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SENIGALLIA / Roberto Paradisi: “Tre anni di abusivismo, ecco la rivoluzione esentasse”

SENIGALLIA / Roberto Paradisi: “Tre anni di abusivismo, ecco la rivoluzione esentasse”

“Altro che “cultura”: attività commerciali a tasse zero, insegne pubblicitarie abusive – afferma il consigliere comunale dell’Unione Civica – e poi sanate dal Comune senza sanzioni. Così il centro sociale fa cassa alla faccia dei commercianti seri”

di ROBERTO PARADISI*

SENIGALLIA – Tre anni di abusivismo. Nessun controllo. Poi ci pensa il Comune: con una sanzione esemplare? Macché, con il patrocinio gratuito. Mentre i commercianti senigalliesi vengono vessati e tartassati per le insegne pubblicitarie (con interpretazioni anche penalizzanti delle normative sulle tasse pubblicitarie) e manifesti promozionali, i figli di papà che insultano nelle piazze, scaricano vagoni di letame dove si devono tenere manifestazioni di avversari politici e aggrediscono consiglieri comunali, vengono premiati con il lassismo più totale per tre anni e poi con una determina di gratuito patrocinio per gli anni successivi.

E così si scopre che nei pressi del mercato biologico che, dal 2013, si tiene nella piazzetta regalata dal Comune in uso al centro sociale  “Arvultura” (al secolo Associazione “Giuliano Rosa”), il cartello promozionale e pubblicitario è stato prima completamente abusivo e poi “sanato” per il futuro senza nemmeno sanzioni né richieste di pagamenti per il pregresso. Nessuna tassa pagata e nessuna posizione tributaria aperta quindi. E gli uffici, sempre più che solerti a controllare come gendarmi zelanti i commercianti e a comminare sanzioni salatissime in caso di minime irregolarità, cosa fanno? Tacciono. Perché i figli di papà che pagano 69 euro al mese per preparare al caldo (nei locali comunali) la “rivoluzione”, è meglio non disturbarli.

La cronologia dei fatti: nel 2013 il dirigente Paolo Mattei confeziona un regalino di non poco conto per i figli di papà che trasportano letame in piazza e, con determina 507 del 10 maggio 2013, concede del tutto gratuitamente il permesso di istituire il mercato biologico. Nasce così il “Mezza Campagna”, una vera e propria attività lucrativa a tassazione zero. Nessuna tassa di occupazione del suolo pubblico (la piazzetta comunale è stata fatta risultare come “pertinenza” dei locali pagati 69 euro al mese dai “rivoluzionari” del biologico) e nessun canone per il pagamento dell’immondizia (pagamenti richiesti ai commercianti senza santi in Paradisi e senza figliocci rivoluzionari). Compare il grande manifesto abusivo. Dopo tre anni, il 6 luglio del 2016, ci pensa direttamente il Gabinetto del sindaco a non creare problemi agli estremisti: ancora un regalino con (protocollo 49692 del 6.07.2016) il sindaco che concede il gratuito patrocinio (mai sentito per un commerciante) anche per l’insegna pubblicitaria. “Bella ciao” anche alla sanzione per il periodo senza permessi.

Mi domando: i commercianti seri e vessati, quelli che pagano una Tari indecente e pagano l’occupazione del suolo pubblico tra le più alte dì’Italia, quelli che pagano le tasse per le insegne e la pubblicità senza alcuno sconto, devono iniziare a lanciare bombe carta e uova, monetine e insulti per sperare di ottenere un trattamento più equo? Che tristezza questa “rivoluzione” protetta ed esentasse. Che scelte indecorose per le istituzioni.

*Consigliere comunale Unione Civica – Senigallia

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