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SENIGALLIA / I valori dello Champagne trasmessi agli studenti del Panzini

SENIGALLIA / I valori dello Champagne trasmessi agli studenti del Panzini

SENIGALLIA / I valori dello Champagne trasmessi agli studenti del Panzini SENIGALLIA / I valori dello Champagne trasmessi agli studenti del PanziniSENIGALLIA / I valori dello Champagne trasmessi agli studenti del Panzini di SIMONETTA SAGRATI SENIGALLIA - Interessante incontro al Panzini di Senigallia con Reòl Beaufort, titolare dell’omonima cantina, che con la sua presenza solare ed allegra è riuscito a trasmettere al meglio la cultura ed i valori dello champagne; la sua “volèe” ha fatto innamorare gli studenti delle classi 3A sala e 5B cucina, del Prof. Luigino Bruni. Reòl Beaufort nasce da un antica famiglia di viticoltori di Grands Crus della Champagne e della più antica casa di Champagne biologico, proveniente da territori identificati, di vigne curate con aromaterapia e sorvegliate con attenzione. Fermentazione libera da parte di popolazione indigena autoctona, di un savoir-faire secolare di contadini-viticoltori. Reòl è riuscito a far condividere il suo concetto di vino e la sua natura vivente, importanti più del marketing e del business; lo spirito e l’emozione per il vino, sono stati elementi fondamentali che hanno reso “magico” questo incontro: una vera festa dello Champagne. È stato da lui sottolineato come da oltre quarant’anni i suoi sei ettari e mezzo di vigneto non ricevono alcun trattamento di sintesi, perchè il terreno è lavorato solo con zappatura superficiale e impianti di compostaggio vegetale prodotto da loro stessi in azienda. Dopo aver spiegato come avviene la vinificazione e la gestione nella cantina Beaufort, Réol ha presentato il rituale de “la degorgement à la volée”, sottolineando che l’operazione effettuata “Non è per folklore, ma far respirare un'ultima volta ogni bottiglia, mi permette di perfezionare la cuvée". Ha continuato poi spiegando che la lavorazione dello champagne termina con il “dosaggio” finale che avviene grazie all'introduzione di zucchero d'uva concentrato, con il solo scopo di creare le tre grandi tipologie di: Brut, Demi-Sec e Doux. Al termine agli alunni sono state fatte “ammirare” tre bottiglie, pezzi rari, e l’ Ambonnay 1998, anno di nascita di alcuni alunni del 5° anno. Un incontro stimolante per i giovani allievi del prof Bruni che hanno potuto ammirare dal vivo il rappresentante di una delle cantine più rinomate di Francia e conoscere più approfonditamente uno champagne unico nel suo genere.

SENIGALLIA / I valori dello Champagne trasmessi agli studenti del Panzini di SIMONETTA SAGRATI SENIGALLIA - Interessante incontro al Panzini di Senigallia con Reòl Beaufort, titolare dell’omonima cantina, che con la sua presenza solare ed allegra è riuscito a trasmettere al meglio la cultura ed i valori dello champagne; la sua “volèe” ha fatto innamorare gli studenti delle classi 3A sala e 5B cucina, del Prof. Luigino Bruni. Reòl Beaufort nasce da un antica famiglia di viticoltori di Grands Crus della Champagne e della più antica casa di Champagne biologico, proveniente da territori identificati, di vigne curate con aromaterapia e sorvegliate con attenzione. Fermentazione libera da parte di popolazione indigena autoctona, di un savoir-faire secolare di contadini-viticoltori. Reòl è riuscito a far condividere il suo concetto di vino e la sua natura vivente, importanti più del marketing e del business; lo spirito e l’emozione per il vino, sono stati elementi fondamentali che hanno reso “magico” questo incontro: una vera festa dello Champagne. È stato da lui sottolineato come da oltre quarant’anni i suoi sei ettari e mezzo di vigneto non ricevono alcun trattamento di sintesi, perchè il terreno è lavorato solo con zappatura superficiale e impianti di compostaggio vegetale prodotto da loro stessi in azienda. Dopo aver spiegato come avviene la vinificazione e la gestione nella cantina Beaufort, Réol ha presentato il rituale de “la degorgement à la volée”, sottolineando che l’operazione effettuata “Non è per folklore, ma far respirare un'ultima volta ogni bottiglia, mi permette di perfezionare la cuvée". Ha continuato poi spiegando che la lavorazione dello champagne termina con il “dosaggio” finale che avviene grazie all'introduzione di zucchero d'uva concentrato, con il solo scopo di creare le tre grandi tipologie di: Brut, Demi-Sec e Doux. Al termine agli alunni sono state fatte “ammirare” tre bottiglie, pezzi rari, e l’ Ambonnay 1998, anno di nascita di alcuni alunni del 5° anno. Un incontro stimolante per i giovani allievi del prof Bruni che hanno potuto ammirare dal vivo il rappresentante di una delle cantine più rinomate di Francia e conoscere più approfonditamente uno champagne unico nel suo genere.di SIMONETTA SAGRATI

SENIGALLIA – Interessante incontro al Panzini di Senigallia con Reòl Beaufort, titolare dell’omonima cantina, che con la sua presenza solare ed allegra è riuscito a trasmettere al meglio la cultura ed i valori dello champagne; la sua “volèe” ha fatto innamorare gli studenti delle classi 3A sala e 5B cucina, del Prof. Luigino Bruni.

Reòl Beaufort nasce da un antica famiglia di viticoltori di Grands Crus della Champagne e della più antica casa di Champagne biologico, proveniente da territori identificati, di vigne curate con aromaterapia e sorvegliate con attenzione. Fermentazione libera da parte di popolazione indigena autoctona, di un savoir-faire secolare di contadini-viticoltori.

Reòl è riuscito a far condividere il suo concetto di vino e la sua natura vivente, importanti più del marketing e del business; lo spirito e l’emozione per il vino, sono stati elementi fondamentali che hanno reso “magico” questo incontro: una vera festa dello Champagne.

È stato da lui sottolineato come da oltre quarant’anni i suoi sei ettari e mezzo di vigneto non ricevono alcun trattamento di sintesi, perchè il terreno è lavorato solo con zappatura superficiale e impianti di compostaggio vegetale prodotto da loro stessi in azienda.

Dopo aver spiegato come avviene la vinificazione e la gestione nella cantina Beaufort,

Réol ha presentato il rituale de “la degorgement à la volée”, sottolineando che l’operazione effettuata “Non è per folklore, ma far respirare un’ultima volta ogni bottiglia, mi permette di perfezionare la cuvée”. Ha continuato poi spiegando che la lavorazione dello champagne termina con il “dosaggio” finale che avviene grazie all’introduzione di zucchero d’uva concentrato, con il solo scopo di creare le tre grandi tipologie di: Brut, Demi-Sec e Doux.

Al termine agli alunni sono state fatte “ammirare” tre bottiglie, pezzi rari, e l’ Ambonnay 1998, anno di nascita di alcuni alunni del 5° anno.

Un incontro stimolante per i giovani allievi del prof Bruni che hanno potuto ammirare dal vivo il rappresentante di una delle cantine più rinomate di Francia e conoscere più approfonditamente uno champagne unico nel suo genere.

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