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A Chiaravalle il Pd chiede a sindaco e maggioranza di dimettersi subito

A Chiaravalle il Pd chiede a sindaco e maggioranza di dimettersi subito

CHIARAVALLE – “Doverosa risulta un’ulteriore riflessione sulla vicenda che ancora una volta tristemente riporta sotto i riflettori locali e nazionali la nostra città e su quanto in merito si è detto e scritto in questi giorni, con la ferma convinzione che spetterà comunque alla Giustizia, e non a noi, accertare la verità dei fatti”. E’ quanto si legge in un documento diffuso oggi dal Partito democratico di Chiaravalle.

“Il Pd – Partito democratico, a Chiaravalle rappresenta la maggiore forza politica di opposizione. Il Pd ha fatto parte della coalizione PD-LEU che nel 2013 ha portato alla elezione del sindaco Costantini LEU, per poi prenderne le distanze, segnate dalle dimissioni degli assessori Pd Frullini e Ruggeri nel 2016, poché diversa era la linea politica e disattesi gli accordi politici.

“Era il tempo in cui il Costantini nominava il quinto assessore senza prendersi cura di avvisare i suoi alleati politici, era il tempo in cui degli eletti in seno al Pd hanno cambiato casacca e sono usciti dal partito. Ora, non intendiamo fare dietrologia o lezioni di storia. Molto è stato scritto e molto si scriverà ancora sulla vicenda che sta segnando in maniera indelebile la nostra cittadina. Il Pd però ha una sua storia ed una sua identità. L’attuale giunta viene presentata come giunta di centrosinistra, falso l’attuale giunta è un “contenitore” con “tutti dentro” ma non il Pd.

“E come Pd abbiamo chiesto al primo cittadino di voler rassegnare le proprie dimissioni. Quanti sindaci in Italia hanno un provvedimento che impedisce loro l’accesso alla sede comunale? Come può il primo cittadino svolgere serenamente le proprie funzioni? La giunta, abbiamo appreso dal comunicato stampa della lista civica che sostiene il sindaco, si dichiara basita e all’oscuro della vicenda, possiamo credergli?

“Il bilancio che è stato sottoposto al voto dei consiglieri (sul quale il Pd si è astenuto poiché ritenuto corretto nella redazione ma NON se ne sono condivisi i contenuti) come è stato redatto? Non c’è stato l’incontro tra gli assessori competenti per materia, il sindaco e il funzionario responsabile del bilancio? La Giunta era forse disattenta?

“È possibile che l’assessore alle Pari Opportunità Cristina Amicucci, non sia stata messa al corrente di quanto accadeva all’interno delle mura della casa comunale dove svolge il suo incarico e neanche di un provvedimento emesso da un organo giudiziario? È possibile che il neo assessore al personale Ettore Togni non sia stato messo a conoscenza di una vicenda che ora dovrà gestire e che, a suo dire, (perché questo si evince sempre dal comunicato della lista di Costantini), gli è stata nascosta fino a ieri?

“Noi – si legge sempre nel documento del Partito democratico di Chiaravalle – non abbiamo le risposte e pertanto le chiediamo proprio alla Lista che sostiene il sindaco Costantini che dichiara di tenere “salde, comunque, le idee sulla parità di genere, allo stesso modo è saldo il sostegno politico all’amministrazione”. Per il Pd è chiaro che la vicenda sia anche una questione politica non solo perché produce inevitabili effetti negativi nell’amministrazione della Cosa Pubblica, ma anche perché ha palesato i valori civici e morali di chi è stato eletto ad amministrarla.

“Per il Pd infatti è chiaro che in presenza di una misura cautelare emessa dal Tribunale a carico del Sindaco per comportamenti tenuti nei confronti di una dipendente comunale non sia possibile conciliare le “salde….. idee sulla parità di genere” con la convinzione che “allo stesso modo è saldo il sostegno politico all’amministrazione”.

“Per il Pd le iniziative a sostegno delle donne, di tutte quelle donne che sono vittime di ingiustizie, non rimangono propaganda di facciata per applausi mirati, ma devono essere portate avanti soprattutto quando quelle ingiustizie si manifestano al fine in primo luogo di impedirle.

“Il Partito democratico pertanto esprime piena vicinanza e solidarietà alla dipendente, vicinanza e solidarietà concretizzate con la richiesta al primo cittadino ed a tutta la maggioranza di voler rassegnare le proprie dimissioni”.

 

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