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Dopo 8 anni è tornato il treno storico Fabriano-Pergola

Dopo 8 anni è tornato il treno storico Fabriano-Pergola

PERGOLA – Quella di oggi è sicuramente una data storica per l’entroterra marchigiano. Dopo otto anni è tornato a percorrere l’antica ferrovia il treno Fabriano-Pergola. Un tragitto tra le bellezze del nostro paesaggio.

Il passaggio del treno storico è stato seguito, lungo tutto il percorso, da centinaia di persone che hanno applaudito il convoglio, formato da una locomotiva diesel e da quattro carrozze a terrazzini e bagagliaio.

La ferrovia costeggia la dorsale appenninica attraversando la Valle del Cesano, tra i luoghi più affascinanti delle Marche. Superata la stazione di Fabriano si giunge a Cà Maiano e poi Melano-Marischio, la fermata dismessa di Bastia-Rucce e quindi Sassoferrato.

Da qui la linea imbocca la galleria Fontanaldo per raggiungere il punto più alto del percorso (a circa 430 metri). Proseguendo verso Monterosso e Bellisio-Solfare, si lambisce il magnifico Santuario della Madonna del Sasso fino a giungere al capolinea di Pergola.

La Valle del Cesano è ricca di sentieri per praticare biking, hiking ed escursioni. Molte le aree di interesse come, ad esempio, la Gola della Madonna del Sasso, che custodisce un Santuario risalente al tempo dei Longobardi. Nella località di Bellisio Solfare è possibile visitare la Miniera di Cabernardi facente parte del Parco museo minerario delle miniere dello zolfo delle Marche.

La partenza è avvenuta questa mattina – alle 9.35 – da Ancona, con arrivo a Fabriano alle 11.05. Da qui la ripartenza – alle 11.35 – con soste a Sassoferrato, Bellisio Solfare e arrivo a Pergola alle 13.18.

Ripartenza da Pergola alle 17.50 con le medesime soste dell’andata ed arrivo ad Ancona alle 20.40.

“Siamo orgogliosi di questa festa popolare che ci ha felicemente stupiti per l’affetto e la vicinanza della gente, bambini, anziani e famiglie intenti a festeggiare un evento che vuole essere il simbolo della ripartenza”. E’ quanto ha affermato l’assessore regionale Francesco Baldelli che, per primo, ha voluto questa riproposizione.

“Grazie a Fondazione Ferrovie dello Stato, a Rfi, a tutti coloro che hanno creduto in questa iniziativa.  Continua l’impegno per valorizzare tutta la regione – ha poi aggiunto Baldelli – partendo dalle infrastrutture, autentico volano dello sviluppo e motore della nostra visione complessiva delle Marche, sempre più interconnesse e intermodali”.

La Ferrovia Subappenninica Italica nasce come una dorsale alternativa alla linea costiera Adriatica e raggiunge la Valle del Cesano, attraversando alcuni tra i luoghi più affascinanti delle Marche.

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