Il Pd risponde a “Chiaravalle Domani” sul mancato ricorso al Tar dell’Amministrazione comunale
E’ sempre attuale la questione dell’accorpamento degli istituti Montalcini e Montessori
CHIARAVALLE – Dal Partito Democratico di Chiaravalle riceviamo e pubblichiamo: “L’intervento di “Chiaravalle Domani”, oltre a non rispondere a nessuna delle questioni sollevate dal nostro partito, è talmente farcito di falsità e inesattezze che consigliamo alla lista di ritirarlo al fine di evitare una brutta figuraccia.
Innanzitutto, non ci viene fornita nessuna plausibile motivazione capace di spiegare come mai la Sindaca Amicucci e l’assessore Gobbi siano venuti il 18 gennaio scorso alla nostra assemblea pubblica promettendo solennemente che il Comune di Chiaravalle avrebbe fatto ricorso al TAR mentre poi nei fatti non lo hanno presentato. Era una menzogna consapevole? Una presa in giro? Una sfacciata dimostrazione di incoerenza? Sono sopraggiunte altre considerazioni? Non è dato saperlo. La risposta dovrebbero fornirla non a noi, ma al centinaio di cittadini che erano presenti in quella riunione e a tutti i chiaravallesi.
In merito al ricorso e alla comparazione con le altre realtà che hanno ottenuto la sospensiva, “Chiaravalle Domani” non sembra aver compreso come funziona la giustizia amministrativa. Cosa c’entrano le diverse condizioni di Apecchio e Caldarola, il fatto che si trovano in aree montane e nel cratere sismico? La sospensiva è stata concessa dal Tribunale Amministrativo per via dell’iter formale che è stato seguito, considerato come dubbio e dunque da approfondire ulteriormente dal punto di vista della correttezza. La sospensiva serve appunto a “sospendere” l’effettività delle delibere di Giunta regionale in attesa della successiva decisione sul merito, che sarà presa dal giudice amministrativo nei prossimi mesi, magari valutando anche i contenuti e le condizioni di quegli istituti. Fermo restando il nostro pieno sostegno alle iniziative intraprese dai comuni del pesarese e del maceratese, la nostra tesi è che dal punto di vista formale ancora più ragioni avrebbe avuto l’eventuale ricorso di Chiaravalle, in quanto la delibera per gli istituti “Montalcini” e “Montessori” è addirittura successiva (30 dicembre) rispetto a quella di Caldarola e Apecchio (23 dicembre). Dunque, siamo convinti, e lo ribadiamo, che il TAR avrebbe certamente dato la sospensiva anche a Chiaravalle.
Inoltre, “Chiaravalle Domani” garantisce che l’amministrazione comunale sta “percorrendo le vie legali”. Viene da chiedersi: quali? Come mai un’espressione così generica? I cittadini vogliono sapere esattamente come si sta muovendo la Giunta: l’unica cosa certa, al momento, è che il ricorso al TAR, nonostante fosse stato promesso pubblicamente, non è stato fatto.
Infine, anche se siamo ormai abituati alle ingiurie nei nostri confronti da parte di Chiaravalle Domani, va detto che ci vuole un bel coraggio ad accusare il PD di aver strumentalizzato la vicenda e di “non aver fatto alcuna proposta concreta”. Il PD, a dire il vero, è stato l’unico soggetto ad aver presentato proposte concrete, fatti, iniziative chiare e non ambigue. La nostra parlamentare Irene Manzi ha presentato emendamenti (bocciati dalla destra) per modificare il decreto sul dimensionamento. I nostri consiglieri regionali Manuela Bora, Maurizio Mangialardi, Romano Carancini hanno presentato varie interrogazioni sull’accorpamento dei nostri istituti. Manuela Bora ha presentato una proposta di legge regionale per la valorizzazione del metodo montessoriano che modifica una legge già esistente che portava la firma di un altro consigliere PD, Enzo Giancarli. La proposta purtroppo disattesa, ma che sarebbe risultata vincente, di ricorrere al TAR viene proprio dal nostro circolo del Partito Democratico.
Viene da chiedersi, piuttosto, cosa stia facendo l’amministrazione comunale per evitare l’accorpamento deciso dalla Giunta Acquaroli: al momento, si segnala solo una iniziativa tenutasi nella sala consiliare nella quale l’assessora Chiara Biondi, la responsabile di questa scelta scellerata, è stata accolta in pompa magna con tutti gli onori. Una sorta di sindrome di Stoccolma sembra aver colpito l’amministrazione comunale e “Chiaravalle Domani”: acquiescenti con i potenti regionali di turno che tolgono a Chiaravalle servizi, dignità e autonomia; severissimi con il Partito Democratico che ha semplicemente messo a disposizione idee e proposte concrete e immediatamente realizzabili per il bene della nostra città”.
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