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Venerdì al Museo di Storia della Mezzadria di Senigallia appuntamento con il concerto estivo

Venerdì al Museo di Storia della Mezzadria di Senigallia appuntamento con il concerto estivo

Il Maestro Federico Mondelci con il suo Italian Saxophone Quartet proporrà il “Concerto del tramonto”

Venerdì al Museo di Storia della Mezzadria di Senigallia appuntamento con il concerto estivo

Venerdì al Museo di Storia della Mezzadria di Senigallia appuntamento con il concerto estivoSENIGALLIA – L’appuntamento con il concerto estivo al Museo di Storia della Mezzadria sarà il prossimo Venerdì 11 agosto alle 19. Il M° Federico Mondelci con il suo Italian Saxophone Quartet proporrà il “Concerto del tramonto”. Il programma si aprirà con Scott Joplin e proseguirà con le composizioni più note del’ 900. La storia del saxofono è affascinante: da quando fu ideato da Adolf Sax nel 1840, lo strumento trovò subito estimatori soprattutto nei complessi di soli fiati. Nel Novecento divenne uno dei principali strumenti della musica jazz, per raggiungere la piena valorizzazione delle sue risorse timbriche ed espressive all’interno di repertori che per la loro validità artistica possono essere già considerati ‘classici’, come nelle composizioni di Astor Piazzolla.

Parteciperà il M° Simone Zanchini, eccezionale suonatore di fisarmonica, anch’essa nata nell’800 e divenuta subito fondamentale nella tradizione musicale popolare.

 L’ingresso è gratuito, fino al raggiungimento del numero di persone consentite, oltre il quale per motivi di sicurezza non sarà possibile l’accesso. Il bicchiere della staffa, come da tradizione, chiuderà la serata.

L’evento è organizzato dal Museo di Storia della Mezzadria Sergio Anselmi del Comune di Senigallia e dall’associazione per la storia dell’agricoltura marchigiana.

 

Federico Mondelci

Docente, camerista, Solista e Direttore d’Orchestra, Federico Mondelci è da trent’anni, uno dei maggiori e più apprezzati interpreti del panorama musicale internazionale.

Diplomato in sassofono al Conservatorio di Pesaro ha perfezionato gli studi al Conservatorio Superiore di Bordeaux sotto la guida del M° Jean-Marie Londeix, diplomandosi con “Medaglia D’Oro” all’unanimità. Federico Mondelci svolge la sua carriera a fianco di orchestre quali la Filarmonica della Scala con Seiji Ozawa, I Solisti di Mosca con Yuri Bashmet, la Filarmonica di San Pietroburgo e la BBC Philharmonic sui palcoscenici più famosi del mondo: in Europa, Usa, Australia e Nuova Zelanda.

Federico Mondelci affianca il suo nome accanto ai nomi dei grandi autori del Novecento (quali Nono, Kancheli, Glass, Donatoni, Sciarrino, Scelsi, Gentilucci, Graham Fitkin, Nicola Piovani e altri compositori della nuova generazione); eseguendone le composizioni spesso a lui espressamente dedicate, produzioni di straordinario successo che lo conclamano come raffinato solista di raro e straordinario talento. Federico Mondelci ha registrato il repertorio solistico con orchestra, (sia il repertorio per duo con pianoforte sia per ensemble), per le etichette Delos e Chandos, e numerose produzioni che riflettono il suo grande entusiasmo per la musica contemporanea, come il CD RCA dedicato ad autori italiani e quello monografico su Giacinto Scelsi (per l’etichetta francese INA); quest’ultimo ha in fine ottenuto il “Diapason D’Or”.

Alla apprezzatissima carriera di solista, il maestro Mondelci, nel tempo, affianca una sempre più rilevante carriera nella direzione d’orchestra.

(www.federicomondelci.com)

Simone Zanchini

Fisarmonicista tra i più interessanti e innovativi del panorama internazionale, la sua ricerca si muove tra i confini della musica contemporanea, acustica ed elettronica, sperimentazione sonora, contaminazioni extracolte… sfociando in un personalissimo approccio alla materia improvvisativa.

Si è diplomato con lode in Fisarmonica classica presso il Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro. Strumentista eclettico, esercita un’intensa attività concertistica con gruppi di svariata estrazione musicale (improvvisazione, musica contemporanea, jazz, classica ).

E’ leader di vari gruppi coi quali si è esibito nei più importanti festival internazionali (Francia, Austria, Germania, Inghilterra, Olanda, Svezia, Danimarca, Finlandia, Lettonia, Lituania, Slovenia, Croazia, Macedonia, Spagna, Russia, Tunisia, Etiopia Libano, India, Giappone).

Vanta collaborazioni con molti musicisti di fama internazionale: Thomas Clausen, Gianluigi Trovesi, Javier Girotto, Marco Tamburini, Massimo Manzi, Tamara Obrovac, Krunoslav Levacic, Vasko Atanasovski, Paolo Fresu, Bruno Tommaso, Ettore Fioravanti, Mario Marzi, Stefano De Bonis, Michele Rabbia, Giovanni Maier, Andrea Dulbecco, Antonello Salis, Han Bennink, Art Van Damme,Frank Marocco Adam Nussbaum.

Collabora stabilmente con i Solisti dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano. (www.simonezanchini.com )

Federico Mondelci Italian Sax Quartet
Federico Mondelci, soprano
Davide Bartelucci, alto

Pasquale Cesare, tenore
Michele Paolino, baritono

Il Quartetto fondato da Federico Mondelci è formato da solisti che hanno messo la loro esperienza al servizio della musica da camera. Finalizzato in particolare alla valorizzazione del repertorio del Novecento e contemporaneo il quartetto ha ormai ottenuto consensi in concerti tenuti per prestigiose organizzazioni in Europa, Giappone e Stati Uniti, Bermuda, Spagna, Russia, Libano, vincendo anche concorsi internazionali di Musica da Camera quali il “Premio Ancona”.

Il gruppo si esibisce come solista a fianco di orchestre sinfoniche e collabora attivamente con i compositori del nostro tempo. Ha inciso per importanti etichette le pagine più significative del repertorio: segnaliamo tra tutti i CD Delos con composizioni di Iturralde, Piazzolla, Nyman ecc.

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Museo di Storia della Mezzadria “Sergio Anselmi”

Il Museo è Centro di ricerca e di studio sulla storia dell’agricoltura e dell’ambiente rurale delle Marche e si rivolge ad una cultura per secoli basilare nell’Italia centrale. L’agricoltura, settore primario, di peso limitato oggi nell’ambito delle attività economiche complessive, è riferimento

fondamentale della vita e della condizione umana. La mezzadria ha scontato una lunga visione negativa, tuttavia ha trasmesso caratteri fondamentali di cui a volte tenacemente si conservano alcuni aspetti e si ricercano certezze consolidate, quali le tradizioni della cucina, di colture e cibi anche arcaici che si riscoprono.

In origine il professor Anselmi, ed il suo gruppo di lavoro decisero di verificare se in un’area a tradizione mezzadrile fosse possibile raccogliere testimonianze di una cultura rurale via di estinzione. Pensavano ad un “Centro di Ricerca e Studio sulla Società Rurale” ‘che si sarebbe giovato di una raccolta di oggetti del vivere e del lavorare quotidiano’. All’iniziativa parteciparono professori di storia e di antropologia culturale, esperti, raccoglitori, agricoltori, ex mezzadri e volontari animati da grande entusiasmo. Grazie a questo e al rigore scientifico con cui fu impostato il progetto insieme al Centro di Studio nel 1978 si costituì il Museo di Storia della Mezzadria.

 

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