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SENIGALLIA / Il giovane italo-israeliano esperto di arti marziali sarà sottoposto a perizia psichiatrica

 

SENIGALLIA / Il giovane italo-israeliano esperto di arti marziali sarà sottoposto a perizia psichiatrica

Il Giudice dottor Pallucchini ha accolto la richiesta avanzata dal difensore, avvocato Roberto Paradisi, ed ha nominato un medico psichiatra. Il pubblico ministero ha presentato richiesta di trasferimento dell’imputato in una casa di cura in provincia di Pesaro, anche per permettergli di sottoporsi ad un necessario percorso di recupero

SENIGALLIA / Il giovane italo-israeliano esperto di arti marziali sarà sottoposto a perizia psichiatricaSENIGALLIA – Ieri mattina F.C. il giovane italo-israeliano esperto di arti marziali è ricomparso di fronte al giudice del Tribunale Monocratico Pallucchini per la celebrazione del processo per direttissima. Il suo difensore, l’avvocato Roberto Paradisi (nella foto), ha chiesto procedersi con rito abbreviato condizionato all’acquisizione di una perizia psichiatrica al fine di stabilire se, al momento dei fatti, l’imputato era effettivamente capace di intendere e volere. Richiesta immediatamente accolta dal Giudice dott. Pallucchini che ha nominato un medico psichiatra.

L’esito della valutazione si conoscerà il prossimo 22 giugno, data della prossima udienza. Intanto il giovane resta piantonato dai carabinieri nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Senigallia. Imputato di tentata violazione di domicilio, lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale, al giovane imputato era stata concessa, in alternativa al carcere richiesto dal Pm, la misura meno afflittiva del collocamento nel reparto ospedaliero senigalliese richiesta dalla difesa. L’avvocato Roberto Paradisi aveva infatti sottolineato l’inutilità, in un caso del genere, della misura coercitiva più grave.

Intanto, vista anche la relazione del Dipartimento di Psichiatria dell’ospedale di Senigallia, il pubblico ministero ha presentato richiesta di applicazione di una misura di sicurezza con trasferimento dell’imputato in una casa di cura in provincia di Pesaro, anche per permettere al giovane di sottoporsi ad un percorso di recupero.

Soddisfatto il difensore avvocato Paradisi che ha sottolineato come la decisione del Giudice di aderire alla richiesta di perizia è una risposta corretta e puntuale ad una esigenza che, prima di essere meramente afflittiva, in questo caso deve tendere ad un percorso riabilitativo. A giorni il Giudice scioglierà anche la riserva sulla richiesta del Pm di trasferire il giovane presso la casa di cura, richiesta alla quale l’avvocato Paradisi non si è opposto facendo anzi presente che il reparto di psichiatria può essere solo un collocamento temporaneo che non può essere prolungato più del necessario.

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