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Nonostante le ripetute segnalazioni a Mondolfo aumenta il degrado della storica chiesa di San Gervasio

Nonostante le ripetute segnalazioni a Mondolfo aumenta il degrado della storica chiesa di San Gervasio

di ROBERTO BERNACCHIA*

MONDOLFO – Purtroppo dobbiamo constatare che le nostre numerose segnalazioni, inviate sia al Comune di Mondolfo proprietario dell’edificio sia alla Soprintendenza regionale e relative al grave stato di degrado della chiesa di San Gervasio in Mondolfo, non hanno provocato a tutt’oggi alcuna reazione da parte dei due soggetti interessati.
E nel frattempo, causa le abbondanti piogge autunnali e invernali, tale stato di degrado si è ulteriormente aggravato. A riprova di ciò, stante appunto l’infiltrazione di acque meteoriche dalla parete nord, è chiaramente significativa l’estesa presenza di muffe e di efflorescenze sulla superficie interna di questa parete.
A questo si aggiunge da diversi mesi ormai, anche se il fenomeno è più accentuato nella stagione fredda, lo sfaldamento e la riduzione della soletta del tetto della navatella nord, fenomeno reso evidente dalla caduta di calcinacci sulla pavimentazione esterna. Questo fenomeno di degrado può portare, in poco tempo, al concreto rischio di infiltrazione delle acque meteoriche direttamente dalla  copertura del tetto, oltre a quelle presenti lungo il perimetro di fondazione dell’antico edificio.
Ma ulteriori segni di degrado ci avvertono prepotentemente che è oramai giunto il momento di porvi rimedio. Difatti, dall’anno scorso si è cominciato a notare la presenza di alcune crepe, di cui una  apertasi sulla facciata, ai lati del portone principale; altre crepe, per ora non strutturali, si stanno formando all’esterno dell’absidiola della navatella sinistra. Il rischio, anche in questo caso, è che nel giro di poco tempo queste possano ampliarsi e divenire vere e proprie fenditure e potenzialmente mettere a rischio la staticità della struttura.
I fenomeni esogeni (piogge, acque di scorrimento superficiali, stress termici) hanno inoltre come conseguenza la continua dinamicità del substrato che, a causa della componente argillosa, è soggetto a dilatazioni e contrazioni continue, le quali si riflettono sulla struttura di fondazione della chiesa stessa. Tutto ciò non può che destare particolare preoccupazione, rendendo urgente e non più dilazionabile un intervento teso, in prima istanza, a far fronte al progressivo fenomeno delle infiltrazioni, operando sulla deumidificazione della suddetta parete nord col ripristino della soletta e del manto di copertura del tetto.
Non sappiamo più ormai a chi rivolgerci, vista la sostanziale inerzia ravvisata nel comune e negli organi dello Stato. Possiamo solo sperare che cittadini sensibili e associazioni si uniscano alle nostre voci per un appello pressante affinché si possa intervenire su questo importantissimo monumento storico, ma sempre più marginalizzato, che è la chiesa di S. Gervasio di Bulgaria.

*Presidente di Monte Offo – Mondolfo

Nelle foto: Roberto Bernacchia esamina i danni; l’absibe sinistra con crepa; la fiancata Nord, la più danneggiata dalle infiltrazioni; calcinacci sulla pavimentazione esterna

 

 

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