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“La riforma della Costituzione non sarà la panacea di tutti i mali”

“La riforma della Costituzione non sarà la panacea di tutti i mali”

Da Marcello Liverani (Fratelli d’Italia) un contributo al dibattito, dopo i continui interventi del presidente del Consiglio Matteo Renzi

  “La riforma della Costituzione non sarà la panacea di tutti i mali”di MARCELLO LIVERANI*

SENIGALLIA – Quante falsità vengono dette per convincere gli italiani che la nuova Riforma della Costituzione sarà la panacea di tutti i mali? Tantissime! E a raccontarcele è il presidente del Consiglio Matteo Renzi in primis, e a seguire tutti quelli del suo entourage che sperano di trovarsi un comodo “posto al sole”.

Una delle più grosse falsità che va raccontando in giro in questi giorni è quella di dire che l’Italicum si può modificare su richiesta. Non è assolutamente vero, non ci sono i tempi e quindi non cambierà nulla da qui al 4 dicembre, e Renzi lo sa benissimo, sta solamente “vendendo fumo” come fa dal giorno che è diventato Primo Ministro. E non cambierà nulla neanche dopo nel caso vincesse il si, perché non gli conviene modificarlo. A dimostrazione che non aveva nessuna intenzione di discuterla in aula la Riforma, atteggiamento decisamente antidemocratico e autoritario, c’è il fatto che mise la fiducia quando si è votata. Quindi l’unico modo per impedire l’Italicum e la loro “dittatura mascherata” è quello di votare NO il 4 dicembre.

Perché parliamo di “dittatura mascherata” o “Deriva Autoritaria”? Ve lo dimostriamo con i numeri. Poniamo il caso che alle elezioni il partito “1” prenda il 25%, il partito “2” il 22% e il partito “3” il 18%. Con l’Italicum vanno al ballottaggio il partito “1” e il “2”, quindi non una coalizione che sarebbe espressione più rappresentativa di un maggior numero di italiani, bensì due partiti. Di conseguenza il partito con il 25% avrebbe una maggioranza enorme alla Camera per 5 anni. Avremmo quindi una sola persona, il leader di quel partito, al comando con poteri enormi.

Domanda: “Ma se fosse stato Berlusconi con Forza Italia a proporre una cosa del genere, cosa sarebbe accaduto”? Come minimo la sinistra sarebbe scesa in strada con i carri armati gridando parole come “fascista”, “dittatore”, “attacco alla democrazia”, si sarebbero scatenati i sindacati, i centri sociali, i no global, di tutto e di più. Ora invece, siccome la proposta viene dalla sinistra, ci viene detto che questo farà rinascere l’Italia. Riflettete…

Parliamoci chiaro, l’Italicum permetterebbe a Renzi, oggi lui domani un altro, di avere un partito ai suoi ordini con una larghissima maggioranza alla Camera per fare il bello e il cattivo tempo, e l’opposizione verrebbe “rasa al suolo” in quanto non avrebbe la benché minima voce in capitolo in quanto relegata in numeri molto piccoli. E secondo Voi questo sarebbe un modo corretto per rappresentare la democrazia? Di “Erdogan” ce ne è uno, basta e avanza!

Ma non è tutto, perché i numeri devono far riflettere e capire bene. Secondo Voi quel partito vincente rappresenterebbe il 25% degli Italiani? No, perché con un’astensione del 40% quel partito rappresenterebbe SOLAMENTE il 15% degli Italiani. E’ quindi giusto che una sola persona comandi indisturbato rappresentando il 15% degli Italiani? Se anche quel partito vincesse con il 30% dei voti, rappresenterebbe il 18,5% degli Italiani, quindi sempre una piccolissima parte.

“Deriva Autoritaria” o “Dittatura Mascherata”, non sono affatto due parole astruse, ma sono l’esatta chiave di lettura della Riforma della Costituzione voluta da Matteo Renzi, persona arrogante, cinica e con una prosopopea che non ha limiti. Il “fiorentino” l’ha pensata bene, su questo bisogna dargli merito, l’ha pensata su misura per fare e disporre senza che nessuno possa impedirglielo una volta che la Riforma sarà legge.

La verità è una sola, la Costituzione ha sicuramente bisogno di qualche ritocco dopo 70 anni, ma non certo di stravolgimenti “dittatoriali” come invece hanno fatto. Perché nella Riforma della Costituzione la raccolta firme per indire un Referendum passa dalle attuali 500.000 mila a 800.000 mila? Perché nella Riforma della Costituzione la raccolta delle firme per una “Legge di Iniziativa Popolare” passa da 50.000 mila a 150.000? Questa la chiamate Democrazia? NO, questo è il chiaro segno che vogliono comandare e fare quello che gli piace senza avere nessuna rottura di scatole da nessuno!

Ed infine… Chi ha votato questa Riforma? Il Parlamento Italiano. Con quale legge è stato eletto nel 2013 questo Parlamento? Il “Porcellum”. Bene, come è noto, con sentenza della Corte Costituzionale n. 1/2014, il Porcellum è stato dichiarato incostituzionale per violazione degli artt 3, 48, 56, e 58 della Costituzione. La Cassazione, con sentenza n. 8878/14, ha potuto poi ribadire il gravissimo “vulnus (lesione di un diritto) democratico” che ha travolto la nostra democrazia affermando, con molta più durezza e decisione della Corte Costituzionale, che: E in effetti, la dedotta lesione v’è stata per il periodo di vigenza delle disposizioni incostituzionali, poiché i cittadini elettori non hanno potuto esercitare il diritto di voto, personale, eguale, libero e diretto, secondo il paradigma costituzionale, per la oggettiva e grave alterazione della rappresentanza democratica, a causa del meccanismo di traduzione dei voti in seggi, intrinsecamente alterato dal premio di maggioranza disegnato dal legislatore del 2005, e a causa della impossibilità per i cittadini elettori di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento”.

Non vi è dubbio che a quel punto le Camere dovevano essere sciolte da Giorgio Napolitano prima e da Sergio Mattarella dopo, visto appunto il grave “vulnus democratico”, ma ciò non è avvenuto per grave colpa dei due Presidenti, che tuttavia (guarda caso) in merito a tale scelta godono dell’immunità ai sensi della Costituzione.

Può un Parlamento dichiarato illegittimo riformare addirittura la Costituzione? NO, non può farlo, ed è per tutti questi motivi, l’ultimo di una gravità inaudita, che Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale invita a VOTARE NO il 4 dicembre se non si vuole finire sotto una “dittatura mascherata”, che in buona parte è già in atto!

*Coordinatore Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale di Senigallia

 

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