IL TESTO DELL’ORDINE DEL GIORNO:

Il Consiglio Comunale di Senigallia

PREMESSO CHE

  • A tre anni dall’alluvione del 2014, non solo non sono state realizzate le vasche di espansione in località Brugnetto di Senigallia, ma nemmeno è stata portata a compimento la gara da parte di Provincia e Regione;
  • Il sindaco di Senigallia, dopo l’alluvione, aveva garantito “interventi subito” nonché il suo impegno a vigilare in modo inflessibile, anche in relazione alla realizzazione delle vasche di espansione in località Brugnetto di Senigallia. Le parole furono: “la gara sarà chiusa per il 2015”;
  • La Provincia di Ancona, dopo aver indetto il bando di gara il giorno 29.12.2015 con scadenza di presentazione delle offerte in data 18 marzo 2016, aveva sospeso le procedure. Il 22 marzo 2016, infatti, la Provincia (che  intanto, per confessione pubblica della Serrani, aveva smesso di pulire e manutenere il fiume dal 2015) effettuava la prima seduta di gara e subito rinviava la seduta al 4 aprile 2016.
  • In data 1 aprile 2016, una ambigua pec veniva inviata a tutte le imprese partecipanti con la seguente frase: “In relazione al passaggio di funzioni in materia di acque pubbliche dalla Provincia alle Regioni, la seduta di gara fissata per il giorno 4.04.2016 è rinviata a data che verrà successivamente comunicata ai concorrenti”.
  • Nel febbraio di quest’anno, finalmente, la Regione Marche con propria determina (la numero 5 del 20 febbraio) stabiliva che “I procedimenti relativi all’affidamento di lavori o servizi riguardanti opere pubbliche o interventi per la difesa del suolo pendenti presso le Province alla data del 1° aprile 2016 fino alla conclusione della fase di aggiudicazione, continuano ad essere svolti dalle Province medesime”.
  • La Provincia era pertanto costretta il 16/05/2017 alla nomina del nuovo responsabile del procedimento (Arch. Sergio Bugatti in sostituzione dell’Ing. Massimo Sbriscia) e alla nomina della nuova commissione giudicatrice.
  • Il 5 giugno scorso veniva riaperta la procedura di gara e terminata la fase istruttoria di verifica della documentazione amministrativa dei concorrenti ammessi (vedi verbale di gara II seduta). La seduta veniva tolta con indicazione di riapertura al termine dei lavori della commissione giudicatrice.
  • Ad oggi, nulla si sa della commissione tecnica che deve essere nominata per esaminare le offerte proposte dai concorrenti e attribuire i punteggi alle varie ditte.

CONSIDERATO CHE

  • Gli inquirenti che si occupano dell’evento alluvionale del 2014 hanno espressamente parlato di un “boicottaggio” corale in relazione alla mancata realizzazione delle vasche di espansione;
  • L’attuale comportamento di Provincia e Regione conferma tale prospettiva ipotizzata dagli inquirenti;
  • L’Amministrazione comunale, a questo punto, ha il dovere, giuridico e morale, di incalzare Provincia e Regione facendosi parte attiva affinchè vengano messi in sicurezza i cittadini di Senigallia e i loro beni;

Premesso tutto ciò

Il Consiglio Comunale invita formalmente la Provincia di Ancona e la  Regione Marche

A immediatamente concludere le procedure di gara per la realizzazione delle vasche di espansione per il fiume Misa interrotte il 1 aprile 2016 e nuovamente interrotte nel giugno 2017 secondo le rispettive competenze. Invita la Provincia di Ancona a risarcire i danni cagionati dalla mancata e/o erronea pulizia del fiume Misa, omissione che è stata poi fatta ricadere dall’Amministrazione comunale sui cittadini senigalliesi;

Invia l’odg così approvato ai presidenti di Provincia e Regione e a tutti i consiglieri provinciali e regionali.

 

 

 

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