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La storia delle cooperative di Fano in un libro di Giorgio Tonelli

La storia delle cooperative di Fano in un libro di Giorgio Tonelli

Venerdì pomeriggio la presentazione del volume curato dal direttore generale di Banca Suasa

La storia delle cooperative di Fano in un libro di Giorgio Tonelli

FANO – La storia di Fano vista da chi ha creduto nel valore della cooperazione come strumento di solidarietà e sviluppo economico: è questo l’argomento dell’incontro pubblico e a ingresso libero in programma venerdì 11 novembre, alle ore 17.30, nella sala della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano (Via Montevecchio, 114), quando sarà presentato il volume di Giorgio Tonelli “Storia e storie delle cooperative di Fano… e altre storie di imprenditori”.

Tonelli, direttore generale di Banca Suasa, è uno storico dell’economia sui generis: arriva dalla scuola di Giorgio Fuà, il grande economista marchigiano, e anche se gli impegni professionali lo hanno distolto dalla ricerca accademica, la sua curiosità e l’amore per Fano sono stati così forti che, dopo aver scritto una curiosa storia delle imprese fanesi partendo dal marketing d’antan, quello delle inserzioni pubblicitarie da fine Ottocento agli anni Cinquanta, ora punta il suo sguardo su un altro aspetto del rapporto tra impresa e territorio.

Il volume che Tonelli presenterà venerdì racconta, infatti, la nascita delle cooperative a Fano, a cavallo fra Ottocento e Novecento fino alla seconda guerra mondiale. “Ho l’onore di dirigere una cooperativa di credito -spiega l’autore- e mi è sembrato naturale mettere a frutto la conoscenza ultra ventennale di questo mondo. L’aspetto che ho privilegiato è quello umano: la passione e l’attaccamento dei fondatori verso le istituzioni cooperative e il territorio locale. Si pensi, ad esempio, a come la cooperazione sia riuscita ad aggregare le varie anime ideali e politiche della società fanese del tempo: socialisti e anarchici, cattolici e repubblicani”.

Insomma, non è solo il lavoro editoriale di uno studioso d’economia attento e scrupoloso, ma anche quello di un cittadino che ama la sua città e ha voluto portarne alla luce tante microstorie rilevanti per una storia dell’economia locale, ma soprattutto umanamente straordinarie e interessanti per chiunque voglia conoscere Fano e il suo passato recente.

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