CRONACAFANOIN PRIMO PIANO

Artificieri già pronti per far brillare in mare la bomba recuperata a Fano

Artificieri già pronti per far brillare in mare la bomba recuperata a Fano

L’ordigno sarà imbragato e trainato, con un lungo cavo, al largo. Oltre ventimila persone costrette ad abbandonare, in via precauzionale, le loro case. Le scuole e gli uffici resteranno chiusi per tutta la mattinata di mercoledì

FANO – L’ordigno rinvenuto a Fano, un residuato della seconda guerra mondiale, non potrà essere disinnescato in quanto è fornito, al suo interno, di un sofisticato congegno anti-rimozione.

Per cui, nel corso delle riunioni operative che si sono svolte a Fano fino a tarda notte è stato deciso che gli artificieri dell’Esercito, già presenti in città, proprio per evitare ogni possibile incidente, imbragheranno la bomba. Imbragatura che, collegata ad un cavo molto lungo, permetterà così di trainare l’ordigno in mare.

Va infatti sottolineato che la bomba è stata recuperata a poco meno di sei metri dalla battigia. Poi, ad una adeguata distanza di sicurezza dalla costa, l’ordigno bellico – un residuato della seconda guerra mondiale – sarà fatto brillare.

Si tratta, indubbiamente, di un’operazione molto delicata che sarà attuata in mattinata. Per il momento lo stato di allarme, a Fano, è programmato fino alle ore 13. Ma, se necessario – il sindaco Massimo Seri lo ha già anticipato -, l’orario sarà prorogato.

Artificieri già pronti per far brillare in mare la bomba recuperata a FanoL’ordigno bellico della seconda guerra mondiale, del peso di circa 250 chili (per l’esattezza 225 chili, stando agli artificieri intervenuti sul posto), lungo più di un metro, è venuto alla luce nella zona di viale Ruggeri, nel cantiere aperto dall’Aset per la posa in opera, a Sassonia Sud, degli scolmatori.

In serata, dopo l’ennesimo vertice, è stata decisa l’evacuazione, in via precauzionale, di oltre ventimila persone. Si tratta dei residenti nelle loro abitazioni presenti nel raggio di 1.800 metri dal punto di ritrovamento della bomba. La decisione è stata adottata dalla Prefettura di Pesaro in accordo con l’Amministrazione comunale. Le zone evacuate sono il lungomare di Sassonia, il centro storico e la periferia a sud del centro.

Sono stati evacuati anche l’ospedale Santa Croce e la stazione ferroviaria. Bloccati i treni dalle 21:30, dato che la stazione (come l’ospedale) si trova nella zona di maggior pericolo. Lo stop non interessa invece l’autostrada A14.

Nella tarda serata di martedì il sindaco di Fano Massimo Seri, dopo la riunione svolta presso il COC alla presenza del Prefetto, delle Forze dell’Ordine e di tutti i soggetti interessati, preso atto delle conclusioni  delle autorità militari in ordine alla necessità di evacuazione della zona a rischio, al fine di garantire l’incolumità pubblica e privata ha emanato l’ordinanza n.12 (ordinanzasindacoSeri2018-03-13) con la quale ordina in particolare:

l’evacuazione di tutta la popolazione ricompresa nel raggio di mt. 1816 dal punto di ritrovamento dell’ordigno. L’ordine di evacuazione è valido sino alle ore 13.00 del 14.03.2018 salvo proroghe;
la chiusura sino alle ore 13.00 di tutti gli uffici pubblici con eccezione del Commissariato di PS, della locale Stazione e Compagnia dei Carabinieri nonché del Comando di Polizia locale salvo proroga;
la chiusura per il giorno 14.03.2018 di tutte le scuole di ogni ordine e grado presenti nel territorio del Comune di Fano;
di demandare a tutte le Forze dell’Ordine e della protezione civile nonché della società che gestisce il trasporto pubblico l’applicazione della presente ordinanza d’intesa con S.E. il Prefetto

I punti di raccolta per la popolazione interessata dall’ordine di evacuazione sono:

Centro Storico – zona attesa: Malatesta, ex-Caserma Paolini – accoglienza: Dini Salvalai
Lido/Liscia – zona attesa: parcheggio Viale della Giustizia – accoglienza: Palestra Trave
San Cristoforo/Poderino – zona attesa: Piazza Unità d’Italia – accoglienza: Palestra Nuti
Vallato/Ospedaletto – zona attesa: Piazzale Don Orione, Piazzale San Paolo, Foro Boario – accoglienza: Palestra Sant’Orso
San Lazzaro/Zavarise/Stazione – zona attesa: parcheggio Centro Commerciale San Lazzaro, piazzale antistante Stadio Mancini, Foro Boario – accoglienza: Palestra Bellocchi
Villa Uscenti/Baia Metauro – zona attesa: parcheggio Albergo Metauro – accoglienza: Palestra Ponte Metauro
Sassonia – zona attesa: Vanvitelli, Via della Marina, Asilo Manfrini – accoglienza: Cuccurano.

Le farmacie comunali di Sant’Orso e Gimarra sono rimaste aperte tutta la notte. Le parrocchie di Rosciano, Centinarola, Sant’Orso, San Cristoforo, Cuccurano, Fano2, Gimarra e Fenile, hanno dato disponibilità ad accogliere per la notte chi non ha un posto dove andare. Inoltre Ferrovie dello Stato ha messo a disposizione un treno, fermo alla stazione di Marotta, con circa 600 posti letto.

Nelle foto: l’ordigno rinvenuto a Sassonia; la cartina dell’area interessata dall’evacuazione; le operazioni all’interno del Centro operativo comunale e le strade di Fano super controllate durante la notte

 

 

Ag – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.laltrogiornale.it