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ASPETTANDO IL NATALE / Un libro sulla solidarietà degli alpini italiani durante la Grande Guerra

ASPETTANDO IL NATALE / Un libro sulla solidarietà degli alpini italiani durante la Grande Guerra

ASPETTANDO IL NATALE / Un libro sulla solidarietà degli alpini italiani durante la Grande Guerra ASPETTANDO IL NATALE / Un libro sulla solidarietà degli alpini italiani durante la Grande Guerra

di PAOLO MONTANARI

FANO – “Solo vivendo la gioia creativa della propria gioventù,due fratelli perverranno ad un’avventura che assumerà i connotati incredibili, che li porteranno a vivere la prima guerra mondiale 1915-1918. Hanno amato la montagna per avvicinare l’anima al cielo su quelle vette dove poter cogliere le stelle alpine. Hanno veleggiato sul mare per cogliere le parole del vento e conosciuto come l’uomo potesse librarsi nel cielo con fragili ali.

Hanno incontrato l’essenza prima dell’amore che regna nel cuore di tutti gli esseri umani, per vivere una fraternità universale. Fratelli in Dio, pur nemici, che non si odiavano sui campi di battaglia”. E’ la riflessione dello scrittore fanese Ermanno Pierpaoli, per il suo ultimo romanzo Eroi sprecati, un grido di speranza e di solidarietà, di fronte alla drammaticità della guerra, di tutte le guerre. Le immagini che tutti i giorni ci mostrano la carneficina umana di Aleppo est, soprattutto il grido di tanti bambini e la loro innocenza, sono un gesto di diniego di ogni guerra, come Pierpaoli, ha voluto lanciare con un messaggio natalizio: gettiamo via gli steccati che dividono i popoli in guerra e cerchiamo i valori della solidarietà. “Quando fui tenente degli Alpini, durante la seconda guerra mondiale, vidi i campi di battaglia fra i valichi delle Alpi, e mi resi conto delle difficoltà degli alpini italiani a gestire una guerra di quel tipo.

La storia che ho poi scritto è quella di due fratelli che per un destino avverso, si trovano a fronteggiarsi, l’uno con l’esercito italiano e l’altro con quello austriaco. E’ una situazione che si è ripetuta nella storia con le guerre civili nei paesi della ex Jugoslavia, nel medio Oriente. Eppure di fronte alla follia della guerra, che venne descritta con toni drammatici dal fante Giuseppe Ungaretti nella sua poesia San Martino, sono nate delle situazioni improvvise, di aiuto reciproco fra due eserciti stremati dalla fatica e soprattutto dall’ammirazione dell’esercito austriaco di fronte agli Eroi sprecati, quegli alpini, spesso vittime, come nelle guerre che si stanno facendo in questo periodo di Natale, in tutto il mondo, di un’illusione.di una utopia, ma anche di una speranza che dalle ceneri si possa ricostruire un mondo migliore”.

Il romanzo di Ermanno Pierpaoli, ha anche la bellezza delle immagini naturalistiche, non solo delle montagne, ma anche del mare e termina con una preghiera, un augurio di Natale per gli uomini di buona volontà:

A colloquio con l’anima

Tacevano i pensieri

perch’io ritrovassi i sogni,

persi nel limbo feroce

degli anni illusi.

A rincorrere un falso vivere

che più non svela

i rancori vissuti,

che tacitar si deve per non soffrire.

Falsi quei ricordi

che rinnegar mi devo come sventura,

e placo il pianto

che non merita afflizione.

Quante speranze accecate dall’odio,

quali i valori che sono cenere

dispersi dal vento.

Se solo avessimo dato più amore

non saremmo vissuti invano!

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