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Pesaro e Urbino ricordano Cesare Questa con un convegno al Teatro Sanzio

Pesaro e Urbino ricordano Cesare Questa con un convegno al Teatro Sanzio

Pesaro e Urbino ricordano Cesare Questa con un convegno al Teatro Sanzio

di PAOLO MONTANARI

URBINO – Giovedì 10 novembre 2016 alle ore 16,30 si svolgerà nel teatro Raffaello Sanzio un convegno dal titolo DA PLAUTO ALLA COMMEDIA DELL’ARTE , organizzato dall’Università degli studi di Urbino, Centro Teatrale Universitario Urbino Cesare Questa, con il patrocinio della Città di Urbino e il Ministero dei beni delle attività culturali e del turismo. Ne parliamo con uno degli organizzatori, il presidente del Centro internazionale di studi plautini, il professor Roberto Danese, pesarese d’adozione, per le sue lunghe frequentazioni nella città di Rossini, e docente di Filologia classica all’Università di Urbino.

Professor Danese, perché avete pensato di realizzare questo convegno?

“A Urbino vi è una tradizione antica di studi plautini. Io ho rilevato da Cesare Questa, pesarese, il più grande studioso di Plauto al mondo, che ha avuto il merito di rinnovare in maniera moderna lo studio scientifico e collegare il teatro antico con quello contemporaneo, questo centro dove vengono studiosi da tutto il mondo. Con i nostri studenti abbiamo fatto nuove edizioni e traduzioni per la scena teatrale di oggi. E i risultati vengono fuori, perché stiamo creando attori professionisti, interpreti del teatro di Plauto, che è un teatro di maschera fino ad arrivare alla commedia dell’arte. Fin’ora abbiamo messo in scena.CASINA DI PLAUTO E I MENECMI DI PLAUTO.  Abbiamo quindi creato l’unico centro teatrale universitario delle Marche, intitolato a Cesare Questa. Dobbiamo proseguire questa attività di messa in scena , perchè i nostri studi filologici, debbono essere sempre più scientifici e creare registi che devono essere in grado di tradurre il testo sulla scena e recitarlo.”

Professor Danese, veniamo al programma. Ce lo può illustrare?

“Io farò una introduzione, Seguirà la relazione del professor Renato Raffaelli, dell’Università di Urbino, che farà un Ricordo di Cesare Questa. Quindi Umberto Brunetti dell’Università di Macerata parlerà su LA COMMEDIA DELL’ARTE COME STRATEGIA DI RITEATRALIZZAZIONE DEL TESTO PLAUTINO.In particolare Brunetti si soffermerà sul rapporto fra teatro di Plauto e la commedia dell’arte dove i personaggi sono fissi e si creano situazioni comiche. David Anzalone, direttore del Centro Teatrale di Senigallia, grande attore, che nonostante abbia un handicapp, sa esprimersi al meglio in palcoscenico. Il suo tema sarà IL CORPO GROTTESCO. L’IMPORTANZA DEL CORPO ASIMMETRICO  DAL TEATRO ANTICO AL TEATRO CONTEMPORANEO. Alberto Fraccacreta dell’Università di Tor Vergata si soffermerà su LA TRADUZIONE COME TRADIMENTO. Infine Elisabetta Mantelli, dell’Università Cattolica di Milano, presenterà l’esperienza del centro universitario milanese. TEATRO UNIVERSITARIO. “LA TERZA VIA DEL TEATRO”. L’ESPERIENZA DEI LABORATORI DI DRAMMATURGIA ANTICA IN UNIVERSITA’ CATTOLICA E LA COMPAGNIA KERKIS. TEATRO ANTICO IN SCENA. Il centro che dirige Elisabetta Matelli è simile al nostro. In questo convegno verrà ufficializzata la collaborazione fra il centro urbinate e quello milanese e si inizierà un percorso per creare una federazione dei teatri universitari  che dovrebbe avere Urbino, quale centro di coordinamento italiano”.

In serata, alla presenza del Rettore dell’Università di Urbino professor Vilberto Stocchi, lei introdurrà insieme a Michele Pagliaroni la rappresentazione teatrale di AULULARIA di Plauto presentato dal CTU Cesare Questa, ad ingresso gratuito. Professor Danese ci può presentare quest’opera?

“Un’opera diversa dalle altre di Plauto, una commedia che si avvicina a quelle di Terenzio, una commedia di carattere e se ne differenzia solo in qualche tratto. Il vero protagonista è Euchione e il tema dell’avarizia, in cinque atti di cui l’ultimo incompleto. I personaggi ruotano intorno a Euchione che svolge anche la funzione del servo. L’altro tema è quello dell’amore fra i due giovani. L’aulula è una pentola d’oro, che contiene l’avarizia di Euchione, che preferisce vivere miseramente nonostante sia bagnato d’oro.L’altro aspetto è il contrasto fra giovani e vecchi. La datazione dell’ipotesi di lettura del testo risale a dopo il 195 a.C. e si rifà alla lex Oppia, che intendeva a frenare il lusso sfrenato dell’amore presente nei Baccanali, termine ante quam al 186 a.C. del senatoconsluto dei Bacchanalibus. Il modello Aululario viene ripreso dalla commedia di Menandor, che crea appunto la caratterizzazione del protagonista. In sostanza vi è una riproduzione delle commedie ellenistiche. Quest’opera di Plauto ha avuto molta fortuna nei secoli. Venne ripresa nel V sec d.C. e successivamente da Marlowe nella figura di Barabba nell’EBREO DI MALTA, Shylock nel MERCANTE DI VENEZIA DI SHAKESPEARE e in Arpagone nell’AVARO DI MOLIERE.

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