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Consulenze onerose, gettoni sempre più alti per i consiglieri, rette più care per gli assistiti: la Fondazione Città di Senigallia nel mirino di Paradisi e Rebecchini

Consulenze onerose, gettoni sempre più alti per i consiglieri, rette più care per gli assistiti: la Fondazione Città di Senigallia nel mirino di Paradisi e Rebecchini

SENIGALLIA – Nuovo intervento sulle consulenze elargite dal nuovo Consiglio di amministrazione della Fondazione Città di Senigallia, da parte dei consiglieri comunali Roberto Paradisi e Luigi Rebecchini dell’Unione Civica.

“A nulla è servita – scrivono – la nostra sollevazione di scudi. Con voti favorevoli del presidente Guzzonato e dei consiglieri Corinaldesi, Savini, Mancini e il voto contrario di Andrea Bacchiocchi, il Consiglio neo-eletto della “Fondazione Città di Senigallia”, dopo aver aumentato neanche due mesi fa le rette per gli anziani ospiti (secondo aumento in due anni anche se gli anziani pagano compreso nella retta il servizio di fisioterapia non erogato), ha deliberato la consulenza d’oro annuale per 30.451,20 euro in favore di un avvocato di Bologna per mere consulenze generiche. Una decisione presa sulla testa degli anziani che fa tremare i polsi e riempie di vergogna il Consiglio comunale che ha dato fiducia a tali amministratori. Nessuno scrupolo e nessuna remora. Ovviamente nessuna selezione per la ricerca di un legale e nessuna richiesta di preventivi per riportare eventualmente le cifre a livelli drasticamente più bassi (la cifra, peraltro, non contempla alcuna attività giudiziale). Come degli arieti privi del più elementare buon senso, i consiglieri di maggioranza hanno votato a testa bassa continuando a sperperare il denaro principalmente lasciato alla Fondazione per l’assistenza degli anziani. In questo quadro, è bene non dimenticare la vergognosa quadruplicazione dei gettoni di presenza da parte dei consiglieri.

“Quando il consigliere Daniele Corinaldesi era ancora all’opposizione, riferì al sottoscritto Paradisi e a Fabrizio Marcantoni cosa ne pensavamo dell’aumento del gettone che lui riteneva sacrosanto poiché, a suo dire, le spese dei consiglieri (quali?) erano alte. Gli spiegammo che era una follia e sostenemmo che solo in caso di spese effettivamente sostenute da un consigliere per deleghe operative (spese di pochissimo conto peraltro), si sarebbe dovuto procedere a rimborso a piè lista. Abbiamo scoperto solo recentemente che il Corinaldesi, una volta tagliato il cordone ombelicale con chi lo aveva nominato e consegnatosi con atto di servilismo politico alla maggioranza, ha condiviso con quella stessa maggioranza ogni e qualsivoglia sperpero di denaro. Di fatto, la “Fondazione Città di Senigallia”, anziché occuparsi pressoché esclusivamente della sua mission principale di assistenza agli anziani (i nostri anziani!), è diventata una seconda Municipalità (addirittura la Fondazione elargisce contributi ad associazioni!).

“Da questo momento la vigilanza sulla gestione della “Fondazione Città di Senigallia” sarà altissima. Setacceremo le carte, controlleremo le spese, verificheremo il lavoro effettivo di ogni consulente, verificheremo la situazione nella struttura, controlleremo ogni euro che uscirà dalla Fondazione, che, per fortuna, è sottoposta a controllo pubblico. E faremo accendere i riflettori del Consiglio comunale sulla gestione imbarazzante di questo consiglio di amministrazione”.

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