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SENIGALLIA / Con Moni Ovadia in Iliade un racconto mediterraneo ultimo appuntamento sabato con la rassegna Teatri Antichi Uniti

SENIGALLIA / Con Moni Ovadia in Iliade un racconto mediterraneo ultimo appuntamento sabato con la rassegna Teatri Antichi Uniti

 

SENIGALLIA / Con Moni Ovadia in Iliade un racconto mediterraneo ultimo appuntamento sabato con la rassegna Teatri Antichi UnitiSENIGALLIA – Volge al termine la diciannovesima edizione del TAU/Teatri Antichi Uniti rassegna che in una coniugazione funzionale e gradevole di beni e attività culturali offre l’opportunità di fruire i magnifici luoghi di interesse archeologico grazie a un cartellone di quindici spettacoli di grande richiamo nato dall’impegno congiunto dei Comuni, della Regione Marche, dell’AMAT e della Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche.

L’ultimo appuntamento in cartellone sabato 12 agosto è a Senigallia in Piazza Garibaldi con Moni Ovadia in Iliade un racconto mediterraneo, un progetto di Sergio Maifredi prodotto dal Teatro Pubblico Ligure, promosso dal Comune di Senigallia.

Moni Ovadia si confronterà con il libro I, L’ira di Achille offrendo una grande orazione contro ogni guerra.

L’ira è la protagonista dell’Iliade, il poema dalla forza, così come l’uomo è il protagonista dell’Odissea, il poema dell’intelligenza.

“Le storie di Troia, assediata per dieci anni. Troia come Srebrenica. Troia come Aleppo. Le storie di prigionieri troiani sgozzati da Achille sulla tomba di Patroclo di Astianatte, il figlio di Ettore e Andromaca, gettato da Pirro dalle mura di Troia. Di Cassandra stuprata. E del vecchio re Priamo ucciso sotto l’altare dopo aver visto trucidato uno dei suoi figli. I racconti di tutte le guerre, a tremila anni, da Omero alla CNN. Iliade è il poema della forza – scrive Sergio Maifredi nelle note al progetto -, il poema della guerra. Iliade è il big bang della letteratura occidentale. Nei suoi versi sono racchiusi i geni di tutti i miti, di tutti gli eroi: Achille, Agamennone, Aiace ed Ettore ma anche Odisseo, a cui lo stesso Omero dedicherà l’altro grande codice della nostra cultura, l’Odissea. Ma anche Enea che, profugo, in fuga dalla propria città in fiamme, si vedrà affidato da Virgilio la responsabilità di portare sulle proprie spalle Anchise, il padre, la storia, la sua storia che è la storia vista dalla parte sbagliata, dalla parte di chi è stato sconfitto, e per mano il figlio, il futuro, la fondazione, Roma e l’Impero che verrà. Iliade è un racconto della prima guerra del Mediterraneo, la prima guerra mondiale, il mare con le terre conosciute intorno, tremila anni fa. Iliade è l’archetipo, il paradigma delle guerre che verranno. Nei suoi versi ci sono il conflitto, l’ira, l’eroismo, il dolore, il rancore, l’amore, il sangue, le armi, la paura, le madri, le spose, i padri, i figli ma soprattutto vi è la morte. La nera morte umanamente temuta, la bella morte eroicamente cercata. La morte che è fine di tutto e che per questo impone i patti di pace come catarsi finale, del poema e della vita”.

Biglietto posto unico 10 euro. Per informazioni: Ufficio IAT 071 7922725, punto informazioni Rotonda a Mare 071 60322, tutti i giorni dalle 18 alle 24. Inizio spettacolo ore 21.30.

 

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