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Nasce la Pro loco di Secchiano di Cagli, più forza al territorio ed iniziative strutturate

Nasce la Pro loco di Secchiano di Cagli, più forza al territorio ed iniziative strutturate

Presidente Francesco Renga, vice Marco Faraoni. In programma seminari divulgativi ed eventi culturali. In corso la catalogazione della collezione di fossili lasciata da don Mariano Mariotti

CAGLI – Dare più forza al territorio, organizzare iniziative in maniera più strutturata e far conoscere meglio le tradizioni e le bellezze storiche. E’ con questo obiettivo che è nata la pro loco di Secchiano di Cagli, presieduta da Francesco Renga, vice presidente Marco Faraoni, segretario e tesoriere Luca Gambioli.

L’insediamento è avvenuto nei giorni scorsi alla presenza del presidente del Comitato provinciale Unpli (Unione nazionale delle pro loco d’Italia) Damiano Bartocetti, che ha evidenziato come la nascita di una pro loco sia motivo di grande soddisfazione. “Stiamo facendo un lavoro capillare – ha detto – per promuovere al meglio il territorio ed aiutare le attività locali ad avere una sempre maggiore visibilità”.

“Ci siamo dati una struttura organizzativa – ha detto il neo presidente Francesco Renga – per interagire meglio con le realtà vicine e con le altre pro loco. Finora a Secchiano venivano promosse iniziative grazie a comitati spontanei, come quello nato per la ‘Ciurma’, rievocazione storico-religiosa della passione di Cristo che sta riscuotendo un crescente interesse. La riproporremo il 13 aprile, nell’ambito di un programma più definito che prevede anche una festa del paese il 16 agosto ed un Festival delle Arti e delle Scienze dal 23 luglio, con incontri culturali con ricercatori ed esperti originari del territorio. Vogliamo inoltre far conoscere meglio la collezione di fossili lasciata dal parroco del paese don Mariano Mariotti nella seconda metà dell’800. I fossili, che erano custoditi negli archivi di Cagli, sono stati riportati a Secchiano ed è in corso la catalogazione a cura dell’esperto locale Paolo Faraoni, così da renderli fruibili al pubblico”.

 

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