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Il Musica Nuova Festival si ripropone a Senigallia con la XXV edizione

Il Musica Nuova Festival si ripropone a Senigallia con la XXV edizione

Una rassegna della nuova musica che prevede, oltre alle esecuzioni musicali, incontri con famosi compositori, poeti, scrittori e musicologi tra i massimi esponenti della cultura italiana ed internazionale

Il Musica Nuova Festival si ripropone a Senigallia con la XXV edizione

SENIGALLIA – Il Musica Nuova Festival, rassegna della nuova musica, è giunta alla XXV edizione 2016, organizzato dall’Associazione Musica Antica e Contemporanea in collaborazione con il Comune di Senigallia prevede, oltre alle esecuzioni musicali, incontri con famosi compositori, poeti, scrittori e musicologi tra i massimi esponenti della cultura italiana ed internazionale.

Nelle passate edizioni ha avuto più volte ospiti prestigiosi, quali i Maestri Franco Donatoni, Ennio Morricone, Salvatore Sciarrino, Roman Vlad, Francesco Pennisi, l’Orchestra A. Toscanini, Ada Gentile, Giacomo Manzoni, Giorgio Gaslini, Vittorio Fellegara, Enzo Restagno, Luciano Chailly, ecc…

Nel corso degli anni ha avuto il piacere di organizzare degli eventi che hanno letteralmente affascinato il pubblico: alcuni compositori contemporanei hanno appositamente composto musiche, con effetti davvero suggestivi, su liriche dei Poeti che erano presenti in sala come Edoardo Sanguineti, Mario Luzi, Franco Scataglini, Carlo Lucarelli, Maria Luisa Spaziani, Gianni D’Elia, Angelo Ferracuti, Francesca Merloni, Umberto Piersanti, Dacia Maraini, Patrizia Valduga, Valerio Magrelli, Maurizio Cucchi, e tanti altri; inoltre ha prodotto e pubblicato alcuni CD monografici relativi ai poeti e scrittori di cui sopra.

Altrettanto entusiasmanti sono stati gli appuntamenti dedicati alla danza, alla pittura, al teatro, all’arte in genere in connubio con la nuova musica, a tal proposito sono stati ospiti diversi artisti come Pier Augusto Breccia, Giovanni  Schiaroli, Mario Giacomelli, Mariano Rigillo, ecc… Il festival anche quest’anno propone un programma molto vario, gran parte incentrato sulla musica del ’900 e contemporanea destinato ad un pubblico eterogeneo, le serate del 4 giungo e 20 luglio sono dedicate in particolare ai ragazzi, inoltre la musica si unisce con la narrativa, la poesia, il cinema e il melologo anche con interpreti d’eccezione come la famosa scrittrice Dacia Maraini (26 giugno), la giovane Denise Tantucci (3 luglio), l’Orchestra G. B. Pergolesi di Fermo (18 giugno), il Sax Ensemble (24 giugno) la compositrice Rossella Spinosa (12 luglio), l’attrice Vanessa Gravina (14 luglio), per ultimo l’appuntamento dedicato al passato (Delpriori- Fragassi il 17 settembre) unito al contemporaneo con il Concorso di composizione A. Manoni.

Secondo appuntamento

In questi anni si è tornati ad avere un interesse maggiore, anche da parte della critica, per la musica applicata, i fattori che hanno scatenato questa attenzione potrebbero risalire all’origine della dicotomia nella musica fra assoluta e applicata e alla dialettica fra mezzo e scopo. Dove risiedano in definitiva le qualità della musica, se essa debba essere il più lontano possibile dalla rappresentazione si sentimenti e azioni umane e di conseguenza dal compiacimento, oppure tendere alla purezza e all’autonomia nella perfezione della forma, essa stessa contenuto ultimo e quindi scopo. Questa frattura ha finito con l’allargarsi nel secolo scorso con il mutamento dello scenario economico e sociale e del progredire dell’industria dell’intrattenimento. Mentre la ricerca nella musica per così dire “colta” andava verso l’indagine speculativa astratta, tentando di esplorare le possibilità della musica come linguaggio assoluto, l’applicazione era percepita come corruzione della nobile arte della musica e come precondizione limitante la produzione artistica e vincolante la stessa alla frivolezza del sentimento e dell’analogia. Ma l’analogia è alla base del simbolo e la musica agisce come il simbolo: veicola un senso e non è un linguaggio in senso stretto, essendo privato del referente. Il simbolo è il sostituto psichico dell’oggetto come l’opera d’arte è il sostituto del mondo. Rota, Morricone, Williams l’hanno dimostrato a suon di capolavori immortali riuscendo a incidere nella cultura e nell’inconscio collettivo proprio perchè non hanno avuto paura di rinnegare il loro. Non basta la lettera d’intenti dell’intelletto per garantire la qualità artistica di una composizione e la traccia, o come si amava definire “l’applicazione” non è una limitazione di libertà, ma un’apertura di possibilità.

Da questo discorso introduciamo il secondo appuntamento della 25° edizione del Musica Nuova Festival di Senigallia che si terrà sabato 18 giugno alle ore 21.00 presso la Piazza G. Bruno di Montignano (se cattivo tempo il concerto è previsto all’interno della chiesa S. Giovanni Battista di Montignano), in cui saranno protagonisti l’Orchestra Sinfonica Giovanile di Fermo, l’Associazione Nelversogiusto, il Coro S. Giovanni Battista con la direzione dei Maestri Donato Reggi e Roberta Silvestrini.

La serata organizzata dall’Associazione Musica Antica e Contemporanea in collaborazione con il Centro Sociale Adriatico di Marzocca, la Biblioteca L. Orciari, l’Ass. Promotrice Montignanese, la Parrocchia S. Giovanni Battista,  il Coro S. Giovanni Battista, il Conservatorio G. B. Pergolesi di Fermo, presenteranno lo spettacolo intitolato “musica, cinema e parole” si potranno ascoltare le più belle e indimenticabili colone sonone per orchestra e coro dei nostri tempi (Badelt, Morricone, Piovani, Chaplin, Katelbay) accompagnate dai testi scritti  per l’occasione da alcuni poeti senigalliesi dell’Associazione Nelversogiusto.

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