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“Orientarsi tra le nuove esperienze digitali”, ad Ancona un incontro con il dottor Nicola Setti / FOTO

di MASSIMO CORTESE

ANCONA – Presso la Facoltà di Economia Giorgio Fuà dell’Università Politecnica delle Marche di Ancona, per iniziativa della Cooperativa Il Piccolo Principe, si è tenuto un interessante incontro con il formatore e consulente dottor Nicola Setti. Quello odierno è il secondo di tre incontri che la Cooperativa Il Piccolo Principe organizza nell’ambito della Rassegna “Scuola e famiglia nell’era digitale”, tema quanto mai attuale che merita di essere approfondito.

Mi permetto di fare una riflessione. Accade molto spesso che, quando noi parliamo con una o più persone, notiamo che i nostri interlocutori non abbandonano mai la visione del cellulare, oggi smartphone, che ormai si usa assai poco come telefono, essendo diventato un vero e proprio computer con tantissime funzioni. Magari possiamo provare fastidio quando la persona usa lo smartphone mentre sta parlando con noi. Ebbene, questa situazione è nota come Vigilanza Permanente, e Setti ha ricordato come detta azione determina un condizionamento sul grado di attenzione con cui l’individuo vive la sua relazione con gli altri. Vivere con la costante preoccupazione di non distaccarsi neppure per un momento dal campo visivo del proprio smartphone finisce con stancare l’individuo, è pesante, e Setti ha proposto ai presenti di provare a lasciare il proprio smartphone almeno per tutta la durata dell’incontro.

Che cosa attira la nostra attenzione? I social media, per catturare la nostra attenzione, ricorrono a veri e propri stimoli semplificati o Superstimoli. Setti ha proposto all’uditorio un esercizio di psicologia sociale, finalizzato a verificare la nostra attenzione con un video dove bisogna ricercare determinati dati, come i colori delle tende o i passaggi di palla tra i giocatori. Certi stimoli vengono amplificati per catturare la nostra attenzione. Gli stimoli rispondono ai nostri bisogni, come sono i like (Mi piace). A questo punto, rivolgendosi ai presenti (e ad i collegati on line), il formatore ha chiesto: secondo voi il like è da considerarsi uguale a una relazione con individuo? Il like è una relazione semplificata, in questo modo tutto avviene più rapidamente, ed è forse questo uno dei punti di forza che spiegherebbero la fortuna dei social media..

Al termine del suo intervento, incentrato sul rapporto tra le moderne tecnologie e l’influenza che queste hanno nelle persone, è stata data l’opportunità di porre delle domande. Tra le persone collegate da remoto, due genitori hanno espresso la loro preoccupazione sul tempo passato dai giovani al cellulare, e Setti ha evidenziato l’importanza di dare delle regole, a condizione che sia sempre presente la motivazione.

In sintesi, il presente incontro ha consentito di affrontare tematiche che influenzano le nostre esistenze, senza che in noi vi sia sempre la consapevolezza che ciò avvenga.

Un mondo inesplorato è presente davanti a noi, dobbiamo conoscerlo meglio.

Con la curiosità e lo spirito di osservazione potremo conoscere meglio noi stessi.

Il prossimo incontro della Rassegna “Scuola e famiglia nell’era digitale” si terrà giovedì 10 aprile con il neuropsichiatra infantile Lorenzo Bassani, sempre alla Facoltà di Economia, sul tema “Tecnologia e tempo libero: un approccio consapevole”.

(Le fotografie sono di Stefano Sacchettoni)

 

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