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A Trecastelli i nati del 1977 hanno festeggiato i quarant’anni

A Trecastelli i nati del 1977 hanno festeggiato i quarant’anni

A Trecastelli i nati del 1977 hanno festeggiato i quarant’anni A Trecastelli i nati del 1977 hanno festeggiato i quarant’anniA Trecastelli i nati del 1977 hanno festeggiato i quarant’anni

TRECASTELLI – Venerdì scorso i quarantenni di Trecastelli hanno voluto festeggiare tutti insieme il loro ingresso negli “anta” condividendo una serata davvero speciale.

Tutto è partito dall’iniziativa di Giovanni Mancini e Gabriele Mazzarini che hanno dato il via ad un tam tam di messaggi e chiamate alla disperata ricerca di tutti i nati del 1977.

“Ci sono volute diverse settimane di preparativi – si legge in una nota dei promotori – oltre a centinaia di messaggi su WhatsApp per organizzare questo evento che ha rappresentato un’occasione singolare di incontro tra ex compagni di scuola.

A soffiare sulle candeline eravamo in trentasette.

L’imbarazzo iniziale vissuto scrutando i visi degli intervenuti alla ricerca di particolari per identificare gli amici di un tempo, ha lasciato subito il posto all’allegria: sono bastati pochi minuti per azzerare gli anni trascorsi senza vedersi o frequentarsi.

Dopo una foto iniziale per immortalare l’evento ci si è seduti a tavola a consumare una cena intervallata dai ricordi degli anni della scuola e dei vecchi tempi trascorsi.

Varie le vicissitudini che sono state ritirate fuori dalla polvere del tempo, i ricordi riportati alla luce, l’allegria e la spensieratezza degli anni della scuola, ma c’è stato tempo di raccontare quello che si è diventati oggi: una bella “rifrescata” alle amicizie con un tocco di nostalgia ma soprattutto con la positività nel vedere il tempo che passa come un valore positivo.

È stato un po’ quanto descritto dallo scrittore giapponese Murakami in questa frase: “non importa quanto il tempo passa, non importa cosa prende posto provvisoriamente, ci sono cose che non verranno mai assegnate all’oblio, memorie che nessuno può rubare.”

Brindisi, foto, chiacchiere e buon cibo hanno scandito il trascorrere della serata.

E quando le candeline della torta sono state spente è arrivato il momento dei saluti: ci si è lasciati con la volontà comune di vedersi nuovamente, anche con quelli che per un motivo o per l’altro non hanno potuto partecipare alla serata”.

 

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