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IL CASO DELL’OSPEDALE UNICO / “L’imposizione di Ceriscioli è inaccettabile, toglie ai sindaci la libertà”

IL CASO DELL’OSPEDALE UNICO / “L’imposizione di Ceriscioli è inaccettabile, toglie ai sindaci la libertà”

Polemico documento della Giunta comunale di Fano, che si prepara a dure azioni di contrasto. La Fano dei Quartieri: “A qualcuno piace vincere facile”. Fratelli d’Italia: “Un triste spettacolo imposto dal Pd”. Gino Traversini: “Ora c’è la certezza che si farà il nuovo ospedale”. Boris Rapa e Moreno Pieroni, sorpresi per la scelta, chiedono un immediato incontro di maggioranza

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“LA GIUNTA DEL COMUNE DI FANO, unitamente al Sindaco Massimo Seri, esprime la sua netta contrarietà, nel metodo e nel merito, alla scelta annunciata dal presidente della Regione Luca Ceriscioli di localizzare il nuovo ospedale dell’Azienda Marche Nord nel sito di Muraglia di Pesaro”.

Inizia così un polemico documento firmato da Massimo Seri, Stefano Marchegiani, Marina Bargnesi, Carla Cecchetelli, Caterina Del Bianco, Cristian Fanesi, Samuele Mascarin, Marco Paolini.

“Il presidente – si legge sempre nel documento – aveva chiesto ai sindaci di pronunciarsi sulla localizzazione della nuova struttura, con la possibilità di integrare i criteri della scelta. Il sindaco di Fano ne ha proposti alcuni nell’ultima assemblea, ma non sono stati ammessi alla votazione. Sabato si è votato solo sul criterio dell’area pubblica senza voti contrari, ma diversi sindaci hanno firmato una richiesta di nuova riunione urgente per decidere quale area pubblica. Se i sindaci hanno un ruolo non si può chiedere loro di indicare un criterio, quello che interessa, e poi, subito dopo, negare loro la possibilità di esprimersi, responsabilmente, sul sito.

“L’annuncio di ieri da parte di Ceriscioli toglie ai sindaci la libertà e la responsabilità, anche di fronte ai propri cittadini, di decidere la questione in maniera chiara. Se non vi si pone rimedio si produce una frattura grave dei rapporti istituzionali, tra Regione e città di Fano, tra Regione e Sindaci, tra Regione e territori. E’ una imposizione inaccettabile.

“La Giunta comunale di Fano chiede pertanto che sia convocata immediatamente una nuova riunione dell’Assemblea di area vasta e che si dia la possibilità ai sindaci di pronunciarsi con chiarezza se preferiscono il sito di Muraglia o quello di Chiaruccia. Solo una scelta fatta in maniera trasparente e democratica può essere considerata legittima e accettabile, anche sotto il profilo istituzionale e legale.

“Siamo sicuri che il presidente Ceriscioli terrà conto di questa posizione del governo della terza città delle Marche e che si adopererà per consentire ai sindaci di pronunciarsi, come già da essi richiesto e, peraltro, sempre da lui sostenuto. Siamo comunque pronti – si legge sempre nel documento della Giunta comunale di Fano – ad ogni ulteriore azione alla luce degli sviluppi della situazione”.

 

LA FANO DEI QUARTIERI: “A QUALCUNO PIACE VINCERE FACILE”

Dal Direttivo della Lista Civica – La Fano dei Quartieri (Carboni Leonardo, Cerioni Giovanni, Cespuglio Gianluca, Fioreli Stefano, Magrini Sauro, Pietrucci Stefano e Turiani Paolo) riceviamo: “Evidentemente il vecchio adagio che a qualcuno “piace vincere facile” torna sempre di moda e ben si presta nella vicenda della sanità nella nostra provincia. Provincia governata da un monocolore i cui organismi politici provinciali risultano privi di propria identità piegati agli usi e consumi del comune di Pesaro al quale si prestano ossequiosi. Per non parlare poi di un presidente di regione che, tolta finalmente la maschera, dimostra di essere ancora il sindaco di Pesaro e nulla di più!

Ci chiediamo dunque se a questa politica ed a questi politicanti serva ancora qualche altro aiutino per vincere facile e se, soprattutto, si sentano fieri di questo tipo di “vittorie”!

Quanto ancora la Città di Fano dovrà subire le angherie di questi signori e di questa meschina politica costretta a nascondere il proprio volto dietro finti referendum ed algoritmi? Non bastava infatti la pagliacciata, organizzata dalla regione marche, del referendum di Marotta, dichiarato illegittimo, dove i cittadini di Mondolfo hanno deciso se prendere, o meno, una porzione di territorio fanese, per, con pari metodo, inventarsi un algoritmo per far “decidere” ai sindaci dell’entroterra (sic!) dove costruire l’ospedale di Pesaro (perché questo è sempre stato) dal momento che appare sempre più evidente che non sarà mai un ospedale provinciale.

Ed allora chiediamo alla cittadinanza, da cittadini e fuori da ogni ideologia di partito, di stringersi intorno al Sindaco di Fano, Massimo Seri, al quale rinnoviamo il nostro pieno sostegno riconoscendogli l’estrema franchezza e correttezza in tutta questa vicenda ed alla politica il voto palese e dunque i nomi di chi sostiene la scellerata scelta di Muraglia in modo che, a futura memoria, quando ci saranno grossi problemi di: viabilità; spazio; franosità; esondazione; ritardi nel trasporto delle emergenze e degli ammalati (in particolare dell’entroterra) per non parlare degli ALTISSIMI costi di costruzione e manutenzione; noi cittadini potremmo chiedere il conto a questi signori responsabili, già da ora con le 32 firme, delle loro insulse decisioni”.

 

FRATELLI D’ITALIA: “UN TRISTE SPETTACOLO IMPOSTO DAL PD”

Da Stefano Pollegioni, coordinatore del Direttivo di Fratelli d’Italia di Fano riceviamo: “Ieri in tema di sanità si è purtroppo svolta l’ennesima farsa del PD e del suo burattinaio ossia il Presidente della Regione Ceriscioli . Il triste spettacolo sanitario che Fratelli d’Italia denunciava da mesi ha avuto il suo epilogo ieri: il Partito Democratico ha messo l’ipoteca sul sito di Muraglia decretando la morte del Santa Croce e della sanitá pubblica. I sin troppo eloquenti silenzi del Sindaco Matteo Ricci rivelavano che la scelta era già da tempo predestinata sul sito pesarese visto che il delfino pesarese di Renzi, oltre che a rappresentare il PD nazionale nei talk show televisivi ha chiaramente in tasca anche il PD regionale e provinciale così come emerso dalla riunione dei Sindaci di area vasta di Pesaro Urbino.

A quei sindaci succubi del PD e corresponsabili della morte del modello sanitario policentrico e di prossimità ricordiamo che i cittadini gli chiederanno presto il conto ma sarà troppo tardi di fronte allo smantellamento della sanità pubblica.

Non possiamo credere che Seri fosse così allocco da non sapere che la decisione fosse già presa e che l’algoritmo era solo una becero stratagemma politico per scegliere Muraglia e salvare la faccia del Sindaco di Fano.

Come faceva Seri a votare in consiglio comunale a Fano le mozioni a favore dell’Ospedale unico a Chiaruccia quando anche il gatto sapeva che il PD non lo avrebbe mai fatto a Fano? L’unica vera arma per salvare la sanità fanese era quella di dire no all’ospedale unico e di aderire al gruppo dei sindaci che chiedevano un modello policentrico che avrebbe salvato e potenziato il Santa Croce. Invece il Sindaco Seri si é ostinato a perorare la causa dell’Ospedale unico a Fano con una incredibile doppia sconfitta che credeteci era scontata visto che sono mesi che lo scriviamo:  non solo l’ospedale unico non si farà a Fano ma ora chiuderanno anche il Santa Croce! E bravo Seri al posto di prendere due piccioni con una fava ti hanno preso pure il nostro ospedale. Occorrerebbe un nuovo algoritmo per capire tanta genialità perché credeteci noi non riusciamo a capire cosa abbia spinto Seri ad una strategia tanto suicida che si sapeva da mesi! O forse non vogliamo credere che pur di governare Seri abbia venduto la sanitá fanese al trio Ceriscioli Ricci Minardi che come le tre scimmiette non vedono non sentono e non parlano salvo poi vedere distrutta la sanità fanese in favore di quella pesarese.

Seri sa che esiste un  fronte di Sindaci che vuole difendere la sanità pubblica di tutta la Provincia e che non vuol chinare la testa di fronte ai diktat del Partito Democratico pesarese e regionale. Un gruppo di sindaci che, insieme al Sindaco di Pergola Francesco Baldelli, dicono NO all’ospedale unico e SI ad una sanità territoriale che non smantelli le strutture esistenti ma le potenzi; un gruppo di Sindaci che mette gli interessi sanitari dei propri cittadini prima degli ordini del Partito Democratico; un gruppo di sindaci favorevoli, se ci fossero i soldi, a potenziare una struttura esistente per arricchirla di eccellenze ma senza smantellare gli altri nosocomi ma rafforzando la loro integrazione come avviene in altre Regioni !

A questo punto  Seri ha due possibilità: aderire senza indugio al gruppo dei Sindaci coraggiosi  che difendono il modello policentrico di sanità pubblica oppure mostrare in maniera chiara definitiva ed inequivocabile che al posto degli interessi dei cittadini fanesi prevalgono gli ordini del PD pesarese.  L’unico modo per fermare la distruzione della sanità pubblica fanese  da parte del PD  e mandare all’aria il progetto dell’ospedale unico e sostenere il modello sanitario policentrico unica garanzia per la salute dei fanesi oppure  abbia il coraggio di  DIMETTERSI  o passerà nella storia come il Sindaco Fanese che ha fatto chiudere per sempre l’ospedale Santa Croce.

Come tutti sanno l’unione fa la forza e se il Sindaco di Fano aderisse al “fronte del no” con gli altri sindaci altri lo seguirebbero ed il PD assieme a Ceriscioli sarebbe costretto a rivedere lo sciagurato progetto di ospedale unico che altro non é che la morte del Santa Croce per alimentare la sanità di Pesaro. Morte tua vita mia dicevano i latino quindi morte del Santa Croce equivale a vita per Muraglia, non lo hai capito ancora Seri?”

 

TRAVERSINI: “ORA C’E’ LA CERTEZZA CHE SI FARA’ IL NUOVO OSPEDALE”

“Non possiamo permetterci altri anni persi. Significherebbe ancora una volta penalizzare i cittadini non offrendo servizi di qualità. Finalmente la regione ha deciso. Muraglia, come Fosso Sejore, è il sito più baricentrico, al contrario di Case Bruciate e Chiaruccia”. Lo afferma il consigliere regionale del Partito democratico Gino Traversini. “Il presidente della regione – spiega Traversini – ha provato a trovare un accordo con i sindaci di Pesaro e Fano per più di un anno. Finalmente l’area vasta si è espressa preferendo il criterio dell’area pubblica che Ceriscioli ha recepito. Muraglia è il sito più baricentrico della provincia, dopo Fosso Sejore e che, oltretutto, permette il mantenimento dell’ospedale di rete di Urbino e la piena funzionalità degli ospedali di Cagli, Sassocorvaro e Fossombrone e Pergola. Ora abbandoniamo i campanilismi e si pensi al bene della comunità. Pensiamo solo all’investimento previsto per la costruzione dell’ospedale unico e ai servizi di qualità che potrà offrire ad una provincia da sempre ultima nelle classifiche di mobilità passiva. Il lavoro importante svolto dalla regione , mi riferisco in particolare alle assunzioni che si stanno realizzando nei vari presidi della provincia, permetterà alle strutture di offrire servizi all’altezza dei bisogni di salute dei cittadini. Inoltre anche Fano avrà la sua parte. Potrà tenere il Santa Croce e avere la possibilità di realizzare una struttura privata convenzionata, ad integrazione dei servizi sanitari. Senza tralasciare gli interventi sulle opere viarie, che la Regione adesso può finalizzare con il risparmio ottenuto dalla realizzazione del nuovo ospedale a Muraglia. Tanti di coloro che si sono opposti a qualsiasi localizzazione in verità non volevano fare nulla. Ora, grazie a Ceriscioli e alla Regione, si fa davvero sul serio e in tempi certi: questa è la vera novità nell’interesse delle esigenze di salute di tutti i cittadini del nord delle Marche”.

 

RAPA E PIERONI CHIEDONO A CERISCIOLI UN IMMEDIATO INCONTRO DI MAGGIORANZA

Polemica presa di posizione del consigliere regionale Boris Rapa e dell’assessore regionale Moreno Pieroni del Gruppo “Uniti per le Marche”. “Apprendiamo con molta sorpresa – affermano – che il presidente della Regione Marche Ceriscioli ha individuato nel sito di Muraglia, l’area migliore per la realizzazione della nuova struttura ospedaliera. Pertanto chiediamo un immediato incontro di maggioranza con lo scopo di discutere su tale argomento.

Una scelta come quella della sede del nuovo ospedale, che dovrebbe servire anche l’entroterra, è necessario che venga condivisa dai Sindaci tutti, attraverso una votazione palese – in sede di assemblea di area Vasta- dei contemplati siti pubblici esistenti nel territorio”.

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