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La Brexit getta nel panico le Poste di Fano

La Brexit getta nel panico le Poste di Fano

Si rifiuta di cambiare gli euro in sterline ma negli uffici di Pesaro, Ancona e Milano il cambio si fa! E gli utenti minacciano azioni legali

La Brexit getta nel panico le Poste di Fano

di PAOLO MARIA ROCCO

FANO – Storie di ordinaria follia? Di discriminazione? È certo che quanto accaduto alle Poste centrali di Fano ha dell’inverosimile e, comunque, segnalerebbe un brutto caso di disservizio che danneggia gli utenti. Cos’è accaduto? Dieci giorni fa circa una signora e un signore residenti a Fano si recano negli uffici delle Poste di via Garibaldi chiedendo di prenotare un cambio di valuta, da Euro a Sterlina inglese. Per chiarezza, doveva ancora accadere, quindi, la vicenda referendaria che ha visto primeggiare tra gli elettori del Regno Unito quanti hanno deciso che la Gran Bretagna uscisse dalla Unione europea. I due signori ricevono in cambio, dalla Posta di Fano, una ricevuta su carta intestata nella quale si rimanda, per il cambio, ad oggi 27 Giugno, che è anche la data di partenza per Londra degli utenti. Giunti allo sportello di via Garibaldi, però, ecco l’amara sorpresa: non si fa nessun cambio! “Ma come – protestano gli utenti che, peraltro, sono più che decennali clienti delle Poste –  ci avete detto di venire oggi e ora fate marcia indietro? Ma com’è possibile? Per quale ragione?”. La risposta è lapidaria quanto veramente strana, per usare un eufemismo: “Non possiamo cambiare perché non ci è pervenuto il listino del cambio! – risponde il vicedirettore delle Poste fanesi – Non abbiamo l’autorizzazione a cambiare”.

A questo punto i due signori fanno presente, con voce comprensibilmente alterata: “Ma alla Banca delle Marche hanno cambiato anche due giorni fa in Sterline, e voi no!? Insomma, che sta accadendo? Loro hanno il listino di cambio/valuta e vorreste farci credere che le Poste fanesi ne sono sprovviste?!”.

La discussione si prolunga per qualche minuto ma il dirigente postale non sente ragioni. I due signori – che vogliono mantenere l’anonimato – se ne vanno.

Ed eccoci al momento attuale. Uno degli utenti postali oggetti della disavventura ci racconta la storia aggiungendo altri particolari: “Ho telefonato – ci dice – alle Poste centrali di Ancona e di Pesaro e ci hanno assicurato che loro il cambio l’avrebbero fatto questa stessa mattina senza alcun problema, considerata anche la cifra davvero irrisoria da cambiare in Sterline, qualche centinaio di Euro! Mica siamo speculatori finanziari! Siamo solo viaggiatori che avevano bisogno di avere immediatamente il cambio, avendolo per di più prenotato e avendo ricevuto dalle Poste fanesi l’assicurazione che le Sterline le avremmo avute questa mattina!”. E come è finita, quindi?: “Non contento, per accertarmi della gravità dell’azione compiuta dalle Poste fanesi, ho telefonato alla Posta centrale di Milano: anche lì mi hanno risposto che il cambio in Sterline lo fanno normalmente, subito, precisamente allo sportello dell’Ufficio postale di Milano-Cordusio”.

Insomma, un vero pasticcio, ad essere buoni: “Ma anche un danno concreto per noi utenti e clienti delle Poste! Una vergogna, perché per ovviare a questo pesante disservizio dovremmo perdere altro tempo per cambiare la valuta. E poi ci sembra in realtà una discriminazione intollerabile e un grave sopruso: altri uffici postali marchigiani affermano, come detto, che il cambio lo avrebbero fatto subito, anche senza prenotazione, la stessa cosa la Banca delle Marche!…

A ben vedere, quindi, la decisione dell’Ufficio postale fanese non ha alcuna giustificazione. Pensi poi che dopo essermi accertato che in altri uffici postali avrebbero fatto il cambio, ho ricontattato telefonicamente le Poste di Fano: ho parlato con la direttrice la quale mi ha detto che, in ogni caso, loro non mi avrebbero cambiato neanche un Euro in Sterlina perché sarebbe arrivata una fantomatica Circolare dell’Azienda con la quale si imporrebbe di bloccare qualsiasi cambio in Sterline! Le ho chiesto: allora è una bugia quando mi ha detto il vicedirettore circa l’assenza, nei vostri uffici del listino cambio/valute? E poi come mai alle Poste di Pesaro, Ancona e Milano questa mattina mi hanno detto che, invece, non c’era problema per il cambio? La direttrice mi ha risposto: ‘Lo chieda a loro!’”. La Brexit ha gettato nel panico totale l’Ufficio fanese delle Poste italiane? Viene da chiederselo perché non si spiega l’adozione di differenti misure, riguardo il cambio/valute, da un Ufficio postale all’altro! Schizofrenia della burocrazia postale? “Lo accerteranno altri, lo sappia la direttrice delle Poste fanesi, perché la storia non finisce qui. Voglio capire, anche a costo di rivolgermi all’Autorità giudiziaria, perché le Poste fanesi non cambiano in Sterline e invece lo fanno, oggi stesso, negli Uffici di Pesaro, Ancona, Milano, e chissà in quanti altri. Ce lo dovranno spiegare bene perché se davvero c’è questa fantomatica Circolare dell’Azienda postale di cui ci ha parlato la direttrice di Fano, allora le Poste di Pesaro, Ancona e Milano sarebbero fuori legge! Insomma è assodato che il cambio in Sterline è in vigore ovunque in Italia: solo alle Poste di Fano hanno deciso che i cittadini non possano esercitare un proprio sacrosanto diritto! E questo è molto grave, è un sopruso”.

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