Il Banco Farmaceutico ha festeggiato ad Ancona i suoi primi 25 anni / FOTO
di MASSIMO CORTESE
ANCONA – Presso la Struttura Domus Stella Maris di Colle Ameno il Banco Farmaceutico ha festeggiato i suoi 25 anni di attività, incontrando i farmacisti, i volontari e le realtà assistenziali destinatarie della raccolta dei farmaci.
La consueta cena sociale è stata preceduta da un momento di riflessione, breve ma toccante, nel quale hanno preso la parola, su invito della Delegata provinciale del Banco, Roberta Tomassini, due ospiti d’eccezione: il Presidente dell’Ordine provinciale dei Farmacisti, dott. Francesco Mannucci ed il Vicario Diocesano don Luca Bottegoni.
Mannucci ha parlato della povertà sanitaria, nella quale si trovano molte persone, e del prezioso contributo che il Banco Farmaceutico fornisce, grazie ad una rete capillare di volontari, gratuitamente farmaci a persone che non se li possono permettere.
Bottegoni, che appunto rappresentava l’Arcivescovo di Ancona, monsignor Angelo Spina, oltre ad esprimere gratitudine per il Banco, ha tenuto a precisare che la bella iniziativa sarà senz’altro in prima linea anche per i prossimi venticinque anni.
L’incontro è proseguito con il momento conviviale, in una atmosfera cordiale, tra persone che magari non si conoscevano, ma che condividevano l’obiettivo di contrastare la povertà farmaceutica, cioè l’incapacità di accedere ai farmaci per motivi economici. Poi, grazie all’abile regia del dottor Vincenzo Moretti, abbiamo assistito al momento più bello, vale a dire all’ascolto delle tantissime testimonianze di alcune delle realtà assistenziali destinatarie dei farmaci. Elencarle tutte sarebbe impossibile ed anche inopportuno, in quanto abbiamo a che fare con il delicato mistero della Carità, verso la quale si deve agire con la dovuta discrezione.
Tutte le persone intervenute hanno parlato con il sorriso, e questo dimostra quanto bello e gratificante sia aiutare il prossimo bisognoso. In proposito, desideriamo menzionare Alessandro, che gestisce “ La casa di Max”, una comunità del Centro Italiano di Solidarietà che ospita figli problematici che spesso hanno genitori problematici, e Alice dell’Associazione Giovanni XXIII, che si prende cura di persone adulte colpite da disabilità fisiche e psichiche.
La raccolta del Farmaco va avanti, grazie all’infaticabile lavoro dei volontari “stabili” Carolina, Roberta, Vincenzo e Fabio, che tengono vivi i contatti con tutti gli attori della Raccolta del Farmaco, come testimoniato dalle Farmacie aderenti che aumentano ogni anno. Uno dei motivi che spiegano il successo dell’iniziativa è il legame delle realtà assistenziali con il territorio.
(Le fotografie sono di Stefano Sacchettoni)
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