AREA MISACRONACAIN PRIMO PIANO

“Alcool e musica alta fino a tarda notte: è questo il turismo che ha scelto Senigallia?”

“Alcool e musica alta fino a tarda notte: è questo il turismo che ha scelto Senigallia?”

Pubblichiamo l’intervento di un nostro lettore che, da cinquant’anni, frequenta la città durante la stagione estiva. “Per poter dormire abbiamo pensato di mettere dei metronotte sotto il nostro palazzo”. “Gli appartamenti di Palazzo Venezia, fino a qualche anno fa, erano ambiti e ricercatissimi; oggi non ci sono compratori e gli immobili hanno avuto una svalutazione notevole”. Questo è il modo di interpretare, da parte del sindaco “la necessità di salvaguardare le esigenze di tranquillità e di riposo dei residenti e dei turisti in alcune fasce orarie”

SENIGALLIA – Un nostro lettore, profondo conoscitore della città, in quanto da cinquant’anni vi trascorre l’estate  – di cui decidiamo, per nostra scelta, di omettere il nome – ci ha inviato un intervento sulle notti senigalliesi. Questo il testo:

“Egregio Direttore,

l’estate senigalliese sta per terminare e se me lo permetti vorrei fare un consuntivo di questa stagione.

Frequento Senigallia ormai da più di 50 anni prima come inquilino in affitto e poi, da 30 anni, come proprietario. Probabilmente questa è stata l’estate peggiore che ho vissuto in lungomare Dante Alighieri,                       insieme a coloro che vivono o sono ospiti in via Istria.

In rapida  sintesi, almeno spero:

Musica

il sindaco di Senigallia quest’anno ha sempre dichiarato alla stampa che “le ordinanze per le deroghe musicali tengono conto di due fattori: la vocazione prettamente turistica e di conseguenza la necessità di permettere intrattenimento musicale durante tutto l’anno; dall’altra ricorda la necessità di salvaguardare le esigenze di tranquillità e riposo dei residenti e dei turisti in alcune fasce orarie in cui escludere diffusione sonora ed intrattenimenti musicali”.  

Ritengo che questo discorso non risponda a verità: il fine reale è incrementare solo le vendite dei bar in lungomare. E’ ormai coram populo fra i villeggianti che tornano a Senigallia ogni anno. Non si spiega altrimenti perché il sindaco debba fare delle  ordinanze per posticipare la diffusione della musica fino alle 4 del mattino (festa della Rotonda) o addirittura fino alle 5 (vigilia di Ferragosto e festa hawaiana) se non per raggiungere una finalità gradita dagli esercenti. Non parliamo poi del Jamboree. Il locale in via Dante Alighieri davanti a Palazzo Venezia, durante il Summer, ha iniziato a suonare alle ore 12, ininterrottamente, fino alle ore 19 (non rispettando mai la fascia oraria dalle 14 alle 16 di silenzio assoluto, contravvenendo all’articolo  659 del codice penale); alle ore 19 sul piazzale antistante il palazzo sono arrivati, per 4 giorni di seguito, giovani che fino alle 20.15 hanno suonato e ballato musica rap; subito dopo un’altra orchestrina di tamburi ha proseguito, almeno per un’altra ora e mezzo, ed infine ha attaccato con il karaoke il bar sotto il palazzo lato via Dalmazia.  Più di dodici ore consecutive di musica! Ma l’occupazione di suolo pubblico è controllata da qualcuno? Hanno il permesso per suonare? Pagano la Siae?

Controllo della musica

sempre il sindaco ha dichiarato ad inizio stagione “rispetto al controllo non posso però che ribadire che nel superamento dell’orario consentito (si badi bene scrive orario consentito nei comunicati pubblicati dai giornali non di superamento della intensità sonora)  non è competente  per le misure fonometriche il Comune ma l’Arpam. Le eventuali misurazioni dei decibel è necessario che le persone disturbate inviino al Comune una esposto scritto e dettagliato…..”

Anche in questo caso c’è qualcosa che non quadra: Infatti la legge italiana n. 447 del 26 ottobre 1995  (legge quadro sull’inquinamento) all’articolo 6 comma “d” si può leggere testualmente che “sono dei comuni le competenze del rispetto della normativa per la tutela dell’inquinamento acustico”  ma addirittura l’articolo 13 della stessa legge riferisce anche che ”le regioni concedono contributi ai comuni per le spese da effettuarsi per l’organizzazione del sistema di monitoraggio e di controllo” .  Avevamo suggerito al sindaco, qualche anno fa, di verificare perché in altre zone delle Marche si suona, si rispettano i villeggianti e chi si vuol divertire si diverte tranquillamente. Perché a Rimini, Riccione, Cattolica, città del turismo per eccellenza, la musica in lungomare è consentita fino a mezzanotte e poi si suona solo in locali chiusi che non disturbano i turisti che riposano. Evidentemente quanto suggerito non è stato gradito.

Movida del sabato sera 

“Alcool e musica alta fino a tarda notte: è questo il turismo che ha scelto Senigallia?”la zona del lungomare Dante Alighieri fra il bar antistante il palazzo, la strada, il piazzale davanti Palazzo Venezia dopo le 22,30 diventano una bolgia infernale di almeno 200-300 giovani, soprattutto minorenni. Musica fino alle prime ore del mattino ed ubriachi che se ne vanno verso le 5 e molti si riversano in via Istria danneggiando specchietti delle macchine, staccando targhe, urinando ovunque, suonando i campanelli del palazzo e se qualcuno, per sbaglio, risponde alla suonata questi giovinastri alcolizzati vomitano nel pianerottolo e fanno i loro bisogni. Hanno rovinato i cancelli d’ingresso al palazzo, hanno rotto i cassonetti delle immondizie, hanno distrutto tutti i sostegni in legno che gli operai del Comune hanno messo a difesa delle giovani piante installate nella via Istria da qualche anno. Insomma, siamo arrivati a prendere in considerazione per la prossima estate 2018 la possibilità di contrattualizzare due metronotte da mettere a guardia al palazzo e  via Istria.

Abbiamo dovuto mettere i lucchetti a tutti i nostri cassonetti delle immondizie perché gli esercenti della zona e gli ambulanti vengono a gettare soprattutto cartoni da noi, creando problemi alle 36 famiglie del palazzo. Gli appartamenti di Palazzo Venezia fino a qualche anno fa erano ambiti e ricercatissimi; si faceva  gara per acquistare se qualche proprietario decideva di mettere in vendita la proprietà. Oggi ci sono almeno 2-3 appartamenti liberi ma non ci sono compratori e tutti gli immobili hanno avuto una svalutazione notevole proprio perché nessuno vuole più coabitare in un luogo dove accade tutto quanto descritto soprattutto i sabati sera.

Controlli delle forze dell’ordine e dei vigili urbani

“Alcool e musica alta fino a tarda notte: è questo il turismo che ha scelto Senigallia?”non esistono nelle serate della movida. Non passano pattuglie in zona in queste serate. Un episodio soltanto accaduto recentemente: la notte fra il 15 ed il 16 agosto la musica al bar di fronte il palazzo è stata suonata fino alle 4 del mattino (tutto regolare secondo l’ordinanza) ma con un disk jockey che ha mandato la musica a tutto livello. Terminata la musica  i ragazzi si sono riversati sul piazzale di Palazzo Venezia ed hanno attaccato con la musica rap, ballando e schiamazzando. Ho chiamato il 113 di Senigallia e mi è stato suggerito di chiamare il 112 non avendo – loro- macchine in servizio.  Ma non è servito a nulla. Addirittura alle 6 del mattino i due netturbini incaricati di pulire i marciapiedi ed il piazzale si sono dovuti fermare nel loro lavoro almeno una mezz’oretta, appostati all’inizio del piazzale Venezia in attesa che i giovani se ne andassero via per poi poter riprendere il lavoro. Sicuramente d’estate i servizi delle forze dell’ordine sono così tanti e tali che esercitare un controllo su tutto il territorio senigalliese diventa difficile. Questo lo si comprende pure al di là delle note trionfalistiche del Comune al termine delle frequenti  riunioni sulla sicurezza pubblica. Non ti dico come è ridotto il pavimento del piazzale di proprietà comunale. Tra vomitaticcio,  macchie di olio delle Harley Davidson, con il piazzale diventato un immenso parcheggio durante il Jamboree, il pavimento è diventato grigio scuro.

Consumo alcool

anche qui c’è la convinzione che i cittadini siano con l’anello al naso. Si legge sui giornali che probabilmente i giovani arrivano a Senigallia con gli alcoolici acquistati nei supermercati. Sarà pure vero ma perché le bottigliette di birra che si trovano in ogni dove sul piazzale, in via Istria, in via Dalmazia, in via Dante Alighieri  sono tutte di sole 2-3 marche? E’ difficile interpretare questo elemento? Si è avuto un primo risultato con la chiusura di un bar della zona (sabato 26 agosto!) per quindici giorni. Si dice che a pensar male si fa peccato. Quale è stata la conseguenza? Sabato 26 notte e domenica mattina presto i giovinastri si sono scagliati contro palazzo Venezia in via Istria; hanno rotto i cavi delle luci del semaforo per l’ingresso al nostro garage, hanno imbrattato tutti e due i cancelli, rubato una bicicletta, regolarmente chiusa con una catenella, e rotto una serie di bottiglie di vetro con le quali hanno imbrattato il pianerottolo che conduce alle porte di ingresso del palazzo.

Conclusione

Amo Senigallia, la sua attività culturale, le sue tradizioni, la sua cucina, il mare; non amo la Senigallia che ti ho descritto, direttore, che purtroppo tocca non solo diverse parti del lungomare Dante Alighieri ma mi dicono anche qualche parte del centro. Questo è il modo di interpretare da parte del sindaco di Senigallia “la necessità di salvaguardare le esigenze di tranquillità e di riposo dei residenti e dei turisti in alcune fasce orarie”.

Grato per l’ospitalità e mi scuso per la lunghezza”.

Nelle foto: ciò che, spesso, si trova al mattino negli spazi dei palazzi del lungomare Dante Alighieri

 

 

Ag – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.laltrogiornale.it