Chiaravalle Domani fa chiarezza sull’accorpamento degli istituti scolastici
CHIARAVALLE – In merito alle recenti sospensive concesse dal TAR Marche per i ricorsi presentati da alcuni Comuni contro gli accorpamenti scolastici, l’Amministrazione comunale di Chiaravalle intende fare chiarezza e ribadire la propria posizione.
I casi di Apecchio/Acqualagna e Caldarola/Sarnano sono profondamente diversi rispetto alla situazione di Chiaravalle. I Comuni che hanno ottenuto la sospensiva godono infatti di una serie di condizioni oggettive e riconosciute: si trovano in territori montani, appartengono alle Comunità Montane e al cosiddetto “cratere sismico”. Si tratta dunque di realtà svantaggiate, per le quali esistono specifiche tutele normative. La territorialità è stata determinante nelle decisioni del TAR, ed è un elemento che nel nostro caso non trova riscontro.
Ci preme inoltre evidenziare con forza l’incoerenza dell’Amministrazione regionale, che ha approvato l’accorpamento delle scuole di Chiaravalle in extremis, con una delibera di Giunta del 30 dicembre, dopo aver evitato di inserire il nostro Comune nella precedente delibera del 23 dicembre, che riguardava la maggior parte degli accorpamenti nelle Marche. Una decisione che ha sollevato non poche perplessità, anche per l’assenza del parere della Commissione consiliare competente.
Dispiace constatare come il Partito Democratico di Chiaravalle continui a strumentalizzare questa vicenda attaccando l’Amministrazione comunale, senza tener conto della realtà dei fatti e senza alcuna proposta concreta. L’amministrazione comunale invece sta percorrendo vie legali.
Non possiamo infine non ricordare che i rappresentanti dell’opposizione sostenuti dal PD si sono astenuti sull’ordine del giorno della maggioranza che chiedeva con forza il mantenimento dei due istituti scolastici separati. Un atto che dimostra chiaramente la mancanza di coerenza e determinazione nel difendere la nostra comunità.
Chiaravalle Domani continuerà a lavorare con serietà e responsabilità per tutelare al meglio i diritti degli studenti, delle famiglie e del personale scolastico, senza prestarsi a strumentalizzazioni politiche che rischiano solo di indebolire la città.
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