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Conferite le “Civiche Benemerenze” a tre cittadini illustri di Cagli

Conferite le “Civiche Benemerenze” a tre cittadini illustri di Cagli

I riconoscimenti sono andati allo scultore di fama internazionale Eliseo Mattiacci (medaglia d’oro), all’artigiano Fernando Marzani e, alla memoria, al compositore Fernando Mencherini

Conferite le “Civiche Benemerenze” a tre cittadini illustri di CagliConferite le “Civiche Benemerenze” a tre cittadini illustri di Cagli

Conferite le “Civiche Benemerenze” a tre cittadini illustri di CagliCAGLI – Conferite le “Civiche Benemerenze” a tre cittadini illustri di Cagli: lo scultore di fama internazionale Eliseo Mattiacci (medaglia d’oro), l’artigiano Fernando Marzani e alla memoria del compositore Fernando Mencherini.  Quest’ultimo, autentica pietra miliare della musica contemporanea, <<per aver contribuito – si legge nella motivazione del Comune locale – al progresso della cultura nel campo musicale attraverso la ricerca audace di nuovi linguaggi strumentali, per le numerose ed importanti produzioni che lo hanno reso un compositore carismatico, per la  genialità insita e per il nuovo modo di intendere la musica, per aver portato il  nome dell’Italia e di Cagli in Europa ed oltre (la sua musica è stata trasmessa da diverse radio europee ed extraeuropee), per l’importante eredità che lascia alla nostra città e per l’esempio e l’influenza che può esercitare sulle nuove generazioni>>.

Conferite le “Civiche Benemerenze” a tre cittadini illustri di CagliA ritirarla dalle mani del sindaco Alberto Alessandri, il figlio Gastone Mencherini, rinomato illustratore che ha voluto, immediatamente, ringraziare l’Amministrazione Comunale di Cagli, tra cui l’assessora Assunta Valeri, <<a nome dei famigliari di Fernando>> e citando, per rompere il ghiaccio delle emozioni, una frase di Frank Zappa “parlare di musica è come ballare di architettura”. Circoscrivibile in circa un ventennio, dal 1977 al 1997, l’attività musicale e culturale di Fernando Mencherini è stata inarrestabile.

<<Il catalogo delle sue opere è corposissimo – sottolinea il figlio Gastone – e spazia dai pezzi per strumenti solisti a quelli per ampi ensemble, dal teatro-danza al documentario radiofonico, dall’opera breve alle musiche per coro>>. E anche la sua attività di organizzatore di concerti, festival e rassegne non ha conosciuto soste. <<E non ha mai considerato un limite quello del lavorare in provincia – ricorda il figlio Gastone – riuscendo a portare a Cagli, in collaborazione/scontro con le istituzioni, una quantità di artisti e musicisti di primo piano, tanto da far impallidire città molto più grandi della nostra>>.

La musica di Mencherini? <<E’ musica convenzionalmente catalogata come “musica contemporanea”, ma più semplicemente è una musica che indaga la nostra epoca, che non insegue mai il facile consenso a scapito della ricerca, che intreccia rapporti con le altre arti (numerose le collaborazioni con pittori, scrittori, danzatori). È musica, che pur riallacciandosi alla musica classica (Chopin, Bach riecheggiano in alcuni suoi brani), non ignora il rock, e la spinta propulsiva di compositori storici della seconda metà del ‘900 come John Cage. Non è musica né facile né difficile, è musica per timpani curiosi, per ascoltatori partecipi. È musica che si trasforma in materia viva, organica, ribollente di umori, che richiede ai suoi interpreti dedizione e complicità, non a caso quando possibile Fernando Mencherini cercava di  instaurare con i suoi esecutori un rapporto che andasse al di là di quello strettamente professionale, scegliendoli tra quelli più affini culturalmente e umanamente. È una musica – conclude Gastone – che non ha lontanamente esaurito la propria spinta propulsiva, tanto che continua a essere eseguita anche fuori dei confini nazionali e a interessare le nuove generazioni di musicisti, come le due edizioni del “Concorso internazionale per esecutori di musica contemporanea Fernando Mencherini” (a cui si spera ne seguiranno presto altre) hanno ampiamente dimostrato>>. (eg)

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