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“A Senigallia si continua a privilegiare gli extra comunitari”

“A Senigallia si continua a privilegiare gli extra comunitari”

Nuova denuncia del coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, Marcello Liverani, che chiama in causa assessore e dirigente del Servizio Affari Sociali

“A Senigallia si continua a privilegiare gli extra comunitari”

di MARCELLO LIVERANI*

SENIGALLIA – A Senigallia si continua a privilegiare gli extra comunitari rispetto agli Italiani, e a fare questo è la nostra Amministrazione che non rispetta le leggi e, se interrogata, fa orecchie da mercante e non risponde, tranne prendere posizione e rispondere quando li tocchi nel vivo.

I fatti. Il 9 settembre avevamo scritto segnalando un disservizio dell’Ufficio Affari Sociali del Comune riguardante un ritardo sull’erogazione dei “Contributi per gli affitti del 2015 e relativa pubblicazione delle graduatorie”. Avevamo scritto in quanto un cittadino si era rivolto a noi lamentando il ritardo e il proprio bisogno personale di avere quei contributi il prima possibile vista la sua situazione economica non esaltante.

Apriti cielo, probabilmente eravamo andati a toccare qualche cosa di molto delicato (avevamo fatto delle simpatiche battute) visto che sia l’assessore Carlo Girolametti che il dott. Maurizio Mandolini avevano replicato, “piccati”, comunicandoci l’iter dei rimborsi, le date e sottolineando che il Servizio Affari Sociali non faceva disparità tra stranieri e Italiani. Avevamo accettato e anche condiviso le prime due osservazioni, ma in un successivo comunicato avevamo sollevato una obiezione importante chiedendo spiegazioni in merito perché per noi non è vero che a Senigallia vengono trattati tutti alla stessa maniera, ovviamente, e chiaramente, alla nostra osservazione è seguito il solito e classico “assordante silenzio”. Dato che non ci piace lasciare le questioni in sospeso e senza risposta, a distanza di un mese riproponiamo il quesito.

“Gentile assessore Carlo Girolametti e gentile dott. Maurizio Mandolini, è vero o non è vero che l’Amministrazione di Senigallia non ha mai applicato il D.P.R. 445/2000 art. 3 e il D.P.R. 394/1999 art. 2 che prevedono che anche gli extra comunitari presentino il modello ISEE? E’ vero o non è vero che il modello ISEE viene chiesto solamente agli italiani mentre invece per gli extra comunitari chiedete una semplice autocertificazione”?

Purtroppo la risposta la conosciamo, e lo stesso quesito lo ponemmo più di un anno fa all’allora assessore Fabrizio Volpini in un incontro pubblico, anche lui non ci rispose, ma la sua reazione fu così veemente davanti ad una bella platea, che era palese. A Senigallia il modello ISEE viene chiesto solamente agli italiani e non agli stranieri, quindi la disparità di trattamento è evidente e palese, perché sapete benissimo che nelle autocertificazioni si può scrivere di tutto e di più perché non sono controllabili per lo straniero, mentre l’ISEE, se chiesto anche a loro, vi verrebbe dato direttamente dai Consolati (tradotto in Italiano), come è scritto nei D.P.R., e non ci sarebbero possibilità di errori o dichiarazioni mendaci.

In molti Comuni Italiani i due D.P.R. sono stati applicati (casualmente in questi Comuni non regna una Amministrazione di sinistra), e guarda sempre il caso, le domande per chiedere un qualsiasi aiuto (servizi a domanda individuale, servizi sociali, servizi assistenziali, servizi soggetti a contribuzione, erogazione contributi vari, sussidi e provvidenze alla persona, bandi di concorso per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica, asili nido) sono calate anche del 60%. Questo significa due cose ben chiare, la prima è che a quel punto chi sapeva di non essere in regola ha evitato di presentare la domanda perché sapeva benissimo che sarebbe stato sbugiardato, e la seconda che in quei Comuni sono stati risparmiati centinaia di migliaia di euro di contributi non dovuti i quali sono stati poi destinati a chi ne aveva veramente bisogno, sia che fosse Italiano che straniero.

“L’anomalia di Senigallia” oltre che creare una disparità di trattamento tra extra comunitari e Italiani, in danno di questi ultimi, crea una errata distribuzione dei fondi, perché se venissero applicati i due D.P.R., moltissime domande non verrebbero presentate perché sarebbero bocciate se mendaci, e quindi i fondi sarebbero ripartiti tra più “aventi diritti”, sia stranieri che Italiani, quindi si aiuterebbero veramente e solamente chi ha le carte in regola, diversamente ogni anno rimangono fuori dalle varie graduatorie tantissime persone che invece avrebbero diritto.

Gentile assessore Carlo Girolametti e gentile dott. Maurizio Mandolini, secondo Voi i Senigalliesi  che versano in difficoltà, la meritano una risposta sulla Vostra scelta e decisione di non applicare i due D.P.R.?

*Coordinatore Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale di Senigallia

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