Fermignano festeggia i 90 anni di Francone Gostoli

FERMIGNANO – <I miei primi 90 anni? Io punto ai cento>. Così Franco Gostoli, personaggio storico e fondatore degli sport alternativi di Fermignano, quali la pesca e la caccia, minimizza il traguardo che ha raggiunto, quello dei 90 anni appunto, che verrà festeggiato, oggi, da amici e famigliari. Negli anni ‘60 molti concittadini e caterve di giovani si portavano nel suo negozietto di 10 metri quadrati per acquistare canne, filo, ami e galleggianti, rinnovare licenze e scrutare con curiosità il riempimento delle cartucce per quella manciata di hobbysti cacciatori che si contavano in due mani in un paese di 2.000 anime circa. Poi tutti verso il fiume Metauro a cercare fortuna in mezzo alle acque che scorrevano limpidissime: cavedani, carpe, barbi erano un bottino da cene da leccornie. Franco, detto famigliarmente “Francone”, aveva una parola per tutti, un’ insegnamento perché caccia e pesca avessero dei valori solidi e attaccamento alla natura ed all’ambiente che circoscriveva il paese di un altro tempo. <I cacciatori di allora erano dei signori. Si faceva la fame e l’alternativa era la carabine per un piatto al di fuori del comune, da giorno di festa. Magari i contadini regalavano lepri e fagiani ai loro fattori per un pugno i farina in più. Cinghiali? E chi li conosceva, allora? Oggi sono pressochè a pascolare davanti il portone di casa. Il fiume? Il sostentamento per tanti concittadini: ci si pescava e ci si andava a lavare. Oggi lo si guarda solo quando arrivano le roboanti fiumane. Non pensiamo però solo al passato. La storia è utile per campire gli errori e per aiutarci a non farne altri nel futuro. Guardiamo avanti. I progetti sono tanti, primo fra tutti – conclude, ancora una volta ridendo e scherzando “Francone” – quello della festa che farò per i miei cento anni>. (eg)

Nella foto: Franco Gostoli con l’amico Claudio

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